TERRAMARE
Ugo RELLINI
. Voce dialettale nell'Emilia, corruzione di "terre-marne" o "marne"), usata per indicare ammassi di terra nerastra e grassa: questi ammassi in origine si presentavano per lo più [...] alla terra erano misti fascinaggi. Le insulae erano pertanto bacini chiusi, nei quali si piantavano pali che, su un altri costruivano case su pali. Ma nella Svizzera la cultura lacustre dell'età enea discende e deriva da quella locale neo- ...
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NEOLITICA, CIVILTÀ
Ugo Antonielli
Generalità e caratteri. - La civiltà neolitica appartiene interamente ai tempi geologici attuali, e la sua diffusione abbraccia tutti i continenti; anzi in alcune parti [...] Petit-Morin nella Valle della Marna, né il complesso delle abitazioni lacustri, e tanto meno i monumenti megalitici (v. megaliti). Può , dove le età preistoriche si attardano rispetto al Bacino Mediterraneo, e anche di fronte alla stessa Europa ...
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PALEOGENICO, PERIODO
Giovanni Merla
. Definizione e suddivisioni. - La denominazione di Paleogenico (παλαιός "antico", e γένος "generazione, età"), usata per la prima volta da Naumann nel 1866, designa [...] ), con le "marne sopragessose", lagunari, con orizzonti marini, e i "calcari di Brie", lacustri; Rupeliano (o Stampiano), ultima invasione del mare nel bacino, con deposito delle "marne a Ostraea" e delle "sabbie di Fontainebleau" (fauna tipicamente ...
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PALAFITTE
Piero BAROCELLI
Renato BIASUTTI
. L'uso di costruire abitazioni su pali non ha, si può dire, limiti né di regione né di tempo, dove ad esso abbiano condotto natura e condizioni di luoghi. [...] era successa quella della quercia.
Grazie agli estesi lavori di sistemazione dei bacinilacustri, con i quali rimasero spesso all'asciutto resti di stazioni lacustri e palustri, la conoscenza di questi abitati transalpini è maggiore di quelli ...
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HIMĀLAYA (dal sanscrito hima ālaya "dimora delle nevi"; A. T., 93-94)
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Potentissimo arco montuoso che cinge a S. gli altipiani dell'Asia centrale; è il sistema montuoso più elevato [...] dell'alto Sutlej, potenti anche 900 m., di deposito lacustre: quindi nemmeno per il Sutlej sembra verosimile l'ipotesi dell'antecedenza.
I tronchi vallivi a bacini dovettero essere in parte bacini chiusi, poi catturati per erosione regressiva; tra la ...
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PERMICO
Michele Gortani
. Periodo della storia della Terra successivo al Carbonico e anteriore al Triassico. Fu istituito nel 1841 da R. Murchison per designare il complesso di rocce sedimentarie, col [...] cui principali caratteristiche sono: la prevalente origine fluvio-lacustre; la presenza di banchi di carbone con la tipica movimenti postumi. Si ascrivono a questi il corrugamento dei bacini carboniferi dell'Europa nord-occidentale e della Slesia, ...
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NILO (A. T., 105-106, 109-110-111 e 118-119)
Attilio MORI
Evaristo BRECCIA
Fiume dell'Africa, fra i maggiori della Terra per sviluppo di corso ed ampiezza di bacino e portata, ma il più celebre di [...] (secolo II era volgare) le sue origini sono poste nei Monti della Luna e sono segnati anche due grandi bacinilacustri dai quali il fiume veniva alimentato; ma nessun dato positivo né alcuna attendibile tradizione avvalorava questa ipotesi. I Romani ...
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SABINA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Francesco PALMEGGIANI
Regione dell'Italia centrale, che comprende i Monti Sabini, la conca di Rieti, la media e bassa valle del Turano, gran parte delle [...] sabbie, ciottoli, argille e conglomerati del Pliocene (marino e lacustre) e da formazioni quaternarie (tra cui banchi di travertino). di Ripa Sottile.
Tutto il territorio sabino rientra nel bacino idrografico del Tevere. La regione abbonda di acque, ...
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GARFAGNANA (A. T., 24-25-26)
Attilio MORI
Ubaldo FORIMENTINI
Regione storica e naturale della Toscana, corrispondente all'alta valle del fiume Serchio, e compresa oggi integralmente nella circoscrizione [...] un'antica conca lacustre prima che l'erosione ne avesse scavata la valle emissaria. L'origine lacustre della Garfagnana appare del , estesosi soltanto nei secoli XI e XII a tutto il bacino montano del Serchio, nei documenti dei secoli VIII-X appare ...
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LADOGA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Rina MONTI
Il Làdoga (in finnico Laotokka), è, dopo il Caspio, il maggior lago d'Europa, misurando 18.180 kmq. di superficie, 210 km. di lunghezza e 130 km. di [...] tormente di neve. Molto abbondante e caratteristica è la fauna lacustre (v. appresso). Scarsa invece è la vegetaziòne lungo le del lago, interpretato come l'avanzo di un grande bacino di sprofondamento che rimase in connessione col Mare Baltico fino ...
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acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...
immissario
immissàrio s. m. [dal lat. immissarium, der. di immittĕre «mandare dentro», part. pass. immissus]. – In geografia fisica, corso d’acqua che affluisce ad un altro, di entità maggiore per ampiezza del bacino di origine o per portata,...