MAUDUIT, Jacques
Henry Prunières
Musicista, nato a Parigi il 16 settembre 1557, ivi morto il 21 agosto 1627. Fece studî assai estesi, non soltanto nei limiti delle discipline musicali. Da suo padre [...] ricordo del poeta Ronsard, amico del M.) nell'Harmonie universelle del Mersenne, mottetti, Airs de cour e recitativi per balletti in musica, in raccolte collettive.
In questi lavori il M. ci appare musicista ispirato e sapiente, per la grazia delle ...
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MELCARNE, Girolamo (Girolamo Montesardo)
Cesare Corsi
– Nacque a Montesardo di Alessano, oggi in provincia di Lecce, intorno al 1580. Il suo vero nome compare solo occasionalmente in alcune registrazioni [...] il M. rivendica l’invenzione e della cui novità il frontespizio fa menzione («Nuova inventione di intavolatura, per sonare li balletti sopra la chitarra spagniuola, senza numeri e senza note; per mezzo della quale da se stesso ogn’uno senza maestro ...
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AGNELLI (Agnello), Salvatore
Renzo Bonvicini
Nato a Palermo nel 1817, da famiglia di commercianti, rivelò sin dall'infanzia grande sensibilità per la musica. Educato nel Collegio musicale di Palermo [...] tutte accolte favorevolmente. Nel 1846 si recò a Marsiglia ed ivi si trattenne per molti anni, dando alle scene opere e balletti e componendo lavori anche non teatrali. Nel 1872 ritornò a Napoli, ma non riuscì a rappresentarvi il suo Cromwell.
Morì ...
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Pittrice e scenografa russa (Nagaevo, Tula, 1881 - Parigi 1962). Allieva a Mosca dapprima dello scultore P. Trubeckoj, nel 1900 iniziò a dipingere con M. Larionov, suo futuro marito, con il quale in seguito [...] Guggenheim) e Aeroplano su un treno (Kazan', Museo Russo). Nel 1914 si trasferì a Parigi con Larionov, realizzando le scene per diversi balletti di S. P. Djagilev: Il gallo d'oro (1914) e Sadko (1916) di Rimskij Korsakov, Le nozze (1921) e L'uccello ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] : Sonneck, II, p. 1409); nel 1794 la ritroviamo alla Fenice come interprete, di nuovo con la comPagnia di G. Onorati, dei balletti Ati e Il selvaggio generoso. Entrata (1797) a far parte della compagnia di F. Clerico (dove incontra e sposa il primo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero riformatore di Noverre costituisce un punto di snodo fondamentale nella [...] attua nello stesso periodo un’analoga ma meno estrema riforma in direzione di un ballo-pantomima.
I soggetti dei nuovi balletti, in realtà, non differiscono di molto da quelli consueti. I temi mitologici ed eroici sono ancora i più ricorrenti insieme ...
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PERRIN, Pierre
Henry Prunières
Librettista e impresario, nato a Lione verso il 1620, morto a Parigi il 25 aprile 1675. Appartenente al gruppo di poètes crottés di cui facevano parte Charles de Beys [...] dal Dassoucy e da Charles de Beys; del resto, in quel tempo i dialoghi di pastori del Lambert e talune scene dei balletti del Lulli dimostrano nella musica francese un orientamento non meno evidente verso le forme drammatiche nate in Italia. Il P. si ...
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di Concetta Lo Iacono
Nacque il 4 novembre 1875 (secondo altre fonti il 4 novembre 1877) in una famiglia legata al teatro (anche le sorelle Emilia e Angela erano ballerine). Non si conoscono i nomi dei [...] anno l’Opéra si rivolse al pittore Léon Bakst non solo per le scene e i costumi ma per l’ideazione di un balletto sulla musica di Fryderyk Chopin, La Nuit ensorcelée. La coreografia di Staats fu vista come la riabilitazione della troupe a lungo ...
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CUCCHI, Claudina
Alessandra Ascarelli
Figlia di Giuseppe e di Colomba Obliati. Quasi certamente nacque a Monza (Milano) il 6 marzo 1834, anche se suoi biografi, come lo Schmidl e il Regli, anticipano [...] onoraria" per essere stata la migliore allieva del corso, le fu consentito di ricoprire ruoli da prima ballerina alla Canobbiana in alcuni balletti ed alla Scala, ove ottenne una parte importante ne Un fallo di G. Rota.
Alla fine dell'anno 1854 la C ...
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Heckroth, Hein
Alessandro Cappabianca
Pittore e scenografo tedesco, nato a Giessen il 14 aprile 1901 e morto ad Alkmaar (Paesi Bassi) il 6 luglio 1970. All'inizio la sua attività fu fortemente influenzata [...] sul Meno, lavorò come scenografo teatrale, a partire dal 1922, a Francoforte, Gottinga, Essen e Münster, specialmente per i balletti del grande coreografo Kurt Joos. Lasciata la Germania alla presa del potere di A. Hitler (1933), si recò dapprima in ...
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ballettare
v. intr. [dim. di ballare] (io ballétto, ecc.; aus. avere). – Camminare saltellando; ballare senza grazia; anche di cose, muoversi rapidamente, saltellare, vibrare e sim.
balletto
ballétto s. m. [dim. di ballo]. – 1. Ballo breve, o fatto per passatempo, per gioco: vogliamo fare un b. insieme?; fece un b. dalla gioia; in un b., in quattro b. (o sim.), in brevissimo tempo, in quattro e quattr’otto. 2. Azione...