Astronomo babilonese vissuto probabilmente nel 2º sec. a. C., nel periodo più fulgido dell'astronomia babilonese. A lui si deve tra l'altro il riconoscimento dell'ineguale velocità del Sole sull'eclittica [...] e della conseguente diversità delle stagioni, nonché la determinazione delle rivoluzioni sinodica, siderale, anomalistica della Luna ...
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Vicino Oriente antico. Astronomia e astrologia
Hermann Hunger
Francesca Rochberg
Astronomia e astrologia
Nella Mesopotamia antica l'osservazione e l'interpretazione del cielo volta a predire il futuro [...] unità e un multiplo di 30: il numero 30 indica, naturalmente, la durata di un mese e poiché la durata media di un mese babilonese è minore di 30 giorni, l'unità di misura in questo caso non era il giorno, bensì la trentesima parte di un mese sinodico ...
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Scienza egizia. Astronomia e calendari
Christian Leitz
Astronomia e calendari
L'astronomia egizia, confrontata con quella babilonese, appare fortemente arretrata. In realtà dall'Egitto ci è pervenuto [...] un numero di testi astronomici molto minore di quello proveniente dalla Mesopotamia. Di fatto, a essere precisi, ci è giunto solo un tardo papiro (papiro Carlsberg 1) con la descrizione di fenomeni celesti ...
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Scienza greco-romana. La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
Alan C. Bowen
La scienza del cielo nel periodo pretolemaico
I documenti superstiti della scienza del cielo tra il IV sec. a.C. e [...] l’exeligmós non è il ciclo più breve del suo genere, come si riteneva all’epoca di Gemino: esiste infatti un altro ciclo babilonese, il sáros, che è più corto. Il sáros corrisponde a un periodo di 223 mesi sinodici, durante il quale la Luna completa ...
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sessagesimale Si dice di sistema di numerazione in base 60, nel quale una qualunque unità rappresenta 60 unità di ordine inferiore; così, per es., con la scrittura 372 si rappresentano 3∙602+7∙60+2=11.222 [...] unità.
Il sistema s., di origine babilonese, si usa tuttora per le misure di tempo, in cui l’ora è divisa in 60 minuti e ciascuno di questi ultimi è diviso in 60 secondi, e per le misure degli angoli: grado s. è l’angolo che si indica con 1°, pari ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] di aver introdotto l'astrologia in Grecia nel corso del III e del II sec.; uno di questi era Beroso, probabilmente un sacerdote babilonese trasferitosi a Coo (attivo intorno al 280 a.C.), indicato da Giuseppe Flavio, verso la fine del I sec. d.C ...
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Divinità messe in particolare rapporto o addirittura identificate con singoli pianeti (o corpi celesti concepiti come tali). Se anche presso i popoli primitivi il Sole, la Luna e le varie costellazioni [...] il carattere attribuito dalla mitologia alle corrispondenti divinità, costituiva il fondamento dell’astrologia babilonese.
L’interpretazione greca delle divinità babilonesi (secondo l’ordine di sopra: Elio, Selene, Afrodite, Crono, Zeus, Ermete, Ares ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] , per esempio, una tabella delle potenze successive di 2, di cui abbiamo qualche esempio (come la tavoletta MLC 2078, I dinastia babilonese):
In questa tabella si nota l'esistenza di rapporti tra 2, 3 e 8, che indichiamo come 2³=8 o come log ...
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Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] -499, forse dovute a incertezze prodotte dalla riforma del calendario operata nel 19° anno di regno di Dario I. Il calendario babilonese era fondato inizialmente sul ciclo lunare sinodico, con 12 mesi di 29 e 30 giorni, ai quali, almeno ogni tre anni ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.