SCHOTTISCH (dall'ingl. scottish)
Indica un tipo di danza di società che si ballava in tondo (round dance), molto affine alla polka e però, come questa, in due tempi, ma di movimento alquanto più moderato. [...] , come taluni fanno, con l'écossaise, che era invece una danza di carattere popolare, originaria della Scozia, dove veniva ballata al suono della bag-pipe, di ritmo ternario e introdotta in Francia sul finire del sec. XVIII. Lo schottisch nacque ...
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fiore
Bruno Basile
Il sostantivo è presente in tutte le opere di D. (eccezion fatta per la Vita Nuova); in alcuni casi è adoperato con valore di avverbio.
1. Il senso proprio del termine (" infiorescenza [...] "), spesso in funzione comparativa, appare largamente attestato nelle Rime: tre volte (vv. 3, 5 e 19) nella ballata Per una ghirlandetta (LVI), tutta intessuta sul compiaciuto giuoco offerto dal nome della destinataria (Fioretta) e delle parole ...
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Poeta polacco (Lublino 1903 - ivi, durante un bombardamento tedesco, 1939). Intensità lirica, vivo senso del paesaggio, atteggiamento fantastico che si apre a tratti al simbolismo e al surrealismo, semplicità [...] caratterizzano la sua poesia (Kamień "Pietra", 1927; Dzień jak codzień "Un giorno come tutti", 1930; Ballada z tamtej strony "Ballata dall'aldilà", 1932; W błyskawicy "In un lampo", 1934; Nic więcej "Niente più", 1936; Nuta człowiecza "Nota umana ...
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UBERTI, Lupo
Camilla Canonico
degli. – Ignoti sono gli estremi biografici di questo rimatore fiorentino attivo tra il XIII e il XIV secolo, discendente di una delle più nobili e potenti consorterie [...] nel sonetto di Niccolò de’ Rossi, Io vidi ombre e vivi al parangone. E non è da escludere che l’aretino musicasse anche la ballata, poiché al nuovo canto che deve seguire allude l’explicit del sonetto (vv. 19-20): «ch’altra gioi’ non m’è cara: / nel ...
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fili
Fernando Salsano
Il vocativo latino ricorre in Vn XII 3 Fili mi, tempus est ut praetermictantur simulacra nostra, ed è la forma adoperata in quasi tutte le battute attribuite, nell'episodio, al [...] fantasma di Amore. Non si esprime qui un rapporto, sia pure metaforico, di parentela, ma solo un moto sentimentale. D. infatti apostrofa Amore come segnore (§ 5), e nella ballata che segue si dice suo servo (§ 14 40). ...
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Poeta indonesiano (Solo, Giava centr., 1935 - Depok, Giava, 2009). Cattolico fino al 1970, poi musulmano, è stato tra le personalità letterarie più famose e discusse del suo paese. Cultore di teatro, se [...] a Yogyakarta l'officina teatrale Bengkel Teater (1967). Esordì come poeta con la raccolta Ballada orang-orang tercinta ("Ballata delle persone amate", 1956), permeata di sentimento religioso, presente anche nei malinconici versi di Sajak-sajak sepatu ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] , perfino il sonetto è frequentato da D. quasi soltanto nell'occasione obbligata delle rime di corrispondenza, senza dire della ballata (v. BALLATA): " per più di dieci anni, dopo la Vita Nuova, Dante è specialmente il poeta della canzone, e il De ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poesia di argomento politico risente del rapporto che si instaura fra il poeta e [...] , esule dal 1314 al 1331, che vive in un periodo di feroci lotte comunali. Fra i metri della nostra poesia anche la ballata interessa non soltanto l’ambito amoroso, ma pure quello religioso (in forma di lauda) e politico, con prevalenza dell’impianto ...
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TEJERA, Diego Vicente
Raoul Margottini
Poeta e scrittore cubano, nato nel 1848 a Santiago di Cuba, ivi morto nel 1903. La sua poesia sembra riflettere il tono nostalgico della sua vita, ovunque spaesata [...] dopo la prima illusione d'aver trovato la propria patria spirituale.
Diedero espressione fedele alla sua sentimentalità lirica, la ballata e il Lied con la loro fantasiosa e melanconica dolcezza. A Consonancias (Barcellona, 1874) tenne dietro Un ramo ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] l’ultima tonica in 6ª posizione. Con l’endecasillabo, e spesso in combinazione con questo (così nella canzone e nella ballata), è il verso più diffuso della tradizione lirica. Richiede di norma un altro accento, in posizione libera (ma eccezionale è ...
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ballata
s. f. [der. di ballare; come antico componimento poetico, è prob. dal provenz. balada; come racconto romantico, è dall’ingl. ballad]. – 1. non com. Atto del ballare, giro di ballo; meno raro, in questo senso, il dim.: fare una ballatina,...
balla1
balla1 s. f. [dal germ. (franco) balla; v. palla1]. – 1. a. Quantità di roba o di mercanzia stretta insieme e ravvolta in tela o altro, o anche semplicemente legata, in modo da poter essere spedita o trasportata da luogo a luogo: una...