Dermosifilografo italiano (Napoli 1860 - Roma 1940); prof. univ. dal 1894, ha insegnato a Pisa, Genova (1911) e Roma (1919). Ha scoperto e isolato in coltura pura il bacillo dell'ulcera venerea, che da [...] lui prende il nome ...
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Patologo e batteriologo (Sendai 1870 - Tokyo 1957). Perfezionatosi in Germania, divenne capo del reparto malattie infettive dell'istituto Kitasato a Tokyo, poi professore all'univ. di Keijo e quindi di [...] Seul. Nel 1898 scoprì il bacillo della dissenteria (bacillo di S.-Kruse o Shigella dysenteriae), e qualche anno dopo introdusse in terapia il siero antidissenterico. ...
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Igienista (Mede 1844 - Pavia 1924), prof. di igiene all'univ. di Pavia, materia che insegnò per primo in Italia. A lui si deve, tra l'altro, la dimostrazione della presenza del bacillo del tetano nelle [...] feci degli animali domestici. Suoi lavori importanti sono: Statistica delle cause di morte (1878); Studi sperimentali sulla profilassi della tubercolosi (1883-85); Eziologia e profilassi del colera (1885) ...
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Medico (Wismar 1857 - Lubecca 1926); si dedicò particolarmente alla neurologia e alla tecnica batteriologica; la sua notorietà, infatti, è legata prevalentemente a un metodo (che da lui prende il nome) [...] di colorazione del bacillo di Koch. ...
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tetano Malattia tossinfettiva dell’uomo e di alcuni animali causata dalla contaminazione di ferite da parte del Clostridium tetani e caratterizzata da ipertono locale o generale della muscolatura striata [...] con letame di erbivori. Le spore, giunte nei tessuti attraverso una ferita, entrano in fase vegetativa. La moltiplicazione del bacillo rimane un fatto locale, essendo esso sprovvisto di capacità invasiva verso i tessuti sani. In questa fase viene ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] cibi contaminati da Salmonella typhi. La penetrazione del germe avviene quasi esclusivamente per via orale: giunti nell’intestino, i bacilli invadono le vie linfatiche, i follicoli e le placche di Peyer della mucosa intestinale e raggiungono per tale ...
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Medico e batteriologo tedesco (Hannover 1850 - ivi 1918); direttore dell'Istituto di igiene dell'univ. di Giessen e poi dell'ospedale per le malattie infettive di Berlino, succedendo a R. Koch. Autore [...] di importanti studî sul carbonchio, la peste, il colera, ecc. Nel 1884, coltivò per primo il bacillo del tifo, già isolato nel 1880 da K. J. Eberth, che è pertanto detto bacillo di G.-Eberth. ...
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Igienista (Lanciano 1893 - Roma 1969). Prof. univ. dal 1927, insegnò igiene all'univ. di Catania; fu direttore generale della Sanità pubblica dal 1935 al 1943. I suoi più importanti contributi scientifici [...] vertono sulla biologia e sui metodi di coltura del bacillo di Koch e sulla preparazione di vaccini antitubercolari (anatubercolina P.). ...
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Igienista tedesco (Dresda 1871 - Wiesbaden 1950). Prof. onorario a Halle, ha svolto attività pratica e di ricerca nel campo della batteriologia, dell'igiene e dell'immunologia, con varî incarichi a Hannover, [...] Halle e Berlino. È ricordato per i suoi studî sul bacillo difterico. ...
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Patologo, veterinario (Berlino 1839 - ivi 1920). Insegnò a Berlino prima (1871) medicina veterinaria, poi (1877) anatomia patologica. Ha introdotto nella diagnostica e nella terapia veterinaria i moderni [...] indirizzi della batteriologia e della sieroterapia, ed ha scoperto, insieme con F. Löffler, il bacillo della morva. ...
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bacillo
s. m. [lat. scient. Bacillus (F. Cohn, 1872), dal lat. class. bacillum «bastoncino», dim. di bacŭlum «bastone»]. – 1. a. Genere di batterî eubatteriali, quasi tutti aerobî, della famiglia bacillacee, che comprende tutte le forme bastoncellari...
bacillare
agg. [der. di bacillo; nel sign. 2, der. del lat. bacillum «bastoncino»]. – 1. Di bacilli o provocato da bacilli: coltura b., infezione bacillare. 2. In mineralogia, di cristallo che si presenta in forma di prisma molto allungato...