Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] 1314 e ne adombrava l'esito con la possibilità (poi verificata nei fatti) che ne risultasse confermata quella cattività babilonese di cui Clemente e i suoi elettori erano stati responsabili. Contro questa minaccia s'innalza ancora una volta la voce ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La cosmologia
David Pingree
Bruno Lo Turco
La cosmologia
Cosmologia vedica
di David Pingree
Sebbene i testi vedici non forniscano una descrizione chiara e coerente [...] anni (il Dvāparayuga) e 432.000 anni (il Kaliyuga). Un periodo di estensione identica si ritrova nei miti babilonesi. Secondo l'astronomo babilonese Beroso, 432.000 anni (in notazione sessagesimale, 2,0,0,0 anni) equivalgono alla durata del governo ...
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Discreto e continuo
Paolo Zellini
Matematica e intuizione
La matematica ha sempre cercato di stabilire un nesso tra il continuo e il discreto, il primo esemplificato, tipicamente, nelle figure dello [...] metodi è rimasto identico, per alcune linee fondamentali, dai tempi dell’antica matematica greca, indiana, cinese e babilonese.
Aspetti algoritmici della continuità: sviluppi recenti
I metodi rigorosi dell’analisi non trovano negli algoritmi solo un ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] , Zincirli, Tell Halaf, Hama, Ain Dara). Estese progettazioni unitarie sono proprie all'ambiente assiro e babilonese, e raggiungono dimensioni e caratteri di magniloquente grandiosità nella pratica fondatoria delle capitali dei sovrani neoassiri a ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Iran e Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le vie del lapislazuli (iii millennio a.c.)
Il commercio del lapislazuli, pietra altamente stimata nei mercati [...] argenteria cinese), stoffe di lana, inclusa la porpora romana, vasellame e vaghi di vetro di provenienza siriaca, egizia e babilonese ed essenze aromatiche; ai Sogdiani la Cina deve inoltre l'introduzione della vite e dell'alfalfa, il foraggio di ...
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Scienza egizia. Matematica
Walter Friedrich Reineke
Friedhelm Hoffmann
Matematica
Nel mondo ellenistico, l'antichissimo, venerando e nondimeno meraviglioso Egitto era considerato la culla della scienza. [...] il valore π≈3. Si tratta di un'approssimazione meno accurata, ma di più semplice applicazione, in uso anche presso i Babilonesi e molti altri popoli dell'Antichità per il rapporto tra lunghezza della circonferenza (c) e diametro (d) del cerchio; per ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] equivalenza al piede nella detta tabella e consiste nell'altrettanto chiara influenza del sistema numerico sessagesimale degli Assiro-Babilonesi (multipli e sottomultipli di 60) e, in minore misura, del sistema pentadiadico degli Egizi (multipli di 5 ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte (v. vol. V, p. 319)
M. Gawlikowski
G. Lacerenza
Con arte n. si intende la produzione artistica del regno costituito nel II sec. a.C. e annesso [...] nell'ambito della scrittura e forse della divinazione; si è pertanto pensato a una sua derivazione dal dio babilonese Nabū. Considerata da alcuni studiosi un'ipostasi di Dūšarā e poco documentata epigraficamente, la divinità sembra invece aver ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] antico, che arriva fino a una grande profondità. Il mondo della cultura umana può essere descritto con le parole della leggenda babilonese. Essa non poteva sorgere finché l'oscurità del mito non fosse combattuta e vinta. Ma i mostri mitici non erano ...
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Giovenale (Iuvenale)
Ettore Paratore
Sulla base di quanto molti ritengono per Persio (cioè una conoscenza indiretta attraverso citazioni del poeta satirico esistenti in testi molto più tardi e sicuramente [...] (2, 31-40), in cui si parla della grande statua simboleggiante in quella precisa forma la decadenza dell'impero babilonese. Tuttavia in D. la statua del veglio di Creta adombra invece la decadenza dell'umanità. Quali che siano le interpretazioni ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.