Scrittore arabo (al-Baṣra 940 circa - Baghdād 994), ricoprì la carica di giudice (qāḍī). Fu autore, fra l'altro, di al-Faraǵ ba῾da sh-shidda ("Il sereno dopo la tempesta"), raccolta di aneddoti, novelle, [...] racconti storici, che hanno come argomento dominante situazioni di pericolo o dolore cui segue un periodo di gioia e liberazione. Tale genere narrativo, precedente ad at-T., ma da lui abilmente perfezionato, ...
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ī Poeta arabo (al-Kūfa 915 - Baghdād 965); il suo vero nome era Aḥmad ibn al-Ḥusain. Poeta di corte, passò il suo periodo migliore ad Aleppo, presso l'emiro ḥamdanide Saif ad-Dawla, di cui celebrò le imprese [...] contro i Bizantini. Fu poi anche al Cairo, alla corte dell'ikhshidita Kāfūr, e infine ad Arragiān e a Shīrāz in Persia. La sua poesia, celebratissima (benché accusata di plagio da alcuni critici), magniloquente ...
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Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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Poeta arabo di origine persiana (Ahwāz 758 - Baghdād 813 circa). Visse alla corte degli Abbasidi, e godé il favore dei califfi Hārūn ar-Rashīd e al-Amīn. La sua poesia leggera e spesso cinica, dedicata [...] soprattutto al vino e all'amore, è insigne per intrinseco valore d'arte e per aver inaugurato un nuovo stile, discostandosi dall'imitazione delle forme antiche. In vecchiaia, compose rime ascetiche ...
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Kachachi, Inaam. – Giornalista e scrittrice irachena (n. Baghdad 1952). Giornalista per la stampa e la televisione, trasferitasi nel 1979 in Francia, ha testimoniato il dramma del suo Paese, restituendo [...] la complessità di un quadro sociopolitico devastato dal terrorismo e dalla crisi economica in saggi e romanzi quali Paroles d’irakiennes (2003; trad. it. Parole di donne irachene: il dramma di un paese ...
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Filologo arabo (Malazgirt 901 - Cordova 967). Trasferitosi dapprima a Baghdād, centro culturale dell'epoca, si recò poi nel Magreb, quindi a Cordova. Delle sue opere, il Kitāb al-Amālī ("Libro dei dettati"), [...] già al tempo la più conosciuta e l'unica giuntaci, tratta tutte le questioni concernenti la lingua, con importanti osservazioni sui proverbî e la poesia araba ...
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Poeta arabo (748-825 d. C.), vissuto alla corte degli Abbasidi in Baghdād. La sua poesia è prevalentemente gnomica, a sfondo ascetico e pessimistico, scritta in lingua semplice e piana. ...
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Poeta, letterato e musicologo arabo (m. 912 d. C.), vissuto alla corte di Baghdād. Autore, tra l'altro, di una Risāla fī 'l-mūsīqī ("Trattato sulla musica") di grande importanza per lo studio dell'antica [...] arte musicale araba ...
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Poeta persiano (n. Shīrāz inizio sec. 13º - ivi 1291 circa). Completati gli studî a Baghdād, dove rimase fino al 1226, compì numerosi viaggi in Medio Oriente, per tornare poi nel 1256 nella sua città natale. [...] Autore di poesie (ghazal e qaṣīda), S. è noto soprattutto per il poema in versi Bustān ("Giardino", 1257) e per il Gulestān ("Roseto"), in prosa rimata e ritmica frammista a versi in persiano e arabo, ...
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ī Poeta arabo (m. 897), nato in Siria e vissuto alla corte dei califfi abbasidi di Baghdād. È noto sia per la sua personale produzione poetica (in cui ritrae di frequente ambienti ed eventi contemporanei), [...] sia per una sua antologia di poesia antica, intitolata al-Ḥamāsa ("Il valore guerriero"), come la più celebre raccolta omonima di Abū Tammām ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale accordo: a quasi due anni dalla fine...
Esse Bi
Esse Bì s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla SB, Silvio Berlusconi. ◆ Emilio Fede non ha solo una cotta per Esse Bì, è anche un iperbushista d’assalto: l’ha voluto dimostrare sgridando in diretta, sul suo...