Unità di misura del tempo, pari alla 24ª parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi. Come simbolo di o. si usa la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Nel computo del tempo, per determinare [...] con un numero progressivo da 1 a 24; in queste determinazioni la parola o. è per lo più taciuta.
Nell’antichità, Babilonesi e Cinesi dividevano il giorno in 12 ore tra loro uguali, equivalenti ciascuna a due delle ore attuali. I Greci, e analogamente ...
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Orientalista irlandese (Cork 1792 - Killyleagh, Down, 1866); pioniere del deciframento dei caratteri cuneiformi. Scoprì contemporaneamente a H. C. Rawlinson le vocali dei cuneiformi antico-persiani (On [...] the first and second kinds of Persepolitan writing, 1846), e negli anni seguenti dette decisivi contributi all'illustrazione di quelli babilonesi. ...
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SPANNA (greco σπιϑαμή)
Angelo Segrè
Frazione del cubito eguale a 1/2 cubito, 12 dita. Nel sistema filetereo corrisponde a m. 0,2625, in quello alessandrino a m. 0,231, in quello attico a m. 0,222. Corrisponde [...] allo zereth ebraico. Nelle misure assiro-babilonesi la spanna sarebbe lo šu-bad (sumero) di 15 dita, metà del cubito babilonese.
Bibl.: A. Segrè, Metrologia, Bologna 1928, pp. 8 segg., 44 segg., 78 segg., 115 segg.; Symbolae Osloenses, III, p. 68 ...
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Adorazione di un solo essere divino. Si distingue dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità di Dio o la negazione di altre divinità. Si può parlare di m. temporanea nel [...] caso in cui, come in certi inni vedici e salmi penitenziali babilonesi, l’esaltazione del dio adorato arriva al punto di negare l’importanza degli altri dei; e di m. duratura, nel caso in cui il dio protettore di un popolo accentra in sé tutti i ...
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(ebr. Dāgōn) Antica divinità cananea, nominata nella Bibbia come la maggiore di quelle venerate dai Filistei; a Ra’s Shamra è la divinità suprema insieme alla sua paredra Asherat; in origine era strettamente [...] connessa con il grano; oscuri sono i suoi rapporti con il dio che i Babilonesi chiamavano Dagan. ...
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Ramo di studi sia archeologici sia filologici, che ha per oggetto le civiltà dei popoli antichi con scritture in caratteri cuneiformi.
Inizialmente (metà sec. 19°), l’a. investigò la civiltà degli Assiri [...] da cui prese il nome), ma, con l’ampliarsi del campo delle ricerche, entrarono nel suo ambito anche le civiltà dei Babilonesi, dei Sumeri, degli Elamiti, degli Urartei, degli Ittiti, degli Urriti e dei Persiani del periodo degli Achemenidi. Gli studi ...
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THUREAU-DANGIN, François
Giuseppe Furlani
Assiriologo francese, uno dei più profondi conoscitori della lingua sumera. Nacque il 3 gennaio 1872 a Parigi. Fu conservatore dei musei nazionali ed è membro [...] dell'Institut.
È un ottimo editore tanto di testi sumeri quanto di tavolette in caratteri cuneiformi babilonesi e assire. La sua edizione delle antiche iscrizioni dei re e principi di Sumer e di Akkad è magistrale: uscì a Parigi nel 1905 sotto il ...
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(gr. Χαλδαῖοι)
Storia
Società aramaiche dell’Asia anteriore, forse originarie dell’Arabia orientale, che verso l’11° sec. a.C. entrarono da S nella Mesopotamia, stanziandosi tra la Babilonia e il Golfo [...] Persico. Negli scrittori classici e nella terminologia scientifica fino alla metà circa del 19° sec. il nome fu usato per indicare i Babilonesi in genere, così come Caldea fu usato come sinonimo di Babilonia.
In realtà i C. furono fino al 625 a.C. ( ...
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Nabonedo
Re di Babilonia (regno 555-539 a.C.). Figlio di una sacerdotessa di Sin a Harran, in territorio già assiro. Militare, N. salì al trono con un colpo di mano e cercò di legittimarsi come vero [...] . Tuttavia, affiancando il culto di Sin a quello di Marduk si alienò il favore del sacerdozio e della popolazione babilonese. Attratto forse dal dislocamento delle vie carovaniere, conquistò parte dell’Arabia settentr. e rimase dieci anni a Teima (in ...
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Arwad
Città fenicia, sull’isoletta omonima (od. Ruad) di fronte alla costa siriana. Nel 14° sec. a.C. gravitava sul regno di Amurru. Fu poi regno autonomo; nel 743 a.C. la terraferma prospiciente divenne [...] provincia assira, ma A. rimase sempre indipendente. Mantenne una certa autonomia anche sotto babilonesi e persiani, fornendo navi alla flotta imperiale. ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.