In chimica e in biochimica, le molecole costituite da un rilevante numero di atomi e il cui peso molecolare è uguale o superiore a 5000. Sono costituite da molte unità più piccole legate tra loro tramite [...] H. Baekeland, per policondensazione tra fenolo e formaldeide, ottenne il prodotto che poi, in suo onore, fu detto bachelite. All’inizio i progressi in questo campo furono lenti e i prodotti ottenuti furono considerati sostituenti di analoghe sostanze ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Nuovi ambiti di indagine della chimica
Carsten Reinhardt
Nuovi ambiti di indagine della chimica
Intorno al 1900 un attento osservatore del panorama [...] 'ultima soluzione (Zandvoort 1988).
L'industria invece era poco toccata da queste remore scientifiche. Materie semisintetiche come la bachelite (una resina fenolica), le fibre viscose, la celluloide, il caucciù e molti altri colloidi erano agli inizi ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] solide si deve a F. C. Turner (v., 1941) che osservò in ratti l'insorgenza di sarcomi in prossimità di dischi di bachelite introdotti nel tessuto sottocutaneo.
Al caso si deve la scoperta di B. S. Oppenheimer e altri (v., 1948) dello sviluppo di ...
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bachelite®
(o bakelite) s. f. [propr., marchio registrato, dal nome dell’inventore, il chimico belga L. H. Baekeland (1863-1944)]. – Denominazione commerciale data alle prime resine di condensazione dei fenoli con formaldeide (per le quali...
bachelizzato
bacheliżżato agg. [der. di bachelite]. – Nella tecnica, di materiale (legno, carta, tessuto) che, disposto in strati, impregnato con resine fenoliche e successivamente compresso, ha assunto proprietà simili a quelle della bachelite,...