BIANCONI, Giovanni Battista
Alfonso Traina
Nato a Calcara, in provincia di Bologna, il 12maggio 1698, da Gian Ludovico e Lucia Cappelletti, compì gli studi di lingua latina e greca prima a Bologna e [...] depulsio. IlB. vi sostiene la tesi che gli antichi caratteri ebraici non vennero aboliti da Esdra dopo la cattività babilonese, ma vennero invece gradualmente modificandosi sino a formare quelli attuali; dimostra inoltre che in età arcaica i Greci ...
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SENMURV (avestico saēna-meregha; pehlevico sēn-murv., sīmurgh)
A. Bisi
Uccello favoloso attestato nella tradizione letteraria iranicà del I millennio a. C. e nelle arti parthica e sassanide, dalle quali [...] ha ricercato gli antecedenti iconografici del s. nel mushrushshu, l'animale-attributo di Ningishzida e, in età neo-babilonese, di Marduk, cui l'apparenterebbero il disegno squamato sul collo e la lingua forcuta. Tuttavia, poiché altre caratteristiche ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] né è punto accertato il carattere linguistico arabo che i nomi proprî di persona presenterebbero nell'epoca dell'antico impero babilonese, come vogliono il Hommel (v. Bibl.) e altri; più che dubbia, infine, è l'identificazione con l'Arabia del paese ...
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UNITA, sistemi di
Eligio Perucca
UNITÀ, sistemi di (XXXIV, p. 714) - I sistemi di u. di misura fanno oggetto di un capitolo della metrologia.
I principî di questa sono sostanzialmente a base convenzionale [...] u., l'angolo giro vale 360°, l'angolo retto vale 90°; ed è: 1 rad = 57,2957 795...° = 57° 17′ 44″ ,8... Il grado babilonese è tuttora l'u. d'angolo più largamente diffusa nella pratica.
da dividersi come nel caso precedente; ma ora è [ϕ] = g, grado ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] celesti, cioè i giorni, i mesi e gli anni, i popoli civili, anche dell'antichità, in specie gli Egiziani e i Babilonesi, osservando il ricorso periodico delle congiunzioni del sole, della luna e degli altri pianeti tra loro e con le stelle fisse ...
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Il titolo, giustificato dal contenuto e dal "genere" di letteratura religiosa a cui appartiene (v. apocalittica, letteratura) significa "Rivelazione". L'epiteto di "canonica", con cui si trova spesso unita, [...] idee del Gunkel circa le tradizioni mitico-astrologiche rappresenta il lavoro del Boll. Il Gunkel, studiando la tradizione babilonese, aveva trascurato le fasi intermedie: il Boll nelle credenze astrologiche dell'età ellenistica e nei miti astrali ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] usata nel libro non è la pura e classica lingua dei tempi più antichi, bensì quella di dopo il ritorno dall'esilio babilonese, usata quasi esclusivamente negli scritti e che era infettata da molte forme e modi della lingua aramaica, la quale a un ...
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NAHUM (ebraico Naḥūm)
Giuseppe Ricciotti
Nome del profeta a cui è attribuito il piccolo libro che nella raccolta dei Profeti Minori (v. bibbia, VI, pp. 882, 884-5) occupa il settimo posto. Nulla si sa [...] nei contemporanei del mondo antico.
D'altra parte la caduta di Ninive avvenne, secondo i documenti da pochi anni scoperti (Cronaca babilonese del Gadd), nel mese di Ab (luglio-agosto) del 612 a. C.; perciò prima di questa data fu scritto il vaticinio ...
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Scienza greco-romana. L'astronomia dopo Tolomeo
Alexandre Jones
L’astronomia dopo Tolomeo
Tolomeo rappresenta il culmine dell’astronomia greco-romana e, per certi aspetti, segna anche la fine del suo [...] altro lato, i suoi metodi predittivi e le sue tavole affrontavano una tradizione aritmetica, più o meno di derivazione babilonese, che i precedenti ideatori di modelli cinematici non erano riusciti a scalfire.
Sulla base dei papiri si può ricostruire ...
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Scienza egizia. Mantica
Christian Leitz
Michel Chauveau
Mantica
Per 'mantica' s'intende l'insieme dei diversi tentativi compiuti dagli Egizi per ottenere previsioni su eventi futuri sulla base dell'osservazione [...] papiro, materiale che non ha la stessa resistenza delle tavole di terracotta su cui sono stati tramandati i testi assiri e babilonesi.
Oniromanzia
di Christian Leitz
L'unico testo egizio di epoca classica che riguardi i sogni e che sia giunto sino a ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.