CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] ; II, 1802; III, 1811; IV, 1815: contiene brani di P. Agostini, J. G. Albrechtsberger, C. P. E. Bach, J. C. Bach, J. C. F. Bach, J. E. Bach, J. S. Bach, W. F. Bach, C. Caresana, J. E. Eberlin, C. F. Fasch, G. Frescobaldi, G. F. Händel, F. J. Haydn, J ...
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Direttore d'orchestra, musicologo e strumentista austriaco (Berlino 1929 - St. Georgen im Attergau 2016). Una delle più eminenti autorità nello studio ed esecuzione della musica antica, ha affrontato lo [...] riferimento per la corretta esecuzione della musica barocca: fecero sensazione l'interpretazione dei Concerti branderburghesi e delle Cantate di Bach e la riproposta delle musiche di Monteverdi. Tra il 1975 e il 1989 creò un sodalizio con il regista ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] (1958), affermandosi poi in Italia e all’estero per lo straordinario virtuosismo in un vasto repertorio (da Vivaldi a Bach a Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per ...
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Leonhardt, Gustav Maria
Marta Tedeschini Lalli
Clavicembalista, organista e direttore d'orchestra olandese, nato a 's Graveland il 30 maggio 1928. Ha studiato clavicembalo e musicologia con E. Müller [...] e il 1988 con N. Harnoncourt, avvalendosi di diversi complessi specializzati. È autore del saggio The Art of Fugue, J.S. Bach's last harpsichord work (1952) e curatore dell'edizione moderna delle Fantasie e Toccate di J.P. Sweelinck (1968). L. ha ...
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PASSEPIED
. Danza diffusasi dal tardo sec. XVI in poi specialmente in Francia, dove divenne aulica al tempo di Luigi XIV, e, verso il sec. XVIII, in Inghilterra. Ritmo prima binario, poi ternario (3/4, [...] di solito quale intermezzo tra Sarabanda e Giga, non come pezzo d'obbligo. Esempî presso A. Campra (L'Europe galante), A. C. Destouches (Issé), J. K. F. Fischer (Blumen-Buschlein [sic]), J. S. Bach (Partita in Si-b) e i clavicembalisti francesi. ...
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Compositore inglese, nato a Sheffield il 13 aprile 1816, morto a Londra il 1 febbraio 1875. Figlio di un organista, che morì quando egli aveva tre anni, andò a vivere presso il nonno, cantore di chiesa [...] grande influenza sulla vita musicale inglese; si può affermare che il secondo rinascimento della musica inglese e la grande popolarità di Bach in Inghilterra siano in gran parte dovuti a lui.
Bibl.: J. R. Sterndale Bennet, The life of W. S. B., 1907 ...
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Musicologo (Berlino 1891 - ivi 1967). Compì gli studî musicali al conservatorio di Lipsia e fu allievo di H. Abert per la musicologia all'università di Halle. Insegnò a Breslavia (1928-29), passando poi [...] . Tra i suoi saggi più significativi: Das frühdeutsche Lied (2 voll., 1928), F. Schubert (1934), J. S. Bach, Leben und Werk (1938), Der klassiche Schubert (2 voll., 1953), Mythos-Melos-Musica. Ausgewählte Aufsätze zur Musikgeschichte (2 ...
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Uomo politico e scrittore ungherese (Vienna 1791 - Döbling 1860), per primo durante la dieta del 1825-27 tenne discorsi in lingua ungherese. Fondatore (1825) dell'Accademia delle scienze e di quella che [...] nel governo di L. Batthyány, ma poco dopo fu colpito da malattia mentale. Solo dopo il 1856 riprese la sua attività pubblicistica, con critiche al regime assolutistico, al ministro A. Bach e persino all'imperatore Francesco Giuseppe. Morì suicida. ...
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ZUKOFSKY, Louis
Cristina Giorcelli
Poeta, critico e prosatore statunitense, nato a New York il 23 gennaio 1904, morto ivi il 12 maggio 1978. Proveniente da una famiglia di ebrei russi di recente immigrazione, [...] (sue ''guide'' furono Spinoza, Shakespeare e Bach), consapevole delle radicali innovazioni operate dall'avanguardia poetica culturalmente più importanti, tenta di dare loro struttura musicale (Bach e Händel sono i riferimenti ineludibili) e li '' ...
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È il nome di una danza di metro binario di origine tedesca. Nell'Orchésographie, pubblicata nel 1589 dall'Arbeau (v.), si trova menzione dell'allemanda come di una danza già in quel tempo antica, e brevi [...] , se, p. es., le allemande delle suites per viola da gamba di G. S. Bach sono precedute da un preludio, quelle delle suites francesi per clavicembalo dello stesso Bach hanno l'allemanda come pezzo iniziale. E se numerosi sono gli esempî di allemanda ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...
passione
passióne s. f. [dal lat. tardo passio -onis, der. di passus, part. pass. di pati «patire, soffrire»]. – In senso generico, e in rapporto al sign. fondamentale del verbo lat. pati (v. patire1), il termine passione si contrappone direttamente...