Semitista e assiriologo tedesco (Eriangen 1850 - Langenschwalbach 1922); professore nelle univ. di Lipsia (1877), Breslavia (1893) e Berlino (1899-1920), promosse studî e scavi tedeschi in Mesopotamia, [...] e dei Beiträge zur Assyriologie. Larga risonanza ebbe il suo Bibel und Babel (1905), in cui sostenne che l'Antico Testamento deriva in massima parte da miti babilonesi e che il monoteismo ebraico sviluppó a poco a poco da un originario politeismo. ...
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Re di Giuda nel 608 a.C., figlio e successore di Giosia (II Re 23, 31-34), è detto anche IoacazSellum (Geremia 22, 11). Prevalse nella successione al primogenito Eliacim, ma, sgradito al faraone Nekao [...] all’interno una forte opposizione guidata dal profeta Geremia. In conseguenza della sua politica, quando i Babilonesi vinsero gli Egiziani, Gerusalemme fu assediata e il Tempio saccheggiato. In seguito, non rinunciando alla linea antibabilonese ...
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Serse I, re di Persia
Sergio Parmentola
Un despota alla conquista della Grecia
Sovrano della dinastia degli Achemenidi, Serse I salì al trono persiano nel 485 a.C. e continuò le guerre contro i Greci, [...] , succedette al padre nel 485 a.C. (Persiani). All’inizio del regno dovette reprimere la ribellione degli Egizi e dei Babilonesi (484), e in seguito preparò la ripresa delle guerre con i Greci – note come guerre persiane –, avviate dal padre per ...
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Nome di due faraoni del tardo Impero. 1. Principe di Sais che, ridotto in vassallaggio dal re assiro Asarhaddon quando questi conquistò l'Egitto (671 a. C.), cominciò a tramare contro di lui alla sua partenza; [...] in Asia, intervenendo in Palestina e Siria e spingendosi in aiuto dell'impero assiro minacciato dai Medi e dai Babilonesi; fu però gravemente sconfitto da Nabucodonosor a Carchemish (605) e dovette ripiegare. Tentò allora di farsi costruire una ...
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Personaggio della protostoria meda narrata con colori leggendarî da Ctesia (in Diod., II, 24-28, e altre fonti posteriori). Secondo il racconto ctesiano, sarebbe stato un generale medo, comandante delle [...] Ninive, dopo finito il suo servizio, con un esercito di Medi e Persiani insieme con Belesi, che guidava gli Arabi e i Babilonesi, fu dapprima più volte battuto dagli Assiri, ma riuscì infine a vincerli di sorpresa e a cingere d'assedio la città. Dopo ...
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Secondo re dell'impero neobabilonese (604-562 a. C.), portò lo stato alla massima potenza. Si distinse come generale valoroso, sconfiggendo gli Egiziani nella battaglia di Carchemish (605). Salito al trono, [...] di difesa intorno a Babilonia; elevò un magnifico palazzo; edificò o riedificò templi, ornandoli di doni preziosi. Le iscrizioni del tempo sono in massima parte dedicate a queste opere di pace, conformemente alla tradizione dei sovrani babilonesi. ...
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Popolo stanziato nell'omonima regione storica della Mesopotamia, di cui occupava la parte centro-settentrionale. La regione nella seconda metà del 3° millennio a.C. fu annessa all'Impero degli accadi, [...] e a una serie di sovrani bellicosi e brutali, gli a. conquistarono e governarono con pugno di ferro territori che andavano dall'Egitto al Golfo Persico. L'Impero assiro durò fino alla fine del 7° sec., quando cadde a opera di medi e babilonesi. ...
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Iraq, storia dello
Francesco Tuccari
Quel che resta della Mesopotamia
Corrispondente all'antica Mesopotamia, il territorio dell'attuale Iraq fu sede delle grandi civiltà dell'antico Oriente. Conquistato [...] e fu sede, tra il 4° millennio e il 6° secolo a.C., delle civiltà dei Sumeri, degli Accadi, degli Assiri e dei Babilonesi. Fu in seguito dominato dai Persiani (6°- 4° secolo), da Alessandro Magno (4° secolo), dai Seleucidi (4°-3° secolo) e quindi dai ...
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Ciro II il Grande
Pietro Mander
Il fondatore dell'Impero persiano
Vissuto nel 6° secolo a.C., Ciro II il Grande fu un personaggio straordinario, celebrato dagli antichi per le sue grandi imprese. Conquistò [...] quale così entrò nel 539 a.C. a Babilonia senza combattere. Con grande saggezza politica, Ciro da un lato confermò i funzionari babilonesi nei loro precedenti ruoli, mentre, dall'altro, con l'aiuto del clero, si presentò come il re che il dio Marduk ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] della sorgente di Gīḥon di giungere all’interno della città.
Non è ancora chiarita l’estensione della città ricostruita dopo l’esilio babilonese (6° sec. a.C.), come pure l’abitato di epoca ellenistico-maccabea o asmonea del 2°-1° sec. a.C. È noto ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.