Semitista e assiriologo tedesco (Eriangen 1850 - Langenschwalbach 1922); professore nelle univ. di Lipsia (1877), Breslavia (1893) e Berlino (1899-1920), promosse studî e scavi tedeschi in Mesopotamia, [...] e dei Beiträge zur Assyriologie. Larga risonanza ebbe il suo Bibel und Babel (1905), in cui sostenne che l'Antico Testamento deriva in massima parte da miti babilonesi e che il monoteismo ebraico sviluppó a poco a poco da un originario politeismo. ...
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Arnese, generalmente di cuoio, che viene messo sulla testa del cavallo, ne sorregge il morso, e serve, per mezzo delle redini, a guidarlo.
La briglia fu usata fino dai tempi più antichi. Si vede alla bocca [...] dei cavalli dei carri reali e da guerra nei bassorilievi assiro babilonesi; è spesso ricordata dai Greci fino dai poemi omerici e disegnata o dipinta in numerose rappresentazioni, specialmente vascolari. I Greci avevano diversi nomi per le singole ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] assiro nel S; si installò come re di Babilonia. Nessun trattato di arte m. può ignorare del tutto il periodo neo-babilonese, non fosse altro che per il palazzo di Nabucodonosor, figlio di Nabopolassar, e per la torre di Babilonia, monumenti che hanno ...
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INFERNO (fr. enfer; sp. infierno; ted. Hölle; ingl. hell)
Umberto FRACASSINI
Giuseppe DE LUCA
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Il vocabolo latino infernus era originariamente un aggettivo e designava qualche cosa che fosse più in [...] giudicati e, se trovati rei di qualche azione cattiva, essere gettati in un lago d'acqua o di fuoco. Anche i Babilonesi facevano comparire le anime dei defunti dinnanzi agli Anunnaki, ma a quale effetto propriamente non si sa. Presso gli Ebrei, nei ...
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HINCKS, Edward
Giuseppe Furlani
Orientalista irlandese, pioniere del deciframento delle iscrizioni in caratteri cuneiformi in lingua persiana, elamica e babilonese. Nacque nel 1792 a Cork in Irlanda, [...] ai geroglifici egiziani passò nel 1846 allo studio delle iscrizioni scritte in caratteri cuneiformi, persiane, elamiche e babilonesi, nonché a quelle di Van. Egli scoperse contemporaneamente al Rawlinson le vocali inerenti ai segni cuneiformi ...
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CASSITA, Arte
G. Castellino
Scesi dalle montagne d'Oriente, i Cassiti (o Cossèi, accadico Kashshū gr. Κοσσαῖοι), originari dell'altopiano iranico, penetrarono in Babilonia e la dominarono per circa [...] fu poi restaurato e portato a termine da Kurigalzu III. Se per l'architettura continua la tradizione babilonese, i dipinti murali ricordano l'usanza e lo stile dei popoli conquistatori micro-asiatici contemporanei.
Manifestazione artistica peculiare ...
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La botanica (detta anche fitologia) è quella branca della biologia che studia sotto tutti i loro aspetti i vegetali, tanto viventi quanto fossili. Le piante, che adornano più o meno tutte le regioni del [...] nostro globo, non poterono far a meno di attirare l'attenzione degli uomini fin dai tempi più remoti. I Babilonesi gli Egiziani, i Greci furono i primi studiosi delle piante, e Aristotele, Teofrasto, Dioscoride hanno fatto in questo campo pregevoli ...
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. Popolazione di rozzi montanari abitanti nell'evo antico sull'orlo dell'altipiano iranico dove esso confina con la Babilonia e per qualche tratto ancora più addentro, specialmente però nelle montagne [...] meridionali dell'Armenia. Da Strabone (XI, 11, 6) sono chiamati Κοσσατοι, da Curzio Rufo (IV, 12, 10) Cossaei, mentre i Babilonesi e Assiri scrivono il loro nome Kashshū. La più antica notizia storica sui Cassiti è un passo di un'iscrizione dalla ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il tramonto della cultura babilonese in eta ellenistica
Michael Jursa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Il babilonese, la scrittura [...] (nel contesto del tardo I millennio a.C. non c’è differenza fra le due) avviene con la perdita dell’indipendenza babilonese dopo la conquista persiana, o al più tardi con l’inizio del periodo ellenistico, dopo l’arrivo di Alessandro Magno. In ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] i sacerdoti si formava una classe speciale di sacerdoti indovini, come tra i Romani gli auguri e gli aruspici, e tra i Babilonesi i veggenti di molte e varie specie, che insieme costituivano un'ampia casta, con a capo un archiveggente; nella quale si ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.