Comune della prov. di Ravenna (79,5 km2 con 16.195 ab. nel 2007).
Nel sec. 10° feudo dei conti Malvicini, divenuta comune nel 13° sec., sottraendosi alla signoria dei Malabocca, passò ancora ai Bolognesi (1256), ai conti di Cunio (1277), ai Manfredi (1329), a Guido Novello da Polenta e nel 1368 alla Chiesa. Nel 1380 entrò a far parte dei domini estensi e nel 1598 passò definitivamente allo Stato pontificio; ...
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Fiume dell’Emilia-Romagna (97 km; bacino di 530 km2). Nasce presso l’Alpe di Vitigliano, nell’Appennino Tosco-Emiliano, e forma una valle orientata a NE fino allo sbocco in pianura, a Faenza. La valle [...] è stretta e incisa in terreni argillosi. A monte di Faenza riceve il suo maggior affluente, il Marzeno. Nel suo tratto di pianura bagna una fertile zona fra Bagnacavallo e Russi, e sbocca nell’Adriatico poco a N delle marine ravennati. ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio VIII Aemilia
Manlio Lilli
Regio viii aemilia
La regio VIII augustea, erede diretta della Cispadana, bagnata a est dal Mare Adriatico, delimitata a ovest e a sud [...] , 8 (1993), pp. 189-98.
G. Bottazzi, Il reticolo centuriale di Bagnacavallo: la sistemazione paesaggistica ed infrastrutturale della pianura romagnola antica, in Storia di Bagnacavallo, I, Bologna 1994, pp. 71-95.
Id., La centuriazione romana nel ...
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Ravenna
Augusto Vasina
Le relazioni della città, già antica capitale dell'Esarcato bizantino in Italia, con Federico II costituiscono l'ultimo capitolo di una tradizione pressoché ininterrotta nel corso [...] alla podesteria cittadina funzionari di sicura obbedienza imperiale e, da ultimo, i ghibellini conti Malvicini di Bagnacavallo, arroccati in un castello appositamente fatto costruire dallo Svevo sulla cinta meridionale della città; l'imperatore ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] VII (705-707) è in realtà inconsistente. In essi si rintracciano le suggestioni dei cibori di S. Pietro in Sylvis a Bagnacavallo (prov. Ravenna), della pieve di S. Giorgio di Valpolicella (prov. Verona) e fin del duomo di Cividale. Un più complesso ...
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