Vedi OSTIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
OSTIA (v. vol. v, p. 782 ss.)
M. Floriani Squarciapino
L'attività ad O. negli ultimi anni è stata dedicata soprattutto al restauro sistematico della zona monumentale. [...] ha portato ad interessanti scoperte nel campo dei commerci ostiensi con i paesi delbacinodelMediterraneo: F. Zevi, Appunti sulle anfore romane: I, La Tavola cronologica del Dressel, in Arch. Cl., XVIII, 1966, pp. 208-247; id., Anfore istriane ad ...
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FRONTALITÀ
R. Bianchi Bandinelli
Nella scultura a tutto tondo presso le antiche civiltà delbacinodelMediterraneo (arte mesopotamica, egiziana, assira, greca del periodo arcaico e loro zone d'influenza), [...] nella f. un mero aspetto tecnico pervade ancora l'opera di W. Déonna sulla statuaria arcaica (1930-31). La sua estensione del concetto di f. all'arte tardo-antica e medievale venne seguita su piano idealistico da E. Buschor, senza che fosse avvertito ...
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Vedi ANCONA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ANCONA (᾿Αγκών, Ancüna; demotico, Anconitanus)
G. Annibaldi
Città portuale sull'Adriatico, nella regione V augustea a S-E dell'Aesis, sulle pendici occidentali [...] tribù Lemonia. Ebbe commerci fiorenti con il bacinodelMediterraneo sin dall'età ellenistica, come è dimostrato dai di m 32 × 18. Il perimetro della città romana dalla parte del mare era limitato dalla linea che segue l'attuale via Saffi, presso ...
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IPOSTILA, Sala
L. Crema
IPOSTILA, Sala (dal gr. υ½ποᾒστυλος da υ¾ποᾒ "sotto" e στυᾒλος "colonna"). − Si chiama i. una sala avente la copertura piana sorretta da colonne o pilastri, particolarmente quando [...] . Secondo una teoria molto discussa tale filone architettonico si prolungherebbe fino alle grandi basiliche romane.
Fuori delbacinodelMediterraneo gli esempî più cospicui di sale i. si trovano nell'architettura indiana, nei templi brahmanici ...
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Vedi ARGENTO dell'anno: 1958 - 1994
ARGENTO (argentum, ἄργυρος)
M. Cagiano de Azevedo
Furono i Fenici che diffusero l'uso dell'a. nel bacinodelMediterraneo. Essi lo ricavavano forse dalle miniere spagnole. [...] V sec. a. C. che incominciò lo sfruttamento delle miniere del Laurion; purtuttavia lo si usava a Corinto anche nel VI sec. conquista della Grecia e dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, la suppellettile d'a. divenne frequente, anzi comune fra ...
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BRACIERE
M. Floriani Squarciapino
Tralasciando quei focolari mobili che furono impiegati per tutta l'antichità sia come arule e bruciaprofumi nel culto pubblico e domestico, sia nella casa come scaldavivande, [...] scaldavivande, si può ricordare anche un tipo particolare di foculus portatile, che ebbe ampia diffusione in tutto il bacinodelMediterraneo specie in età ellenistica: era composto di un alto piede cilindrico internamente cavo, svasantesi in alto in ...
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L'Europa in eta protostorica. Premessa
Premessa
(Red.)
Le prime forme di lavorazione del ferro sono tradizionalmente riferite alla civiltà anatolica del II millennio a.C. (Alaça Hüyük); tale tecnologia [...] , nonché per lo sviluppo di una estesa rete di commerci e scambi che convolsero l’intero continente e il bacinodelMediterraneo; da questa interazione risultò l’importazione soprattutto di oggetti di prestigio dalle aree toccate, l’emergere di ceti ...
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Vedi PORTO BADISCO dell'anno: 1973 - 1996
PORTO BADISCO
F. G. Lo Porto
Il luogo, a circa km 10 a S di Otranto, è fra i più suggestivi della penisola salentina e noto per la presenza di caverne preistoriche [...] affinità con altre pitture preistoriche coeve delbacinodelMediterraneo, come quelle dei ripari sotto roccia di certo altri interessanti aspetti paletnologici, data l'ampiezza del campo di ricerca. Il compito della pubblicazione delle pitture è ...
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micenea, civilta
micenea, civiltà
Civiltà della tarda Età del bronzo in Grecia (1700-1100 ca. a.C.). Prende il nome dal sito più significativo, Micene, in Argolide, messo in luce dagli scavi a cominciare [...] 13° a.C. l’espansione m. sui mari rappresentò l’elemento culturalmente più rilevante in tutto il bacinodelMediterraneo. A seguito dei fenomeni di instabilità economico-politica che investirono gli Stati territoriali e i maggiori centri commerciali ...
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REMEDELLO, Civiltà di
A. Palmieri
Questo nome è dato ad una facies culturale della preistoria italiana, avente l'area di maggior diffusione nella Valle Padana ed estendentesi in Emilia e in Toscana. [...] nel numero delle comunità mobili di trafficantiguerrieri che, nella prima metà del II millennio, si diffondono in Europa e nel bacinodelMediterraneo contrapponendosi alle popolazioni agricole stabilmente insediate. In Italia tali sono, oltre ...
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mediterraneo
mediterràneo agg. [dal lat. mediterraneus (con i sign. 1 e 2), comp. di medius «medio» e terra «terra»]. – 1. ant. Di regione lontana dal mare, tutta compresa entro terra (sinon. quindi di continentale e contrapp. a marittimo):...
granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...