Musicista polacco (Varsavia 1913 - ivi 1994). Ha studiato al conservatorio di Varsavia, allievo per la composizione di W. Maliszewski. Figura di rilievo della musica polacca contemporanea, ha scritto lavori [...] orchestrali e da camera, balletti, musiche di scena per film e per la radio, usando un linguaggio legato al folclore nazionale, ma influenzato anche da I. Stravinskij, da B. Bartók e dalle più recenti tecniche compositive. ...
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Musicista (Salisburgo 1773 - Londra 1812). Studiò con Leopold Mozart e Michael Haydn. Celebre come pianista e improvvisatore al pianoforte, si esibì in tutta Europa, stabilendosi infine a Londra (1803). [...] Compose 7 opere teatrali, 2 balletti, musiche orchestrali e da camera. ...
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Musicista inglese (n. 1575 circa - m. Londra 1623), organista a Winchester (1600), poi (1608) presso la cappella reale a Chichester. Compose musica sacra e profana, distinguendosi soprattutto nella madrigalistica; [...] pubblicò (1597-1608) madrigali e balletti. ...
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Musicista (Cernăuţi 1919 - Roma 2013). Studiò in Romania, nel conservatorio della sua città, e poi a Roma, dove si trasferì nel 1938, con A. Casella. Dal 1951 è cittadino italiano. Ha composto i balletti [...] La strada sul caffè (1944), La dama delle camelie (1945), Il gabbiano (1968), musiche di scena e per film, lavori sinfonici (Amore e morte, per soprano e orchestra, 1990) e da camera. Accademico di Santa ...
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Musicista messicano (San Gabriel, Jalisco, 1910 - Città di Messico 1993). Allievo di C. Chávez e di A. Copland, fu insegnante e dal 1947 al 1961 direttore del conservatorio di Città di Messico. Compose [...] diversi balletti, sinfonie e altri lavori sinfonici, pezzi corali, ecc., facendo frequente ricorso a elementi del folclore indio. ...
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Musicista ungherese (n. Budapest 1897 - m. 1984). Ha studiato con B. Bartók, E. Dohnányi e altri maestri all'Accademia musicale di Budapest. Compositore, pianista, direttore d'orchestra e insegnante, è [...] autore di opere teatrali, balletti, musiche di scena, oratorî, cantate, messe e altre pagine sacre, lavori orchestrali e da camera, pezzi per coro, in cui si notano successivamente l'influenza di Bartók, quella dell'espressionismo viennese e infine ...
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Musicista olandese (n. Bandung, Giava, 1907 - m. 1987). Allievo di W. Pijper, è autore delle opere teatrali Le astuzie dell'amore (1948) e Ronda di notte (1950), dell'opera radiofonica Oreste (Premio Italia [...] 1954), di balletti, musiche di scena, composizioni sinfoniche e da camera. ...
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Musicista statunitense (Rochester, N.Y., 1915 - Brighton, N.Y., 2005). Studiò negli USA, fra gli altri con R. Sessions, e poi a Parigi con N. Boulanger. Fu autore di composizioni sinfoniche e da camera, [...] di balletti, di musiche di scena e per film, in cui usò un linguaggio a base tonale, con influenze bartokiane e stravinskijane. ...
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Compositore e critico musicale polacco (Chojnaty, Varsavia, 1899 - Varsavia 1954). Studiò al conservatorio di Varsavia con R. Statkowski e poi a Parigi con P. Dukas; fu professore nei conservatorî di Varsavia [...] e di Łódź. Autore di balletti, composizioni orchestrali e corali, musica da camera. ...
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Musicista russo, naturalizzato statunitense (Blagoveščensk, Russia, 1914 - Roma 1994). Stabilitosi dal 1931 negli USA, studiò con R. Goldmark alla Juilliard school of music e si perfezionò a Parigi con [...] N. Boulanger. Compositore di tendenza neoclassica, scrisse balletti, lavori sinfonici, musica da camera. ...
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ballettare
v. intr. [dim. di ballare] (io ballétto, ecc.; aus. avere). – Camminare saltellando; ballare senza grazia; anche di cose, muoversi rapidamente, saltellare, vibrare e sim.
balletto
ballétto s. m. [dim. di ballo]. – 1. Ballo breve, o fatto per passatempo, per gioco: vogliamo fare un b. insieme?; fece un b. dalla gioia; in un b., in quattro b. (o sim.), in brevissimo tempo, in quattro e quattr’otto. 2. Azione...