BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] 1933-1941; Sancti Benedicti Regula, a cura di G. Penco, Firenze 1958 (19702); Rodulfus Glabers Vita domni Willelmi abbatis "Atti del Convegno Internazionale di Studio, Badiadi Cava 1990", a cura di G. Vitolo, F. Mottola, Badiadi Cava 1991, pp. 457 ...
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Ordine monastico occidentale ispirato alla Regola di Benedetto da Norcia, a sua volta derivata dalla cosiddetta «regola del maestro», incentrata sulla vita in comune e sulla cooperazione, sia spirituale sia materiale; il monastero b. si configura così come una comunità autosufficiente, con a capo un ... ...
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Religiosi, uomini e donne, che vivono secondo la regola benedettina (camaldolesi, cistercensi e trappisti, mechitaristi, olivetani, silvestrini e vallombrosani). In senso più stretto quelli riuniti nella confederazione benedettina, o b. confederati.
La regola benedettina, frutto dell’esperienza e della ... ...
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Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' e 'nuovo', notevolmente diversificate nella pratica della povertà e nella preferenza per l'eremitismo o, quanto ... ...
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Vincent Truijen
Monaci che vivono secondo la regola di s. Benedetto di Norcia, morto a Monte Cassino verso il 547. Verso l'800 tale regola s'impose in tutto l'Occidente, pur con molteplici differenze nell'osservanza. All'epoca di D., i B. traversavano una crisi nella loro storia in seguito ai cambiamenti ... ...
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Monaci che professano la regola di S. Benedetto di Norcia (v.). Questo patriarca del monachismo occidentale raccolse dal patrimonio dell'ascesi cristiana il fior fiore degli elementi vitali e creò una famiglia fondata sulla pratica dei consigli evangelici. A Subiaco, S. Benedetto esperimentò sé stesso ... ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] la facciata del duomo diFirenze, Livorno 1871, pp. 121-140; L. Fumi, La facciata del duomo di Orvieto. Lorenzo Maitani artistico orvietano 24, 1968, pp. 3-72; A. Libera, La Badia dei SS. Severo e Martirio ad Orvieto, L'architettura. Cronache e storia ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] . S. Sabina a Roma, 1221 ca.; S. Maria Novella a Firenze, 1280 ca.; S. Maria in Gradi a Viterbo, fine sec. -35; G. Pane, La "Crypta Cava" e la fabbrica antica, in La badiadi Cava, a cura di G. Fiengo, F. Strazzullo, I, Cava de' Tirreni 1985, pp. 119 ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] miniature dei due già citati codici di Montecassino (Bibl., 3) e diFirenze (Laur., Plut. 73.41) indicherebbero , pp. 423-465; M. Rotili, La miniatura nella badiadi Cava, II, La raccolta di miniature italiane e straniere, Cava de' Tirreni 1978, pp. ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] napoletana sotto gli Angiò, "Atti del Congresso nazionale di studi danteschi, Firenze 1966", Firenze 1966, pp. 161-215; F. D'Andria, del Convegno internazionale di studio, Badiadi Cava 1990", a cura di G. Vitolo, F. Mottola, Badiadi Cava 1991, pp ...
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BASILICATA
G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il [...] esempi più antichi, conservati nella chiesa di S. Maria di Orsoleo, nella badiadi Banzi, a Viggiano e ad Armento, , pp. 461-512: 468-470, 492, 499-502; id., Arte di corte nella Napoli Angioina, Firenze 1986b, pp. 123-124, 158-159, 411-412, 415; M. ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] : J. Guirand, La badiadi Farfa alla fine del secolo decimoterzo, Archivio della R. Società romana di storia patria 15, 1892, di Farfa, RivAC 5, 1928, pp. 37-88; E.B. Garrison, Studies in the History of Mediaeval Italian Painting, 4 voll., Firenze ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] Cambio si annovera Santa Croce a Firenze (Romanini, 1969), dove trecentesche sono anche le capriate aggiunte a edifici precedenti come quelle, citate sopra, di S. Miniato al Monte, dei Ss. Apostoli e inoltre della Badia San Salvatore a Settimo.Nella ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] della presenza di A. come capudmagister dell'impresa, commissionata dalla famiglia romana dei Savelli; Romanini, 1969; 1990b; Malmstrom, 1973; Righetti, 1978a; Herklotz, 1983) e, a Firenze, le ricostruzioni della chiesa della Badia, attribuzione che ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] indirettamente testimonia il portale della badiadi Grottaferrata, anch'esso riferibile Il candelabro pasquale, in San Paolo fuori le mura a Roma, a cura di C. Pietrangeli, Firenze 1988a, pp. 164-167; id., L'architettura del monastero e il chiostro ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati dal punto di vista genetico a processi...
sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle origini del pensiero filosofico, designa...