Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere e sostare con sicurezza, sia per trovarvi ricovero durante le tempeste e subire le [...] impianti per la riparazione delle navi danneggiate e in particolare i bacinidicarenaggio. I p. commerciali, destinati essenzialmente al traffico di merci, necessitano di efficaci collegamenti con il retroterra, talvolta facilitati dalla presenza ...
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Giorgio Bertoni
La casa delle navi
Il porto è un’insenatura naturale o una costruzione dell’uomo, la cui funzione è quella di proteggere imbarcazioni di varia grandezza dalle correnti e dalle onde e di permettere un sicuro ancoraggio per lo sbarco di uomini e di mezzi. Nell’antichità furono costruiti ... ...
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M.E. Savi
Con il termine p. si indicano sia gli approdi marini, naturali o artificiali, sia quelli fluviali, muniti di strutture per l'attracco delle navi e il carico e lo scarico delle merci (v. Arsenale).Nel Medioevo venivano distinti i 'p. legittimi', sottoposti alla giurisdizione delle autorità ... ...
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Adalberto Vallega
(XXVIII, p. 8; App. II, I, p. 594; III, II, p. 467)
Funzioni industriali. - A partire dai primi anni Settanta, il p. marittimo è stato soggetto a importanti trasformazioni, che riguardano sia le funzioni e l'organizzazione, sia le relazioni con la città e con la regione litoranea. ... ...
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(XXVIII, p. 8; App. II, 1, p. 594) - La ricostruzione dei porti maritiimi italiani
Luigi GRECO
I lavori di riparazione e di ricostruzione dei nostri p. marittimi danneggiati durante la seconda Guerra mondiale sono stati ultimati entro il 1960. I lavori, durati circa 14 anni, hanno comportato una ... ...
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(XXVIII, p. 8)
Luigi GRECO
La ricostruzione dei porti. - Distruzioni provocate dalla guerra. - L'opera distruttiva, esplicata dagli eserciti angloamericani, con i loro bombardamenti aerei e navali, nell'intento di ridurre al minimo l'efficienza dei porti italiani è stata di una gravità eccezionale. ... ...
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(fr. port; sp. puerto; ted. Hafen; ingl. harbour, haven)
Enrico COEN CAGLI
Alfredo MELLI
Pino FORTINI
Guido ZANOBINI
Pietro ROMANELLI
È uno spazio di mare più o meno ampio e protetto, dove le navi possono accedere con ogni tempo e sostare in tutta sicurezza, sia per trovare ricovero durante le ... ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] la comune funzione di costituire uno sbarramento mobile di ritenuta delle acque; in particolare, le p. dei bacinidicarenaggio, delle conche di navigazione, di alcuni tipi di dighe mobili ecc. P. di sicurezza Serramento di tipo particolare destinato ...
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L'evoluzione dell'organizzazione dei c. civili nell'ultimo cinquantennio è dovuta soprattutto allo straordinario sviluppo che ha avuto la meccanizzazione dei mezzi d'opera: nei riguardi dei lavori stradali, [...] spazi per il parco lamiere e per le aree di prefabbricazione, nonché di un adeguato fronte a mare su cui aprire il bacinodi costruzione, l'eventuale bacinodicarenaggio e riparazione e sistemare le banchine d'allestimento. Nei c. costruiti lungo ...
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carenaggio
carenàggio s. m. [dal fr. carénage, der. di caréner «carenare»]. – Operazione (detta anche carenamento) con la quale si porta una nave completamente o parzialmente in secco, per liberare la carena da incrostazioni, vegetazioni,...
bacino
s. m. [lat. *bac(c)inum, prob. di origine gallica]. – 1. Denominazione generica di recipienti di terracotta, di metallo o di altro materiale, di forma rotonda, bassi e a bordi rovesciati, destinati a contenere acqua o altri liquidi,...