IMBRIANI, Matteo Renato
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 28 nov. 1843 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio. Tenendolo a battesimo, il nonno paterno Matteo volle per amore di Cartesio, della cui [...] giolittiana (1896-1915), I, Le premesse politiche ed economiche, Bologna 1981, p. 125; M. Toda, Errico Malatesta da Mazzini a Bakunin. La sua formazione giovanile nell'ambiente napoletano (1868-1873), Napoli 1988, pp. 6, 29, 46; M. Garbari, M.R. I ...
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GRILENZONI, Giovanni
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Reggio nell'Emilia il 6 apr. 1796 dal conte Bernardino, gentiluomo di corte del duca di Modena e discendente di un'antica famiglia che aveva ottenuto [...] Pisa 1960, ad indicem; M. Battistini, Esuli italiani in Belgio (1815-1861), Firenze 1966, pp. 72 s.; N. Rosselli, Mazzini e Bakunin. Dieci anni di movimento operaio in Italia (1860-1872), Torino 1967, pp. 93 n., 100; Mazzini e i repubblicani italiani ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] molti considerate come pura e semplice follia. I critici paragonarono a volte Marinetti a Erostrato e videro in lui il Bakunin, il Marat o il Babeuf della rivoluzione artistica. Egli attacca ripetutamente il ‛clima da museo', raccomanda di vendere i ...
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EGEMONIA
Bruno Bongiovanni e Luigi Bonanate
Egemonia
di Bruno Bongiovanni
L'egemonia dei Greci
Sin dalla stagione 'classica' della civiltà greca, il concetto di 'egemonia' subisce, in concomitanza [...] , la scontata linea genealogica Babeuf-Buonarroti-Blanqui: persino Saint-Simon, il giovane Mazzini, Weitling, Cabet, Blanc, Bakunin, Proudhon, Lorenz von Stein, Comte, Lassalle e molti altri hanno subito, almeno una volta, il fascino energico ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] disuguaglianza sociale, a cui si può far fronte solo rafforzando il momento centralistico dell'amministrazione statale. Michail Bakunin (1814-1876) polemizza contro l'autoritarismo pedagogico e contro il centralismo metafisico che scorge nel marxismo ...
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Guerriglia
Werner Hahlweg
di Werner Hahlweg
Guerriglia
sommario: 1. Definizione della guerriglia. 2. Fondamenti storici. 3. Forme, strutture e moventi della guerriglia contemporanea. 4. Teoria e prassi [...] presenta cioè come una sintesi dei contributi dati alla teoria e alla prassi rivoluzionarie da Marx e da Bakunin. Solo mediante una diversa combinazione delle due mentalità è possibile superare certi errori teorici: 1) sottovalutazione dei mutamenti ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] sembrò costituire un modello in scala ridotta quella Fédération jurassienne, nella quale le idee di Proudhon, Bakunin e Kropotkin si innestarono successivamente sul ceppo della tradizione comunitaria e artigianale della Svizzera. Se Fourier considerò ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] l'esaurirsi dell'associazionismo settario per fini patriottici (cui si sostituiscono però i modelli massonico-cospirativi importati da Bakunin) la massoneria si sente chiamata a cogliere l'opportunità offerta dai nuovi rapporti tra Stato e Chiesa, in ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] è chiaro: quest'ultimo osteggiò il centralismo statalistico e la dittatura di minoranza. Perciò P.-J. Proudhon, M. Bakunin e P. A. Kropotkin furono tutti 'antigiacobini', in quanto individuarono nei giacobini storici e nei neogiacobini all'interno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] cui visione aveva severamente criticato negli anni giovanili ne La miseria della filosofia, poi con gli anarchici di Bakunin, l’autore di Stato e anarchia. Nella critica alle posizioni degli avversari politici, Marx si avvale sistematicamente degli ...
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anarchia
anarchìa s. f. [dal gr. ἀναρχία, comp. di ἀν- priv. e tema di ἄρχω «comandare»]. – 1. Mancanza di governo, come stato di fatto, sia per assenza di un valido potere a causa di rivoluzioni, sia per inefficienza dell’esercizio del potere...