Scrittore lettone (n. 1876 - m. Riga 1937). Le liriche (Zvaigžṇu nakts, "Notti stellari", 1905; Latvijas balladas, "Ballate lettoni", 1922) sono improntate a un romanticismo sentimentale; nei racconti [...] (Pēteris Danga, 1918; Uguns ziedi, "Fiori infuocati", 1925) prevale una tecnica impressionistica ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] è pressoché assente nelle alte sfere della letteratura, abbonda invece nelle ballate e nelle liriche popolari anonime del XV secolo, spesso pervenuteci in redazioni posteriori. Da ballate di questo periodo su temi di amore e di morte i romantici ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] La produzione del cotone, che era di 980.500 tonnellate in balle, si è andata contraendo costantemente dalla campagna 1927-28, passando inni, ben a proposito giudicati veri gioielli di poesia lirica. Figlia del cielo, essa è la fulgida apportatrice ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] trovieri ebbe origine dal canto popolare e specialmente nei canti e balli che erano in uso nel mese di maggio. La melodia che O. Benevoli.
Le forze che abbiamo dette feconde di valori lirici sono dunque nella propria loro linea d'azione non più nella ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] tal modo che il poeta non li possa mutare a sua posta. Si dirà che queste leggende possono essere state celebrate nelle ballate epico-liriche (v. epopea, XIV, p. 121) che precedettero la poesia esametrica. Ma in primo luogo ci s'immagina male che un ...
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HUGO, Victor-Marie
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Besançon il 26 febbraio 1802, morì a Parigi il 22 maggio 1885. Suo padre, Léopold-Sigisbert (1774-4828) che il poeta volle far credere d'origine nobile, [...] H. sempre piùi ricco di mezzi espressivi. Notevoli soprattutto le ballate, di cui alcune (La chasse du Burgrave, Le pas d' romanticismo e Les Orientales la prima affermazione di lui poeta lirico, Hernani (1830) è la sua prima affermazione sulla scena ...
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HEBBEL, Friedrich
Carlo Grünanger
Scrittore, nato a Wesselburen (Dithmarschen, Holstein) il 18 marzo 1813, morto a Vienna il 13 dicembre 1863. La vita lo formò fin dai primi anni alla lotta. Contro [...] libertà e del fato, alla quale s'ispirano le ballate e i drammi giovanili (Mirandola, Der Vatermord) cede ora un'eco pure in Italia. L' Uhland e il Mörike lodano le sue liriche; a Berlino il poeta s'incontra nel '51 col Tieck, a Francoforte nel ...
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MUSSET, Alfred de
Pietro Paolo Trompeo
Nacque di nobile famiglia a Parigi l'11 dicembre 1810 e a Parigi morì nella notte dal 1° al 2 maggio 1857. La disposizione a scrivere era tradizionale nei M. Un [...] . non solo si è mirabilmente assimilato la maniera di certe ballate di Victor Hugo, tintinnanti di rime rare nel congegno delle sé stesso, a volte con poco garbo. Ma le sue grandi liriche rendono come poche oltre il fremito della passione d'amore e i ...
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FROTTOLA
Mario PELAEZ
Gaetano CESARI
. Componimento poetico, la cui caratteristica è l'affastellamento (lat. medievale frocta) di pensieri e fatti bizzarri e strani senza nesso e quasi talvolta senza [...] di corte nel trecento, Livorno 1915, pp. 115 segg.; R. Renier, Liriche edite e inedite di Fazio degli Uberti, Firenze 1883, pp. 163, 191. è da osservare che la frottola si distingue dalla ballata in questo: in primo luogo nella volta della frottola ...
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MINNESANGER (o Minnesinger)
Bruno Vignola
È la denominazione, già usuale nel Medioevo (resa italianamente, anche dal Carducci, con minnesinghero) dei poeti lirici tedeschi del sec. XII e del XIII, derivata [...] derivazione della sequenza latina, e fu usato sia per le ballate sia per la poesia religiosa. Lo Spruch, infine, secondo il gusto francese e il cui influsso sul romanizzarsi della lirica tedesca fu largo e durevole; Federico di Hausen dei dintorni di ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...