Voce
Lorenzo Calvi
La voce è un fenomeno sonoro prodotto da uno strumento a fiato e da una cassa di risonanza: lo strumento è rappresentato dalla laringe, tubo cartilagineo, che regola il passaggio [...] tonici nella frase (voce esplosiva oppure scandita); nella balbuzie (v.) si rilevano un disturbo del ritmo con intoppi (balbuzie tonica) e/o pause insolite (balbuzie clonica). Raramente vengono segnalati spostamenti dell'accento dinamico (profèssore ...
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VERGANI, Orio (propr. Vittorio)
Pietro Milone
– Nacque a Milano il 6 febbraio 1898, secondogenito di Rosa Maria Podrecca.
La paternità di Francesco Vergani, allontanatosi da casa pochi mesi dopo e poi [...] Stocchi, suo dirimpettaio milanese. L’incerta situazione familiare e il temperamento emotivamente instabile di Orio bambino, con la balbuzie (mai corretta) e la timidezza che lo rendevano muto e simile a un deficiente (come autoironicamente rievocò ...
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psicomotricità
L’insieme delle dottrine e pratiche terapeutiche che riguardano l’integrazione delle funzioni psichiche con quelle motorie, nel corso dello sviluppo (➔ infanzia). Questi due tipi di funzioni, [...] ‘spuri’ attivati in concomitanza di normali movimenti), goffaggine dei movimenti volontari, paratonie (difficoltà a rilasciare contrazioni muscolari volontarie), instabilità, tic, mioclonie (contrazioni muscolari improvvise e ripetute) e balbuzie. ...
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HAMANN, Johann Georg
Vittorio Santoli
Pensatore tedesco, nato a Königsberg il 27 agosto 1730, morto a Münster il 21 giugno 1788. Ricevette un'educazione familiare rigida e ristretta e un'istruzione [...] . Per sottrarsi al bisogno, il H. s' indusse però più tardi (1763) a cercarsi un'occupazione compatibile con la sua balbuzie e la sua ombrosa delicata natura: fece il copista e il giornalista, e, ancora, il precettore e il segretario privato in ...
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ALCIBIADE ( Ἀλκιβιάδης)
M. Massa
Uomo politico e generale ateniese (450 c.a-404 a.C ), figlio di Clinia e di Deinomache, della famiglia degli Alcmeonidi, dopo la prematura scomparsa del padre fu allevato [...] alla barba che mantenne per quasi tutta la sua vita (Ath., XII, 534 c). Perfino certi suoi difetti, come la balbuzie e l'incedere con il capo inclinato, finivano per accrescerne il fascino (Plut., Ale., I, 4, ... κλασαυχενευεται τε καὶ τραυλίζεται ...
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musicoterapia
Utilizzo della musica nella terapia di patologie nervose e mentali; la m. può essere passiva (il paziente ascolta) o attiva (il paziente produce suoni), ma le due tecniche possono in vari [...] bambini sordi, con ipovisione o non vedenti, quelli affetti da autismo infantile, da disturbi di linguaggio (balbuzie, dislalie, disfasie, ecc.), da problemi di comportamento, relazione, apprendimento; nell’ambito dei soggetti adolescenti quelli con ...
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Psicomotricità
Giovanni Chiavazza
Renza Calliano Massara
Claudio de' Sperati
Il termine psicomotricità indica l'insieme delle dottrine e pratiche terapeutiche che riguardano la reciproca integrazione [...] le azioni quotidiane, nel regolare le sequenze ritmiche e nell'organizzare lo spazio; 4) certi tic e la balbuzie; 5) un'abnorme persistenza e alterazione di abitudini motorie infantili quali dondolii e movimenti ritmici. I troubles psycomoteurs ...
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Processo fisiologico per cui si produce un suono o un rumore per mezzo degli organi vocali.
Fisiologia e medicina
Concorrono nella f.: a) un meccanismo vibrante, rappresentato dalle corde vocali vere; [...] lingua, palato, arcate dentarie), le dislalie funzionali, il sordomutismo, l’audimutismo, il ritardo della parola, la balbuzie. Compito principale della foniatria è la rieducazione vocale dei pazienti sottoposti a interventi demolitori sulla laringe ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ’innervazione di singoli muscoli (come l’inceppamento, la disartria della paralisi progressiva, la parola scandita della sclerosi multipla), balbuzie; b) afasia in cui il l. è degradato verso le forme più elementari e primitive e che può concretarsi ...
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FARNESE, Guido (Guitto, Guittone)
Angela Lanconelli
Vescovo di Orvieto dal 1302 al 1328, vicario papale a Roma (1307) e rettore della provincia del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia (1319-1323), è generalmente [...] conosciuto da Bonifacio (il quale lo aveva gratificato del curioso soprannome di "totot", dovuto, si pensa, ad un difetto di balbuzie), era esponente di una famiglia - da lungo tempo fedele, oltre che ad Orvieto, anche alla causa della S. Sede - che ...
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balbuzie
balbùzie s. f. [tratto da balbuziente, sul modello di canizie e sim.]. – Disturbo dell’articolazione della parola (disartria) dovuto a uno spasmo intermittente dell’apparato fonatorio per cui il discorso riesce esitante, tronco e...
balbutire
v. intr. [dal lat. balbut(t)ire, der. di balbus «balbo»] (io balbutisco, tu balbutisci, ecc.; aus. avere), letter. – Balbettare, avere il difetto della balbuzie: quella fretta precipitosa, che mi faceva mangiare le sillabe, ballare...