SOFFITTO
F. Krauss
In generale ogni chiusura superiore di un vano, indipendentemente dalla sua forma. In particolare però, e in questo articolo, viene intesa come S. soltanto la chiusura superiore piana, [...] che inevitabilmente derivano dal disseccamento, di interessare l'intero soffitto. Nulla conosciamo sulla struttura formale dei s. babilonesi.
2. Anatolia e Siria. Nell'occidente della Mesopotamia vi era maggiore disponibilità di legname. Le piante di ...
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KHORSĀBĀD
G. Garbini
D Località dell'Iraq, 16 km a N di Mossul, corrispondente all'antica Dur Sharrukīn che fu per breve tempo capitale dell'impero assiro.
Fu scavata per la prima volta nel 1843-44 [...] , sottolinea con ciò stesso il carattere divino del re, ed è interessante notare come si differenzi da quella dei palazzi babilonesi dove, con la stessa pianta, il trono viene invece a trovarsi dinanzi all'ingresso. La sala del trono era decorata ...
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UR
A. Bisi
Antichissima città della bassa Mesopotamia, situata 15 km a O dell'attuale corso dell'Eufrate, nel luogo ora detto dagli Arabi Tell el-Muqayyar, "il tumulo della pece".
Nel 1854 J. E. Taylor, [...] e al suo clero, occupava la restante parte di N-O dell'area sacra. Ai saccheggi degli Elamiti prima, dei re babilonesi poi, scamparono soltanto due edifici della III dinastia: l'É-khursag, una grande costruzione quadrata sul lato S-E del témenos ...
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LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] , ha una durata superiore a un anno e prevede ben trentotto personaggi (tra cui Cupido, Fortuna, il sultano, cortigiani babilonesi, pastori greci, banditi, un mago e così via). La trama è il risultato dell'intreccio di elementi disparati, che vanno ...
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Cucina
Anna Martellotti
Se la nuova civiltà alimentare dell'Europa tardomedievale, fiorita con la ripresa economica e commerciale dopo la crisi dell'anno Mille, nacque dalla sintesi delle due componenti [...] a Zeus descritto da Ateneo; o della torta parmigiana, che giunge attraverso l'Egitto, ma che risale addirittura a modelli babilonesi, già noti al mondo greco alessandrino; o del pollo e porcellino ripieno già presenti in Apicio, che ritornano insieme ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita e l'evoluzione della scrittura
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scrittura costituisce la prima grande [...] combinazione tra questi.
La scrittura a Creta
Nel corso del II millennio sorgono forme nuove di scrittura ai margini dei paesi assiro-babilonesi e nel bacino del Mediterraneo. A Creta tra il 2000 e il 1200 a.C. si susseguono tre tipi di scrittura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli centrali del Medioevo prosegue la scrittura di storie o cronache universali, o ristrette ad [...] del mondo, fino alla concezione della translatio imperii, del trasferimento provvidenziale del potere imperiale da est a ovest, dai Babilonesi ai Macedoni, ai Romani e ai Greci, fino ai Franchi che lo detengono attualmente.
L’opera storiografica di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La penisola arabica e le vie del commercio
Giancarlo Lacerenza
A lungo nascosta dalle vicende dei grandi imperi dell’area siro-mesopotamica, la fisionomia storica e culturale della penisola arabica [...] tre fronti diversi: il confine siro-transgiordano, contro i Qedariti di Yauta’, (almeno dal 652 a.C.); a sud dell’area babilonese, contro le truppe alleate di Shamash-shumu-ukin (651-650 a.C.); nella Siria orientale, nella regione di Tadmor (Palmira ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La compagine politica dell’impero opera una serie di trasformazioni delle città storiche [...] e 18 porte urbiche, dando a Ninive l’aspetto che manterrà fino alla caduta, nel 612 a.C., ad opera di una coalizione di Babilonesi e Medi. Il figlio Esarhaddon (re dal 680 al 669 a.C.) e il nipote Assurbanipal (re dal 668 al 631 a.C.) si ...
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GILGAMESH (Gishbi[l]games, Gilgamesh; Γίλγαμος)
G. Garbini
Leggendario re della città sumerica di Uruk, protagonista del più importante poema mesopotamico, che da lui si intitola.
G., il cui nome compare [...] Leningrado-Mosca 1958, pp. 5-26. Poema di G.: R. C. Thompson, The Epic of Gilgamish, Oxford 1930; G. Furlani, Miti babilonesi e assiri, Firenze 1958, pp. 109-282. Iconografia: W. H. Ward, The Seal Cylinders of Western Asia, Washington 1910; M. Pézard ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.