Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] meta-politica, sull'orizzonte di una sua «patria celeste», come avrebbe detto Luigi Russo. Non è bastato del resto il caso di Balzac a chi, in veste di poliziotto della critica, abbia voglia di chiedere ancora ai poeti la «tessera» del partito in cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il critico teatrale nasce nel Settecento ma compie la propria parabola nel Novecento. [...] , con lo sviluppo della stampa periodica. Illuminano la sua crescita turbinosa il Lucien de Rubempré di Illusioni perdute, di Honoré de Balzac, e le considerazioni di Oscar Wilde ne Il critico come artista (1890). In Italia muove i primi passi più ...
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GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] comunque l'energia rappresentativa di "uno che ha letto molte volte l'Inferno dantesco, e ha letto poco Balzac e Flaubert" (p. 160).
Questo primo successo letterario, tuttavia, non comportò un significativo miglioramento della situazione economica ...
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Satana Il demonio, e in particolare il principe dei demoni, Lucifero. Nella Bibbia, S. è generalmente nome comune dell’‘avversario’, l’‘oppositore’; tuttavia in alcuni testi (Zaccaria 3, 1-2; Giobbe 1, [...] scrittori e nella chiara componente esoterica dei contes fantastiques, da E.T.A. Hoffmann a C.-E. Nodier, H. de Balzac, T. Gautier. Ultimo aspetto del satanismo romantico da considerare è quello per così dire teologico e visionario, che prevede il ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] e costruttivo, sia nell'ambizione di sistematizzare l'esperienza antropologica (come avviene nella Comédie humaine di H. de Balzac, o nelle opere di É. Zola maggiormente indirizzate a interpretare i fenomeni sociali del suo tempo attraverso le ...
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Soldati, Mario
Raffaele Manica
Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Torino il 17 novembre 1902 e morto a Tellaro (La Spezia) il 19 giugno 1999. Uomo esuberante e narratore di vena [...] da un'opera letteraria del 1863, appariva allora del tutto attuale. Negli anni seguenti lavorò intensamente: Eugenia Grandet (1946) da H. de Balzac; Fuga in Francia (1948), ispirato a un caso di cronaca, uno dei suoi rari film non tratti da un'opera ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] o esplicito della vicenda narrativa. Un uso analogo delle figure di giudici e avvocati si ha in molte opere di Honoré de Balzac (Popinot in L'interdizione o Derville in Gobseck) e di Charles Dickens (Mr. Tulkingorn in Casa desolata, Mr. Jaggers in ...
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VERGA, Giovanni
Carla Riccardi
– Nacque a Catania il 2 settembre 1840, da Giovanni Battista, proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari e tradizioni liberali (il padre era stato carbonaro [...] progresso. A influire su queste nuove scelte di Verga sono i testi della letteratura campagnola francese e italiana: Honoré de Balzac, George Sand, Percoto e Ippolito Nievo, con un interesse anche linguistico per opere che non si allineano al canone ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] e con prefaz. di P. Lagazzi, Torino 2011; Lezioni d’arte, con introd. di G. Palli Baroni, Milano 2011.
Traduzioni: H. de Balzac, La ragazza dagli occhi d’oro, Parma 1945, Milano 1990; E. Hemingway, Verdi colline d’Africa, Torino 1948; T.L. Peacock, L ...
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DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] D. perché essa segue interamente i modi del romanzo d'appendice. Si sentono alle spalle autori come Dumas, Ponson du Terrail, Balzac, la Invernizio, Eugène Sue, che la D. definì "quel gran romanziere glorioso o infame, secondo i gusti, ma certo molto ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...