Antico re sumerico, appartenente secondo le liste dinastiche babilonesi alla II dinastia della città di Kish (circa 2600 a. C.). Intervenne in una disputa tra le città di Umma e Lagash, stabilendo il loro [...] confine mediante una stele. Di lui abbiamo qualche breve iscrizione in lingua sumerica nella quale conferisce a sé stesso il titolo di lugal Kish, re di Kish, e un pomo di mazza votiva, notevole opera ...
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Dottore ebreo (352-427 d. C.), uno degli Amorei babilonesi, per 52 anni a capo dell'accademia di Sūrā. A lui e al suo successore è dovuta la redazione del Talmūd babilonese. ...
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Sibzianna Nome sumero («pastore fedele del cielo»), usato anche da Babilonesi e Assiri, della costellazione di Orione; adorato come un dio, era invocato perché stornasse dai fedeli il male provocato da [...] un’eclissi lunare, da un peccato o dall’ombra di un defunto ...
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Collettività di divinità minori celesti nella religione dei Sumeri, dei Babilonesi e degli Assiri, appartenenti alla sfera di Anu; con gli Anunnaki, collettività associata alla sfera della terra e legata [...] soprattutto a Ea, svolgono la funzione di intermediari tra il mondo umano e i suoi antipodi uranici e inferi ...
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Sibittu Denominazione («sette») della costellazione delle Pleiadi in uso presso i Babilonesi e gli Assiri, dal nome di una serie di 7 cattivi demoni, figli di Anū. ...
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(o necromanzia) Evocazione dei defunti a scopo divinatorio. Era praticata da Babilonesi, Greci (mediante la nèkyia), Romani e anche dagli Ebrei, pur essendo estranea ai principi sanciti nella Bibbia, [...] che la condanna a varie riprese. La Bibbia stessa, d’altra parte, cita l’episodio dell’evocazione dell’ombra di Samuele effettuata dalla pitonessa di Endor su invito del re Saul (I Re 28). Condannata dal ...
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Vicino Oriente antico. Astronomia e astrologia
Hermann Hunger
Francesca Rochberg
Astronomia e astrologia
Nella Mesopotamia antica l'osservazione e l'interpretazione del cielo volta a predire il futuro [...] unità e un multiplo di 30: il numero 30 indica, naturalmente, la durata di un mese e poiché la durata media di un mese babilonese è minore di 30 giorni, l'unità di misura in questo caso non era il giorno, bensì la trentesima parte di un mese sinodico ...
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Ventaglio o paramosche adattato su una lunga asta. È di origine antichissima: i monumenti babilonesi, assiri, egiziani e greci ne offrono esempi in rappresentazioni di sovrani e di alti personaggi (v. [...] .). Nella liturgia cristiana erano usati già nel 4° sec. dai diaconi e si diffusero in Oriente, mentre in Occidente furono introdotti nell’uso liturgico nel 6° sec.; ai f. liturgici fu attribuito anche ...
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FRONTALITÀ
Goffredo BENDINELLI
. Nell'arte statuaria dei popoli antichi, come gli Egiziani, i Babilonesi, gli Assiri, i Greci dell'età arcaica (fino a tutto il sec. VI a. C.), si denomina "legge di [...] regole di simmetria, e a nessun patto vi rinunzia.
La legge di frontalità si perpetua nell'arte egizia, come nell'arte babilonese e assira, dalle origini sino alla fine, anche per la tradizione aulica che obbliga a conservare gli stessi schemi per la ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.