ETANA
G. Garbini
Mitico re della città mesopotamica di Kish, ricordato come "il pastore che è salito al cielo" da un'iscrizione che riporta un elenco di sovrani leggendari.
Il mito di E. è noto solo [...] Near Eastern Texts Relating to the Old Testament, 2a ed., Princeton 1955, pp. 114-118. In italiano: G. Furlani, Poemetti mitologici babilonesi e assiri, Firenze 1954, pp. 5-16, 63-68. Per la parte artistica: W. H. Ward, The Seal Cylinders of Western ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] ’impalcato.
Storia
I p. più antichi di cui abbiamo notizia sono quelli di legno delle terremare preistoriche. Gli Assiro-Babilonesi e i Persiani non costruirono che p. di scarsa importanza, caratterizzati da massicce pile di pietra e impalcati di ...
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L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] -romana Schubart, Einführung in die Papyruskunde, Berlino 1918, pp. 408 e 412 e la letteratura ivi indicata).
Anche per i Babilonesi l'acqua è uno dei tre elementi divini primordiali, Ea, e dall'acqua del grande abisso (Asuu) tutto era stato generato ...
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GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] con un mito dell'Uomo primigenio (Urmensch), di cui si troverebbero tracce nella religione egiziana, nelle concezioni iraniche, babilonesi e mandee. Ma l'identificazione della concezione dell'Uomo primigenio e del suo ufficio nella storia con quella ...
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(fr. approximation; sp. aproximación; ted. Annäherung; ingl. approximation).
I. Valori approssimati di una grandezza. - a) Nelle applicazioni della matematica allo studio dei fenomeni si opera sulle misure [...] , che nella sostanza risale ad Euclide, e dà la rappresentazione del numero α nel sistema binario di numerazione; presso i Babilonesi era in uso (e lo è ancora per noi nella misura dei tempi e degli angoli) la numerazione sessagesimale, che ...
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SUINI (dal lat. sus "maiale"; fr. porcs; sp. porcinos; ted. Schweine; ingl. pigs)
Oscar DE BEAUX
Renzo GIULIANI
Famiglia di Ungulati Artiodattili non ruminanti, composta di specie di media statura, [...] anni malattie parassitarie (trichina, tenia), da cui erano spesso colpiti i popoli vicini.
Presso gli Assiri e i Babilonesi l'allevamento del maiale doveva avere scarsa importanza e rare sono, infatti, le raffigurazioni di questo animale, di cui ...
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Quando viene riferito a un'opera letteraria o di arte figurativa o musicale, l'aggettivo anonimo significa che di tale opera non si conosce l'autore, sia che questi non sia mai stato noto o che si sia [...] diretta di Dio, non può naturalmente recare in fronte alcun nome di autore (si noti che, in fondo, anche la legislazione babilonese è opera della divinità, e il re non ne è che il promulgatore). Anche i libri "storici" (Giosuè, Giudici, Ruth, Samuele ...
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Si dice cerchio o circolo (circulus; κύκλος) la superficie piana racchiusa da una curva luogo dei punti equidistanti da un punto interno detto centro: codesta curva prende anche lo stesso nome di cerchio, [...] in 1/2 grado: dove, per mettere le sue tavole d'accordo con la divisione sessagesimale del cerchio già adottata fin dai Babilonesi, egli ha dovuto dare la trisezione approssimativa dell'arco di 1 1/2 gradi, cui si perviene con semplici bisezioni. La ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] della vita, che è una sequela di lamenti e augurî di morte a sé stesso; maggiori analogie sono state segnalate col babilonese Poema del giusto sofferente, che comincia con le parole "Io voglio celebrare il Signore della sapienza": vi si tratta di un ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] conservato assai bene il tipo primitivo dell'abitazione (Cina e Giappone). Tutti i popoli a sedi fisse dell'antico Oriente, Babilonesi e Assiri, Israeliti, Egizî e Fenici avevano magnifici templi, rimessi ora in luce dai recenti scavi. La legge che ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.