GUTTUSO, Renato
Raffaele De Grada
Nacque a Bagheria, allora un grosso borgo agricolo nei dintorni di Palermo, il 26 dic. 1911, da Gioacchino agrimensore e da Giuseppina D'Amico. All'anagrafe venne dichiarato [...] alii, Palermo 1988; C. Occhipinti, G. tra segno e colore. Opere 1924-1985, Argenta 1988; M. Calvesi, R. G. il maestro di Bagheria, San Remo 1988; R. G.: opere di grafica 1983-87, Milano 1988; M. Duranti, G. a Perugia nel 1932 (catal.), Perugia 1990 ...
Leggi Tutto
GIGANTE (Giganti), Andrea
Maria Giuffrè
Figlio di Sebastiano e di Antonia Borduela, nacque il 18 sett. 1731 a Trapani, dove studiò filosofia e teologia presso la Compagnia di Gesù, divenendo sacerdote, [...] 18th century Palermo: new documents, in Annali di architettura, 1995, n. 7, pp. 163, 173; Id., Architecture in context: the villas of Bagheria, Sicily, Cambridge, MA, 1996, pp. 32 s., 59 s., 82, 176-187, 275 s., 406-413; M.R. Nobile, Il noviziato dei ...
Leggi Tutto
INTERGUGLIELMI, Elia
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1746 a Napoli dove è documentato già nel 1762 in qualità di disegnatore e modellatore nel Real Opificio di pietre dure (González Palacios, p. 145). [...] per committenti ecclesiastici sono da citare la Deposizione e anime purganti dipinta nel 1801 per la chiesa delle Anime purganti di Bagheria e le tele gemelle della chiesa di S. Rosalia nella contrada di S. Lorenzo a Palermo con la Presentazione al ...
Leggi Tutto
GIGANTE, Teodoro
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto, di probabile origine trapanese, attivo in Sicilia tra gli anni Ottanta del Settecento e i primi [...] stemma di casa Trabia decorato da volute e trofei che ricordano quelli adottati da Andrea Gigante nella villa Galletti a Bagheria.
Nel 1789 il G. iniziò i lavori di edificazione della villa per il principe Francesco Moncada di Larderia nella contrada ...
Leggi Tutto
PEREZ, Augusto
Federica De Rosa
PEREZ, Augusto. – Nacque a Messina il 1° gennaio 1929, da Camillo, funzionario di banca, originario di Caltagirone, e Piera Belluco, milanese.
Nel 1936 si trasferì a [...] documentati solo fotograficamente perché distrutti dallo stesso Perez – rimangono i bronzi di Ragazza che taglia il pane (1953, Bagheria, Civica Galleria d’arte moderna e contemporanea Renato Guttuso; pubblicata in A. P.: Il mito della scultura ...
Leggi Tutto
FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] seconda metà del XVIII secolo. Nel 1795-96 lavorò alla decorazione dei prospetti di villa Lanza di Trabia a Bagheria.
Con ogni probabilità Tommaso si specializzò nella decorazione degli estemi con capricci e motivi fioreali realizzati in stucco che ...
Leggi Tutto
MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] i Maraini iniziarono il lungo viaggio di rientro in Italia; raggiunsero dapprima Firenze, ma decisero infine di trasferirsi a Bagheria, presso Palermo, nella villa degli Alliata, dove arrivarono nel settembre dello stesso anno.
Dal Giappone il M. era ...
Leggi Tutto
MALAGUZZI VALERI, Francesco
Sandra Sicoli
Nacque a Reggio nell'Emilia il 23 ott. 1867 dal conte Gherardo e dalla nobile padovana Giulia Gaudio. Frequentò il collegio di Reggio e poi il S. Carlo a Modena, [...] Marzo e la critica d'arte nell'Ottocento in Italia. Atti del Convegno, Palermo, 2003, a cura di S. La Barbera, Bagheria 2004, pp. 105-112; G. Angelini, La tutela del patrimonio artistico e la nascita degli studi storico-artistici in Valtellina dal ...
Leggi Tutto
bagher1
bàgher1 (anche bàghere e bàghero) s. m. [dal ted. dial. Wagerl(e)], ant. – Sorta di carrozza a quattro ruote, senza cassetta e senza sportelli, con posto per tre persone, in uso nell’Ottocento e nel primo Novecento. ◆ Dim. bagherino.
bagher2
bàgher2 s. m. [etimo incerto]. – Colpo del gioco della pallavolo, eseguito con gli avambracci tesi e uniti, con cui si respinge la palla, dal basso verso l’alto, sia nella fase di ricezione che in quella di difesa.