LANNELONGUE, Odilon-Marc
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato il 10 agosto 1839 a Castéra-Verduzan (Gers), morto a Parigi il 28 dicembre 1911. Fu interno e poi chirurgo primario nell'ospedale di S. Andrea; [...] e poi clinica chirurgica.
Sono classici i suoi studî sull'osteomielite acuta e cronica; prima che fosse scoperto il bacillo specifico, comprese l'unicità delle affezioni tubercolari ossee e i loro rapporti con la tubercolosi polmonare. Descrisse il ...
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SORMANI, Giuseppe
Agostino Palmerini
Igienista, nato il 19 agosto 1844 a Mede (Lomellina), morto a Pavia il 28 novembre 1924. Si laureò a Pavia nel 1866, nel 1878 ebbe la libera docenza in igiene e [...] Italia di questa materia. Contribuì allo studio dell'epidemiologia del tetano dimostrando per primo l'eventuale presenza del bacillo nelle feci degli animali domestici. Scrisse: Statistica delle cause di morte (Roma 1878); La fecondità e la mortalità ...
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SHIGA, Kiyoshi
Patologo e batteriologo, nato a Sendai (Giappone) il 18 dicembre 1870. Laureatosi a Tōkyō nel 1896, allievo di S. Kitasato, si perfezionò in Germania presso P. Ehrlich a Francoforte sul [...] Keijo, nel 1929 presidente dell'Università di Chōsen.
È particolarmente noto per avere scoperto nel 1898 il bacillo della dissenteria (bacillo di Shiga-Kruse); nel 1901 introdusse in terapia il siero antidissenterico; notevoli sono i suoi studî sulla ...
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pericardite
Infiammazione del pericardio: si può manifestare in una forma acuta (p. acuta) o in una forma cronica (p. costrittiva cronica).
Eziologia della pericardite acuta
Nella maggioranza dei casi [...] diagnostici non sono in grado di definirne l’eziologia. Agenti eziologici noti sono virus, batteri, micobatteri, in partic. il bacillo tubercolare, funghi e protozoi. La p. acuta inoltre si può manifestare in corso di malattie del collageno, in fase ...
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Amminoacido essenziale, di formula NH2(CH2)4CHNH2COOH (acido α, ε -diamminocaproico). La forma levogira è presente in tutte le proteine, a eccezione della gliadina del frumento e della zeina del granturco. [...] , dotata di azione litica, peraltro poco spiccata, nei confronti di alcuni tipi di batteri patogeni (bacillo tubercolare, brucelle, clostridi, stafilococchi ecc.). Le l. si differenziano dalle batteriolisine perché sono normalmente presenti ...
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ipersensibilità Esagerata sensibilità organica verso una o più sostanze, spesso per stati allergici.
In immunologia, i. ritardata, tipo di reazione immunitaria che compare tra le 12 e le 48 ore dal contatto [...] da parte delle cellule appartenenti al sistema immunocompetente che hanno conservato la memoria dell’antigene. Su questa modalità di risposta è basata la diagnosi di pregresso contatto con il bacillo di Koch (intradermoreazione alla tubercolina). ...
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PIELITE e PIELONEFRITE (dal gr. πύελος, "bacino" e νεϕρός "rene")
Amilcare Bertolini
Pielite è l'infiammazione del bacinetto senza dilatazione notevole della sua cavità e soprattutto senza distruzione [...] agenti causali sono i colibacilli in primo luogo, ma anche gli stafilo-, strepto-, gono-, e pneumococchi (le infezioni da bacillo tubercolare dànno luogo a un quadro particolare, a sé, che viene designato come tubercolosi del rene), giunti per via ...
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Isomero dell’acido nicotinico, ottenuto introducendo nella piridina un gruppo carbossilico in posizione para rispetto all’atomo d’azoto. Si ottiene per ossidazione della γ-picolina o dell’acido citrico. [...] etilico dell’acido i. con l’idrazina; esercita azione batteriostatica e, forse, battericida nei confronti del bacillo della tubercolosi, rispetto al quale ha un’attività maggiore di quella degli altri chemioterapici (streptomicina, PAS), mentre ...
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TOSSINE (dal gr. τοξικόν "veleno")
Agostino Palmerini
Sostanze elaborate dai microrgdnismi, da alcune piante e da certi animali, intensamente attive a dosi minime, le quali esercitano un'azione dannosa [...] anaerobî del gruppo B. Novyi, ecc.
Tipica endotossina è la tubercolina preparata da R. Koch dalle colture del bacillo della tubercolosi; altri germi a esotossine sono quelli del tifo, del paratifo, della peste, della morva, dell'infezione melitense ...
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VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
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Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] e sul virus rabido: vaccino antirabico Finzi e Fermi, la saponina sul B. del carbonchio ematico, il tricloruro di iodio sul bacillo della difterite, ecc.).
Nell'uomo la vaccinazione con microrganismi vivi e virulenti è metodo quasi punto usato per l ...
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bacillo
s. m. [lat. scient. Bacillus (F. Cohn, 1872), dal lat. class. bacillum «bastoncino», dim. di bacŭlum «bastone»]. – 1. a. Genere di batterî eubatteriali, quasi tutti aerobî, della famiglia bacillacee, che comprende tutte le forme bastoncellari...
bacillare
agg. [der. di bacillo; nel sign. 2, der. del lat. bacillum «bastoncino»]. – 1. Di bacilli o provocato da bacilli: coltura b., infezione bacillare. 2. In mineralogia, di cristallo che si presenta in forma di prisma molto allungato...