SANARELLI, Giuseppe
Daniele Cozzoli
SANARELLI, Giuseppe. – Nacque a Monte San Savino (Arezzo), il 24 aprile 1864, da Guglielmo e da Veniglia Veltroni Poderetti.
Nel 1889 si laureò in medicina e chirurgia [...] fosse causata da un virus trasmesso da una specie di zanzara, successivamente classificata come la Aedes Aegypti, mentre il bacillo di Sanarelli non era altro che quello del colera suino. Ne nacque una lunga polemica; William Osler, famoso professore ...
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CARBONE, Domenico
Giuseppe Ongaro
Nacque a Milano il 21 marzo 1880 da Giorgio e da Alessandra Perosino, discendente da illustre famiglia piemontese che aveva dato il patriota e letterato Domenico e [...] il C., attraverso una lunga e paziente serie di studi, giunse all'isolamento e alla identificazione di un bacillo pectolitico anaerobico, sporigeno, cromogeno, cui diede il nome di Bacillus felsineus. Dimostrò in seguito che tale microrganismo è ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Scarse sono le notizie biografiche pervenuteci: nacque a Pistoia nel 1816, da Luigi, e tra il 1835 e il 1839 studiò medicina all'università di Pisa, ove si [...] sollecitato dalle tragiche conseguenze dell'epidemia, mediante accurati esami microscopici individuò nelle deiezioni dei colerosi un bacillo che chiamò "microbio colerigeno" e già nel 1854 poté definire il colera una malattia contagiosa (Osservazioni ...
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Termine con cui si intende la forma di terrorismo attuata con l'uso di agenti biologici.
approfondimento di Gianfranco Bangone (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica)
L’utilizzo di patogeni in attività [...] di golden age per gli sforzi profusi dall’amministrazione americana e per i risultati raggiunti: si va dal bacillo dell’antrace al virus dell’encefalite equina, dall’enterotossina B stafilococcica alla Coxiella burnetii che produce una particolare ...
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PUERPERIO (dal lat. puer "bambino" e pario "partorisco")
Pasquale Sfameni
È quel periodo, che segue immediatamente al parto (suites de couche dei Francesi), e dura il tempo necessario all'apparato genitale [...] forme putride e volentieri si associano ad altri agenti patogeni.
Finalmente, in casi particolari, il pneumococco, il bacillo del tetano, il bacillo di Löffler, ecc. Gli agenti infettivi possono avere un'origine esogena (ch'è di gran lunga la più ...
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MORPURGO, Benedetto
Francesco Cassata
– Nacque a Trieste il 15 agosto 1861, da Angelo e da Carolina Levi.
Svolti gli studi medi nella città natale, frequentò le Università di Roma e di Vienna, dove [...] Dopo un iniziale interesse propriamente batteriologico – nel 1886-87, in collaborazione con Riccardo Canestrini, per lo studio del bacillo komma – sulla scia di Bizzozero e della sua differenziazione tra elementi stabili, labili e perenni nei tessuti ...
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GOTTI, Alfredo Luigi
Stefano Arieti
Nacque a San Giovanni in Persiceto, presso Bologna, il 31 marzo 1839 da Giovanni Battista e da Gaetana Maccaferri.
Giovanni Battista, nato nel 1795 da Domenico e [...] nel pollo sono nelle sierose peritoneale e mesenteriale, nel tubo intestinale, nella milza e nel fegato (Della tubercolosi bacillare negli uccelli e in particolare di una enzoozia di tubercolosi in un pollaio, in Memorie della R. Accademia delle ...
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LURIA, Salvatore (Salvador Edward)
Federico Di Trocchio
Nacque a Torino il 13 ag. 1912 da Davide, discendente di un'antica famiglia di ebrei sefarditi e titolare di una piccola azienda litografica, e [...] , L.M. Kozloff e S.S. Cohen) fu reso possibile dall'uso degli stessi sette ceppi di batteriofagi che infettano il bacillo Escherichia Coli B; questo consentiva, anche a distanza, il confronto e l'analisi dei dati emersi dagli esperimenti.
I successi ...
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DE GAETANO, Luigi
Giuseppe Armocida
Nacque a Giovinazzo (Bari) il 17 ott. 1868 da Filomeno e da Santa Labombarda. Compì gli studi medi superiori all'Aquila, quindi si iscrisse alla facoltà di medicina [...] tesi di laurea aveva indagato l'azione esercitata dai microrganismi della putrefazione e dalle loro ptomaine sul bacillo tubercolare. Nei primi anni di attività si interessò alla sieroterapia del cancro, ai metodi di colorazione delle fibrocellule ...
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COCCHI, Cesare
Arnaldo Cantani
Nacque a Firenze il 13 nov. 1893 da Guglielmo e da Augusta Castelli. Compiuti gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'allora R. Istituto [...] 5 mg/kg di peso corporeo pro die per via endorachidea), sulla scorta di dati del Waksman, che dimostravano l'alta sensibilità del bacillo di Koch alla streptomicina, impiegò dosi ridotte, rispettivamente fino a 0,01 g/kg e 1 mg/kg, che triplicava nei ...
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bacillo
s. m. [lat. scient. Bacillus (F. Cohn, 1872), dal lat. class. bacillum «bastoncino», dim. di bacŭlum «bastone»]. – 1. a. Genere di batterî eubatteriali, quasi tutti aerobî, della famiglia bacillacee, che comprende tutte le forme bastoncellari...
bacillare
agg. [der. di bacillo; nel sign. 2, der. del lat. bacillum «bastoncino»]. – 1. Di bacilli o provocato da bacilli: coltura b., infezione bacillare. 2. In mineralogia, di cristallo che si presenta in forma di prisma molto allungato...