Balletmécanique
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero/colore, 16m a 18 fps); regia: Fernand Léger, Dudley Murphy; sceneggiatura: Fernand Léger; fotografia: Fernand Léger, Dudley Murphy, Man [...] immaginare un cinema puro, liberato dalle costrizioni della narrazione e dall'empatia generata dai personaggi. È però probabile che Balletmécanique abbia un'origine precedente a La roue. Nel 1919 Fernand Léger e Blaise Cendrars ebbero un'idea per un ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] erano diverse: dall'esigenza di realizzare una sorta di cinema automatico, segnato dal puro movimento di oggetti (Le balletmécanique, 1924, di Fernand Léger e Dudley Murphy) o di forme geometriche astratte (Anémic cinéma, 1925, di Marcel Duchamp ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] su scenario di F. Picabia e con musica di E. Satie (come intermezzo cinematografico del balletto Rêlache) e nel Balletmécanique di F. Léger con musica di G. Antheil (come tentativo di trasferire l’esperienza cubista nel cinema), entrambi del 1924 ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] su scenario di Francis Picabia e con musica di Erik Satie (come intermezzo cinematografico del balletto Rêlache) e in Le balletmécanique di Fernand Léger con musica di George Antheil, entrambi del 1924. Seppure con mezzi e risultati diversi, le due ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] (1925) di Eggeling, gli Opus (1921-1925) di Ruttmann, la serie di Studien (1927-1932) di Fischinger; ma anche il Balletmécanique (1924) di Léger, L'idée (1932) di Bartosch, Une nuit sur le Mont Chauve (1933) di Alexéieff. Né vanno dimenticati ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] , 1977, pp. 250-51).
Seguendo questi principi, Léger realizzò nel 1924, con la collaborazione di Dudley Murphy, il film Le balletmécanique, che può essere definito a tutti gli effetti cubista. Nel senso che in esso gli oggetti, i frammenti, il corpo ...
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Film sull'arte
Paola Scremin
Cade sotto la definizione di f. sull'a. una varietà eterogenea di filmati dedicati alla cultura storico-figurativa: dal profilo biografico di un creatore di varia natura [...] , coniugarono questa esperienza con le teorie formaliste tedesche della purovisibilità. Fernand Léger dedicò il suo manifesto, Le balletmécanique (1924), alla realizzazione di un'arte totale e lo fece attraverso il cinema, visto come punto d ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] che più sentirono l'influsso del Dadaismo (v.) e del Surrealismo (v.); a parte si pone il citato Léger, il cui Balletmécanique rientra a pieno titolo nell'ambito del Cubismo. In particolare Man Ray nei suoi film Retour à la raison (1923), Emak Bakia ...
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Futurismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema futurista
I rapporti tra il F. e il cinema, che si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista pubblicato su "L'Italia futurista" [...] sottaciute talune correnti del cosiddetto Impressionismo cinematografico francese e il movimento delle avanguardie parigine, dal Fernand Léger di Le balletmécanique (1924) ai René Clair e Francis Picabia di Entr'acte (1924) al Man Ray di Retour à la ...
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L'inhumaine
Kelley Conway
(Francia 1924, Futurismo, bianco e nero/colorato, 135m a 22 fps); regia: Marcel L'Herbier; produzione: Cinégraphic; soggetto: Georgette Leblanc; sceneggiatura: Marcel L'Herbier [...] ispirazione cubista, i cui ingranaggi rotanti, archi, cerchi e rettangoli avrebbero trovato un'eco nel suo contemporaneo Balletmécanique. Alberto Cavalcanti disegnò il grande atrio in stile art déco della villa di Claire, dominato da una piattaforma ...
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