FROMENT-MEURICE, François-Désiré
Jacques Combe
Orefice, nato a Parigi il 31 dicembre 1802, ivi morto il 17 febbraio 1855. Partecipò a Parigi alle esposizioni del 1839, '44, '49 e '55. Eseguì per i più [...] ). Casellò con molta abilità pezzi ornatissimi, spesso di cattivo gusto. Amava il bricà-brac, come molti romantici, non escluso il Balzac, per il quale cesellò un famosissimo manico di bastone.
Suo figlio Émile, nato a Parigi nel 1837, morto ivi il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le guerre napoleoniche ereditano alcuni caratteri propri della Rivoluzione francese, [...] rappresentano un grande ciclo leggendario – forse l’unico dell’età moderna – tante volte riproposto dalla narrativa romantica (da Balzac a Stendhal a Hugo) che ad esso attinge costantemente come fonte di ispirazione. Proprio Stendhal nella sua Vita ...
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Poetessa e saggista inglese (Londra 1908 - ivi 2003). La sua opera, costituita per lo più di brevi liriche, svolse i temi universali della natura, della morte, della vita, interpretati in chiave di filosofia [...] edizioni critiche di Blake, Coleridge e Shelley e tradusse opere di Calderón de la Barca, D. de Rougemont e Balzac. Pubblicò anche quattro volumi di scritti autobiografici (Farewell happy fields, 1973; The land unknown, 1975; The lion's mouth ...
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NALIN, Camillo
Giuseppe Pavanello
Scrittore, nato nel 1788 a Venezia, morto ivi nel 1859. Impiegato in varie amministrazioni dal 1806 al 1830, il N. fino dal 1818 stampò una raccolta di novellette, [...] in vernacolo dell'Aristodemo del Monti.
Ediz.: Pronostici e versi in dial. venez. (4ª ed., Venezia 1890).
Bibl.: F. Nani Mocenigo, Della lett. ven. del sec. XIX, Venezia 1916; A. Pilot, Onorato di Balzac e C. N., in Nuovo arch. veneto, 1920. ...
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Scrittore e critico svizzero, nato a La Chaux-de-Fonds il 17 luglio 1901, morto a Roma il 3 maggio 1957. Studiò alla facoltà di lettere di Ginevra; alla Sorbona conseguì la licenza e il dottorato in lettere. [...] , in collab. con E. Seillière (1938); H. Bergson, in collab. con P. Thévenaz (1943); La Quête du Graal (1944); Balzac visionnaire (1946); Patience de Ramuz (1949); Les indes. L'Inde (1952); Poésie de la présence (1958, postumo). Compilò anche un ...
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Poeta lirico e di teatro. Nato a Lyons-la-Forêt (Normandia) nel 1612, morto a Gentilly nel 1691. Fu uno dei beaux esprits dell'Hôtel de Rambouillet da prima, e poi della corte; e più che per le mediocri [...] , il quale invitato a giudicarla, se ne sbrigò col compartire equamente le lodi ai contendenti in un terzo sonetto (v. anche J. L. Balzac, Remarques sur les deux sonnets d'U. et de J.). Poetino da "ruelle", il de B. ha facile vena e dà il senso ...
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FLYGARE-CARLEN, Emilia nata Smith
Giuseppe Gabetti
Romanziera svedese, nata a Stromstad l'8 agosto 1807, morta a Stoccolma il 3 febbraio 1892. Vedova di un medico di provincia, A. Flygare, passata a [...] con romanzi di famiglia alla maniera della Knorring (il primo, Waldemar Klein, è del 1838); più tardi, sotto l'influenza di Balzac e poi di Dickens, coltivò anche il romanzo e la novella a sfondo sociale; ma più che nell'intimità o profondità dell ...
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Scultore (Parigi 1840 - Meudon 1917). Artista di grande talento e di robuste capacità espressive, tentò di fondere l'impostazione monumentale michelangiolesca con l'intenso, vibrante realismo memore della [...] ) così come di opere monumentali (I Borghesi di Calais, 1887-95, Calais; Victor Hugo, 1889-1909, Parigi; Honoré de Balzac, 1894-98, Parigi; Domingo Sarmiento, 1895-1900, Buenos Aires) R. seppe comunque infondere nelle sue opere l'idea del movimento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento si scontra frequentemente sulla nozione di realismo: ha maturato esperienze [...] che il modello di realismo proposto da Lukács sia quindi inattuale: “Se accogliessimo senza un radicale vaglio le forme di un Balzac o di un Tolstoj, forse stancheremmo i nostri lettori, […]. Il realismo non è una mera questione di forma. Copiando lo ...
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ZAMBALDI, Silvio
Roberto Cuppone
– Nacque a Palazzolo sull’Oglio (Brescia), il 17 settembre 1870, figlio di Emilio, avvocato, e di Lucia Cicogna.
Di nobile origine veneta – il nonno Carlo fu presidente [...] , 1927, p. 16) e un realismo bonario («nel gran testone e anche nel corpo fatto greve aveva qualcosa di Balzac: occhialuto, scapigliato, camminatore»; Lopez, 1942).
Dopo aver studiato al ginnasio liceo del collegio San Pedrino a Varese, si iscrisse ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...