DE GIAXA (De Giasca), Vincenzo
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Nato a Zara il 17 luglio 1848 da Girolamo e Vincenza Bettini, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Vienna nel 1870.
Nominato protomedico di Trieste, [...] di numerose ricerche di interesse teorico e pratico: studiò il bacillo di Koch con particolare riguardo alla sua capacità di resistere a numerosi agenti esterni, il bacillo del colera, quello della peste in relazione anche ...
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. In generale definiamo antibiotici (dal gr. ἀντί "contro" βίος "vita") sostanze prodotte da viventi che ostacolano o impediscono lo sviluppo di altri viventi: fattori chimici condizionanti il fenomeno [...] ) a organizzazione relativamente semplice.
Dalle prime osservazioni di L. Pasteur e di J. Joubert sull'antagonismo fra il bacillo del carbonchio e altri comuni germi aerobî (1877), che era perfino capace di impedire l'infezione carbonchiosa negli ...
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ll fenomeno dell'accrescimento è, più di ogni altro, specifico della sostanza vivente. Se è vero che anche nelle individualità del mondo inorganico. quali ad es., i cristalli, come negli organismi, l'aggiunta [...] alcuni batterî e specialmente su Rickettsie.
Secondo vecchie osservazioni di F. W. Twort e G. L. Y. Ingram un bacillo acidoresistente, il b. di Johne (enterite cronica pseudotubercolare in bovini) cresce rigoglioso in cultura solo se al terreno sono ...
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Si chiamano in generale adenopatie nella medicina e nella chirurgia le malattie delle ghiandole linfatiche che possono essere causate da processi morbosi diversi per la natura, per la sede, per l'importanza [...] focolaio primitivo, già ammesso da Parrot e posto bene in evidenza dagli Albrecht e dal Gohn. Di qui il bacillo penetra per le vie linfatiche efferenti nei ganglî regionali - i mediastinici appunto - determinandovi l'adenopatia classica. All'insieme ...
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POLMONITE (XXVII, p. 716)
Giuseppe GIUNCHI
La terapia delle polmoniti batteriche ha subìto una profonda evoluzione nell'ultimo decennio in relazione con la scoperta dei sulfamidici e degli antibiotici. [...] polmoniti causate da germi resistenti ai sulfamidici e alla penicillina; il tipo più comune è la polmonite da bacillo di Friedländer.
Polmonite atipica primitiva. - un'infiammazione acuta del polmone, ad eziologia ancora non determinata, recentemente ...
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L'eritema essudativo polimorfo e l'eritema nodoso, che nelle loro forme tipiche rappresentano due quadri nettamente distinti l'uno dall'altro, possono presentare delle forme di passaggio ed essere contemporaneamente [...] clinicamente con l'eruzione di eritema nodoso. Ma tale eruzione non avverrebbe soltanto per l'arrivo alla cute, per via circolatoria, del bacillo tubercolare o delle sue tossine, ma anche per azione di germi e virus diversi, tra i quali non è raro lo ...
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MAZZETTI, Giuseppe
Ilaria Gorini
– Nacque a Peccioli, presso Pisa, da Leopoldo e Rigoletta Adorni Braccesi il 25 nov. 1898. Conseguita la maturità classica presso il liceo ginnasio Michelangelo di Firenze [...] , a diffonderne la conoscenza nella classe medica e nel pubblico (Per una maggiore estensione della vaccinazione antitubercolare con bacilli uccisi, in Annali della sanità pubblica, IX [1948], pp. 14-37; Sulla vaccinazione contro la tubercolosi, in ...
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Raccolta di pus in una cavità delimitata da una parete costituita da tessuto di granulazione. L’a. propriamente detto è un a. acuto (o caldo), prodotto dall’infezione da germi piogeni. Più frequentemente [...] richiede spesso la somministrazione di antibiotici e, eventualmente, l’incisione chirurgica.
L’a. cronico è dovuto al bacillo della tubercolosi. La cavità è circoscritta da tessuto di granulazione specifico con tipici tubercoli. Un particolare a. è ...
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. È l'infiammazione della congiuntiva e può ritenersi generalmente di natura infettiva. Numerosi germi si trovano nella congiuntiva come innocui parassiti. Solo se dotati di grande attività, o perché la [...] da varie specie di microrganismi, fra cui i più comuni sono: il diplococco lanceolare (pneumococco), il diplobacillo di Morax-Axenfeld, il bacillo di Koch-Weeks. Si cura con collirî per lo più leggieri, come, p. es., quallo di solfato di zinco (1 ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] di Pasteur si era diffusa l'idea ingenua che ogni malattia epidemica fosse legata a un microbo (la febbre tifoide al bacillo di Eberth, la tubercolosi a quello di Koch), e che contro ciascuno di questi batteri fosse possibile creare un vaccino in ...
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bacillo
s. m. [lat. scient. Bacillus (F. Cohn, 1872), dal lat. class. bacillum «bastoncino», dim. di bacŭlum «bastone»]. – 1. a. Genere di batterî eubatteriali, quasi tutti aerobî, della famiglia bacillacee, che comprende tutte le forme bastoncellari...
bacillare
agg. [der. di bacillo; nel sign. 2, der. del lat. bacillum «bastoncino»]. – 1. Di bacilli o provocato da bacilli: coltura b., infezione bacillare. 2. In mineralogia, di cristallo che si presenta in forma di prisma molto allungato...