SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] minore, quella assira (v.). Laddove altre culture figurative, come la fenicia, la siriana, l'anatolica e la stessa babilonese restano legate a soluzioni formali più o meno originalmente rielaborate e a un patrimonio figurativo di imitazione, solo ...
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SHAMASH (sumerico Utu, Babbar "splendente"; accadico Shamash "sole")
A. Bisi
Nome dato dai Semiti di Mesopotamia alla divinità solare che i Sumeri chiamavano Utu o Babbar.
S. è detto figlio di Sin (v.) [...] der Vorgeschichte, IV, 2, Berlino 1926, pp. 424-5, s. v. Götterbild, tavv. CXCVIII b, CXCIV a-d; G. Furlani, La religione babilonese e assira, I, Bologna 1928, pp. 162-9; E. Dhorme, Les religions de Babylonie et d'Assyrie, Parigi 19492, p. 60-7; J ...
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PARTHICA, Arte
E. Will
Suole chiamarsi "parthica" in senso stretto l'arte che si svolse nell'impero dei re parthi, non tuttavia per tutta la durata di esso (250 circa a. C.-224 d. C.), ma soltanto per [...] . Per le sale da banchetto e quelle a gradini, si possono stabilire dei rapporti con la Siria occidentale. La tradizione babilonese, infine, è sensibile anche ad Uruk (tempio di Gareus) e ad Assur (tempio detto "periptero"). I culti nuovi o non ...
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BĪT AKĪTU
G. Castellino
Tempio mesopotamico, in campagna o per lo meno fuori città, nel quale si svolgevano parte delle cerimonie della "festa dell'akītu", la primaria festa dell'anno in onore del dio [...] Festival, in Det Kgl. Danske Videnskabernes Selskab. Historisk-filologiske Meddelelser, XII, I, Copenaghen 1926; G. Furlani, La religione babilonese e assira, II, Bologna 1929, p. 222 ss.; F. Thureau-Dangin, Rituels accadiens, Parigi 1921, pp. 86 ss ...
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Ramo di studi sia archeologici sia filologici, che ha per oggetto le civiltà dei popoli antichi con scritture in caratteri cuneiformi.
Inizialmente (metà sec. 19°), l’a. investigò la civiltà degli Assiri [...] da cui prese il nome), ma, con l’ampliarsi del campo delle ricerche, entrarono nel suo ambito anche le civiltà dei Babilonesi, dei Sumeri, degli Elamiti, degli Urartei, degli Ittiti, degli Urriti e dei Persiani del periodo degli Achemenidi. Gli studi ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] : la dea, in piedi, con una gamba su un leone ed un lungo giglio in mano.
Nei periodi neo-sumerico e babilonese vengono meno molti tipi iconografici: scompaiono le scene mitologiche e tutte le altre si fanno più rare; solo le raffigurazioni della dea ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA
L. Breglia
L'espressione, dal greco γλύπτω, cui corrisponde il latino scalpere, sta a indicare l'arte di incidere su pietra dura, e per estensione, la disciplina [...] in cui si raccoglie il materiale antico è costituito dalla produzione del mondo cretese-miceneo. In parte contemporanea a quella babilonese, i cui prodotti dagli inizi del II millennio, come risulta da due cilindri rinvenuti a Creta, erano noti nell ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (βιβλιοϑήκη, bibliothēca)
H. Kähler
Il termine di b. (dal greco βιβλίων ϑήκη, secondo Isidor., Orig., VII, 3, I, librorum repositio) indicava in origine [...] 'antica Ninive: era questa una raccolta accuratamente catalogata di copie di tutti i monumenti delle letterature sumerica e babilonese che si era riusciti ad ottenere, sia nel campo della mitologia, magia o astronomia, che in quello della medicina ...
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SIN (sumerico Suen, scritto ideogrammaticamente en.zu "signore della saggezza"; accadico Sīn)
A. Bisi
Divinità lunare venerata in Mesopotamia particolarmente dai Semiti; la sua figura si confonde con [...] pp. 12-14; E. Unger, in Reallexikon der vorgeschichte, IV, 2, Berlino 1926, p. 425, s. v. Götterbild; G. Furlani, La religione babilonese e assira, I, Bologna 1928, pp. 153-62; E. Dhorme, Abraham dans le cadre de l'histoire, in Revue biblique, XXXVII ...
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ECBATANA
A. Pagliaro*
Nell'iscrizione di Bīsutūn hagmatāna (elam. agmadana; babii. aluagamatanu), negli scrittori greci (Aristoph., Acharn., 64, 613; Eq., 1089; Vesp., 1143, 1144) ᾿Εκβάτανα o ᾿Αγβάτανα [...] diverso colore. L'origine di tale diversa colorazione è certo da riportarsi al vario significato che i colori avevano nell'astrologia babilonese, ma è assai probabile che i Medi se ne siano serviti a semplice scopo decorativo. Si deve pensare che la ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.