Talmūd Titolo («studio») di due opere analoghe, che hanno per oggetto lo studio della dottrina tradizionale giudaica post-biblica (Mishnāh). Più importante è il T. babilonese (T. bablī o Talmūdā dĕ-Bābel [...] lingua parlata, trattandosi di un linguaggio dotto e artificioso, molto influenzato dalla lingua letteraria biblica. All’elaborazione del T. babilonese si dedicò in particolare la scuola amoraica di Sūrā con Rab Āshī (m. 427) e Rābīnā (m. 499); la ...
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Elemento da costruzione in forma di piastrella quadrata, rettangolare o esagonale, di cemento, graniglia o ceramica usata per rivestimenti e pavimentazioni edilizie.
Arte
Create nel Vicino Oriente, come [...] , m. furono in uso presso gli Egizi dal 4° millennio a.C. (m. silicee dal lustro azzurro turchino) e con gli Assiri e i Babilonesi dal 6° sec. a.C. (m. applicate alle pareti e mattoni smaltati). Con l’ellenismo, l’uso delle m. scomparve; ma sotto i ...
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Calzatura leggera, maschile e femminile, costituita da una suola fermata al piede da strisce o fasce di cuoio, pelle o altro materiale, variamente sagomate, che lasciano più o meno liberi e scoperti le [...] di calzatura (affreschi minoici del 2° millennio a.C.) e fu di uso generale, sia presso i popoli orientali (Egizi, Assiri, Babilonesi, Arabi, Persiani), sia presso i Greci (tra i quali ebbe varie forme e fu la calzatura usuale delle donne) e i Romani ...
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Ioachim
Re di Giuda, figlio di Giosia. Regnò dal 608 al 597 a.C. Fu posto sul trono dal faraone Necao, dopo la deposizione del fratello Ioacaz; in questa circostanza il suo nome primitivo di Eliacim [...] , incontrando perciò all’interno una forte opposizione, il cui massimo esponente fu il profeta Geremia. Vinti gli egiziani dai babilonesi, I. subì le conseguenze della sua politica. Secondo II Cronache 36, 6-7, Gerusalemme fu assediata e il Tempio ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] a.C. vari Stati, la cui autonomia termina tra il 7° e il 6° sec. a.C., con la conquista assira e babilonese. Più a lungo si mantiene Cartagine, colonia fenicia nell’Africa settentrionale e grande potenza marinara.
Nel 1° millennio a.C. si hanno le ...
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Museo di New York fondato nel 1870 e ubicato nell'attuale edificio di Central Park dal 1880. È il più grande e completo museo d'arte della città e uno dei più conosciuti al mondo. Il patrimonio iniziale, [...] di Cesnola (1832-1904), è stato via via ampliato nel corso degli anni e oggi comprende importanti collezioni egiziane, babilonesi, greche, romane, pre-colombiane, nonché collezioni di dipinti e sculture europee dal Rinascimento al Novecento. La sede ...
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E il terzo, in ordine di tempo, dei Profeti maggiori. Fu contemporaneo di Geremia (v.), essendo nato nell'anno 627 a. C., se col Kugler ed altri esegeti si computi il trentesimo anno dell'indicazione cronologica [...] insieme l'uno addosso all'altro. Sull'origine di tal frammento non si sa dire se non che lo si trova preso dal Talmud babilonese, Sanhedrin, 91 a. b. Con ciò non si hanno dati che valorizzano l'opinione di Giuseppe Flavio, Antiq. Iud., X, 5, 1, che ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] della morte (p. 879). - La morte nelle credenze, nei costumi e nelle leggi dei varî popoli: Primitivi (p. 880); Egitto (p. 883); Babilonesi e Assiri (p. 883); Ebrei e popoli affini (p. 883); Arabi e islamismo (p. 884); Persia (p. 884); India (p. 884 ...
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È nella tradizione iranica e nella greca il capostipite della dinastia degli Achemenidi (v.). Della sua realtà storica non si hanno prove, poiché, se da un lato l'iscrizione di Dario sulla roccia di Bīsutün [...] ed Erodoto lo fanno padre di Teispe (e nonno di Ciro I, secondo Būsutūn), Ciro stesso nel suo proclama ai Babilonesi non lo menziona.
Presso i classici Achemene viene considerato come rappresentante dell'opulenza persiana (Orazio, Carm., III, 1, 44; ...
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È il nome babilonese imposto ad Azaria, uno dei tre compagni di Daniele in Babilonia (Daniele, I, 7). Ma quasi certamente in questo nome è incorso un errore d'amanuense, come spesso in nomi stranieri entrati [...] invece di ‛Ăbhedh Neblō "servitore di Nebo" ossia Nabu, che era uno dei principali dèi babilonesi. In tal forma il nome è regolarmente babilonese, ed è stato difatti ritrovato nelle iscrizioni (v. Schrader, Die Keilinschriften u. das Alte Testament ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.