Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] quali erano in contatto (7°-6° sec. a.C.); ma la m. ellenica si differenzia subito da quella egizia o babilonese per: a) la generalità dei risultati; per es., il teorema cosiddetto di Pitagora era noto per alcuni triangoli rettangoli particolari alla ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] zero, e sembra che effettivamente esistesse e fosse espresso dal segno &mis3;a. È difficile comprendere come mai i Babilonesi usassero un sistema sessagesimale, ma se si pensa che l'uso del decimale deriva sostanzialmente dal fatto che le dita ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] la hittita, l'amurrita, l'aramaica ed altre ancora. Non meno ricca è stata la Siria di alfabeti: il cananeo, il cuneiforme babilonese, il cuneiforme di Ugarit, il geroglifico hittita e almeno ancora un altro alfabeto vi erano in voga.
Le fonti per la ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] sulla pratica armonica. - Il primo concetto d'armonia fu quello d'ordine, di buona logica. Così l'intesero gli Assiro-babilonesi - padri dell'astrologia - con la loro armonia delle sfere che passò in Egitto, in Grecia, e attraverso il Medioevo fino ...
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. È il dio principale della Babilonia, detto dai Greci Βῆλος. Il nome Bēl è la forma babilonese della parola pansemitica ba‛al "signore". Il Bēl del periodo neobabilonese rappresenta la fusione di due [...] lil.
Quando la città di Babele acquistò in Babilonia la supremazia politica, il suo dio Marduk divenne il dio supremo del pantheon babilonese. Siccome En-lil (Bēl) era allora il primo dio, questo si fuse con quello, e il supremo dio in Babilonia fu d ...
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Vedi BATTRIANA, Arte della dell'anno: 1959 - 1994
BATTRIANA, Arte della
K. V. Trever
La B. (Bakhtrish delle iscrizioni achemènidi, Bakhdish dell'Avesta) si stendeva dalla catena di Gissar fino al Hindu-Kush, [...] - la partecipazione dei Battriani all'assedio di Ninive da parte dei Medi e dei Babilonesi (Ctesia) - e poi nella prima metà del VI sec. a. C. - la campagna dei Babilonesi contro la Battriana (Xenoph., Kyropaedia). In questo modo già nei secoli VII e ...
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Vedi COLORE dell'anno: 1959 - 1994
COLORE
P. Zancani Montuoro*
Fin dai primordi l'uomo è stato impressionato dal colore, ed ha imparato a sfruttare le risorse, che la natura gli offriva, per procurarsi [...] regioni dove la luce è più viva e violenta, il cielo sempre terso e l'aria chiara e translucida: presso gli Assiro-Babilonesi e i Persiani la pittura non era un'arte per sé stante, ma, puramente decorativa, era l'indispensabile complemento di tutte ...
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Palestina, storia della
Francesco Tuccari
Un territorio conteso
Popolata da epoche remote, la Palestina è stata ed è tuttora una terra sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani. Attualmente è una [...] regni di Israele e di Giuda. A partire dall’8° secolo a.C. la Palestina cadde sotto il controllo degli Assiri, dei Babilonesi, dei Persiani, dei Greci e dei Romani. Luogo di origine del cristianesimo, essa entrò a far parte dell’Impero bizantino nel ...
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(o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in [...] pantheon accolse molte divinità straniere, soprattutto delle nazioni microasiatiche sottomesse; vi si riscontrano pure divinità sumeriche e babilonesi, nonché urrite. A capo del pantheon stava il dio nazionale, divinità della tempesta e della folgore ...
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dònna Nella specie umana, individuo di sesso femminile, che ha raggiunto la maturità sessuale e quindi l'età adulta. Come in altre specie animali, anche in quella umana esiste una distinzione tra i due [...] del lavoro conteneva già i germi della futura subordinazione femminile. Nelle prime grandi civiltà urbane dei sumeri e dei babilonesi la d. poteva disporre dei propri beni, stipulare contratti e fare testamento. Una rigida separazione tra la sfera ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.