Denominazione dei dottori talmudici dell'epoca posteriore alla redazione della Mishnāh per opera di Yĕhūdāh ha-Nāsī, fino alla redazione del Talmūd babilonese, ossia dall'inizio del sec. III alla fine [...] duemila. Essi sono classificati in due categorie: amorei palestinesi (insigniti di solito del titolo di Rabbī), e amorei babilonesi (insigniti di solito del titolo di Rab). Inoltre essi sono distinti per generazioni, un po' diversamente ripartite dai ...
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ORLANDINI, Giuseppe Maria
Francesco Giuntini
ORLANDINI, Giuseppe Maria. – Nacque a Firenze il 4 aprile 1676, figlio di Andrea e di Virginia Lombardi.
Per molto tempo ritenuto erroneamente bolognese, [...] martirio di san Sebastiano (libretto di Alessandro Ghivizzani, 1695) per la Compagnia di S. Sebastiano, e I fanciulli babilonesi (1696) per la Congregazione dell’oratorio di S. Filippo Neri. Di altri due oratori, La costanza trionfante nel martirio ...
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Vedi SAMARIA dell'anno: 1965 - 1997
SAMARIA (ebr. Shōmĕrōn; gr. Σαμάρεια, Σεβαστή; Samaria)
M. Avi-Yonah
Antico centro abitato e moderno villaggio arabo sulle montagne di Efraim, 9 km circa a N-O di [...] l'espugnò nel 721 a. C. La popolazione israelita fu esiliata e sostituita da una comunità mista di Cutei e Babilonesi, che si amalgamarono con quanti erano rimasti degli abitanti del luogo, formando così la nazione samaritana. Nel periodo persiano c ...
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eliocentrico
eliocèntrico [agg. (pl.m. -ci) Comp, di elio- e centrico] [ASF] [GFS] Generic., di qualcosa con il centro nel centro del Sole; di solito è contrapp. a geocentrico (con il centro nel centro [...] Sistema Solare, nel quale i pianeti ruotano intorno al Sole e non, con il Sole, intorno alla Terra, com'era nel sistema geocentrico tolemaico e nei sistemi precedenti (greci, in partic. Eudosso, e babilonesi): v. astronomia, storia della: I 213 e. ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] solo con la conquista del Regno di Israele da parte degli Assiri (722 a.C.). Nel 586 a.C. il re babilonese Nabucodonosor occupò e distrusse Gerusalemme, deportando la popolazione in Babilonia. Nell’esilio, la coesione degli E. non venne meno e quando ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] rimasti nel paese dopo la deportazione assira e di altre genti importate dagli Assiri; a sud, dopo la conquista dell’impero babilonese da parte di Ciro (538 a.C.), che consentì il ritorno in P. ai discendenti degli esuli del 586, la comunità ...
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Culto o adorazione degli astri. Qualche elemento di a. si trova in quasi tutte le religioni, in relazione, almeno in parte, con la natura uranica che spesso ha l’Essere supremo nelle religioni dei popoli [...] negli astri, esaminandone corso, qualità, cambiamenti: dall’a. si sviluppa dunque l’astrologia. Linee fondamentali dell’a. babilonese passarono nel mondo greco e quindi in quello ellenistico, da cui ricevettero veste più filosofica e rigorosa durante ...
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Biologia
Lotta per la vita, o per l’esistenza
(struggle for life, o for existence) Locuzioni che esprimono il concetto darwiniano della competizione fra gli organismi viventi, dovuta alla necessità per [...] e di destrezza, praticata fin dall’antichità come competizione agonistica individuale.
Cenni storici
Praticata anche da Egizi, Assiro-Babilonesi, Etruschi ed Ebrei, la l. fu conosciuta dai Greci sino da età remota; se ne attribuisce l’invenzione ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] ideale nel più vasto organismo e concetto di stato (v.).
Sommario. - Preistoria, p. 472; Antico Oriente: Egitto, p. 472; Hittiti Babilonesi e Assiri, p. 473; La città greca: Archeologia e topografia, p. 473; La "polis" città-stato, p. 476; La città ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] la loro natura. Ora sono giganti e ora nani, ora corpulenti e ora magri. In Egitto avevano figura di animali fantastici, presso i Babilonesi di uomini con testa di animale, o pantera o leone o becco o cane o uccello o serpe, come si può vedere nel ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.