Malattia infettiva degli equini, dovuta a un microrganismo specifico, Pseudomonas mallei. Fonti di infezione sono urine, feci, secrezioni mucose e lesioni aperte di animali malati; il contagio avviene [...] è assai utile l’intradermoreazione alla malleina.
La malleina è l’antigene del bacillo della m.; si utilizza a scopo diagnostico, basandosi sul fatto che il bacillo morvoso determina nell’organismo infetto un particolare stato di sensibilità verso le ...
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È l'infiammazione delle vie biliari. L'infiammazione della cistifellea prende nome di colecistite (v).
Il processo flogistico delle vie biliari (compresa la cistifellea) può essere dovuto a germi che costituiscono [...] al bacterium coli, o a germi che vi pervengono dall'esterno e che sono causa d'infezioni generali, come il bacillo di Eberth, agente dell'infezione tifosa.
L'infezione delle vie biliari è più facile negl'individui che conducono vita sedentaria ...
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Medico veterinario italiano (Castelfranco Emilia 1896 - Calderara di Reno 1970), dal 1931 al 1966 prof. di patologia speciale e clinica medica veterinaria all'università di Bologna. Si è occupato di numerosi [...] allevamenti, sia per l’individuazione e la profilassi delle zoonosi, si ricordano in particolare: le ricerche sul bacillo di Bang e sulla brucella melitense, responsabili rispettivamente dell’aborto epizootico e della brucellosi umana, dei quali ...
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Processo morboso di natura infiammatoria che colpisce i vari tessuti delle articolazioni. Può essere acuto o cronico e interessare una o più articolazioni (rispettivamente mono- e poli-a.).
Nelle a. di [...] , micobatterio tubercolare e da altri microrganismi. L’artrotifo è una varietà di a. purulenta dovuta alla localizzazione del bacillo di Eberth in un’articolazione; è una complicazione del tifo addominale.
Se la lesione infiammatoria è solo sinoviale ...
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ZOMOTERAPIA (dal gr. ξωμός "succo di carne" e ϑεραπεία cura")
Francesco Galdi
Cura con il plasma muscolare che nel 1865 fu raccomandata da J.-J.-N. Fuster di Montpellier (1801-1876), contro la tisi e [...] Charles Richet e F. Héricourt, i quali s'accorsero che, nutrendo dei cani con carne cruda e iniettandoli sperimentalmente con bacilli tubercolari, questi animali quasi mai morivano di tubercolosi. S'è poi provato che tale azione protettiva non si può ...
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PUS (dal gr. πῦον; fr. pus, matière; sp. pus, materia; ted. Eiter; ingl. pus, matter)
Giovanni Perez
È quello speciale essudato che si forma nei tessuti in seguito a un processo infiammatorio acuto, [...] , possono variare a seconda dei microrganismi che lo hanno prodotto e del tessuto in cui si è svolto il processo suppurativo; così, p. es., il bacillo piocianico conferisce al pus una tinta verdebluastra, tanto che questo germe è stato chiamato anche ...
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LEBBRA (XX, p. 707)
Gabriele AMALFITANO
Per le conoscenze sull'agente causale non vi è nulla di nuovo ad eccezione di qualche affermazione positiva (Souza-Araujo) sulla sua coltivabilità. Fattori epidemiologici [...]
La atipica comprende casi a decorso attenuato, con scarse compromissioni cutanee e nervose, con negatività o scarsità di bacilli all'esame batterioscopico delle lesioni e con reperto istologico di flogosi cronica (mancanza di cellule di Virchow e di ...
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IMMUNITÀ
Dante DE BLASI
Luigi MONTEMARTINI
. Medicina. - In medicina e nelle scienze biologiche immunità in generale significa quella proprietà per la quale alcuni organismi animali o vegetali resistono [...] temperature variabili da 53° a 65° per la durata di un'ora o poco meno, secondo la natura dei germi (bacillo del tifo, bacillo della peste, vibrione del colera, ecc.). I vaccini si possono preparare con una sola o con più specie batteriche allo scopo ...
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È una denominazione oggi poco usata, con la quale si è voluta indicare la formazione di flittene cutanee, o l'insorgenza di dermatiti, più o meno circoscritte, con cancrena violacea o nerastra del derma. [...] o pustola carbonchiosa, detta anche pustola maligna, cioè di quella malattia infettiva causata da uno speciale microrganismo, il bacillo del carbonchio, il quale conferisce al tratto di pelle colpita, e, nelle infezioni generalizzate, anche al sangue ...
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UHLENHUTH, Paul
Igienista, nato a Hannover il 7 gennaio 1870. Fu medico primario nell'Istituto per le malattie infettive a Berlino e nell'Istituto d'igiene a Greifswald; nel 1911 ebbe la cattedra a Strasburgo, [...] specialmente in rapporto alla diagnosi delle adulterazioni delle carni; il metodo dell'antiformina nella diagnosi batterioscopica del bacillo della tubercolosi e della lebbra; il trattamento sieroterapico dell'afta epizootica e della peste dei suini ...
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bacillo
s. m. [lat. scient. Bacillus (F. Cohn, 1872), dal lat. class. bacillum «bastoncino», dim. di bacŭlum «bastone»]. – 1. a. Genere di batterî eubatteriali, quasi tutti aerobî, della famiglia bacillacee, che comprende tutte le forme bastoncellari...
bacillare
agg. [der. di bacillo; nel sign. 2, der. del lat. bacillum «bastoncino»]. – 1. Di bacilli o provocato da bacilli: coltura b., infezione bacillare. 2. In mineralogia, di cristallo che si presenta in forma di prisma molto allungato...