Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] quali erano in contatto (7°-6° sec. a.C.); ma la m. ellenica si differenzia subito da quella egizia o babilonese per: a) la generalità dei risultati; per es., il teorema cosiddetto di Pitagora era noto per alcuni triangoli rettangoli particolari alla ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] nell'Arca, il Jeremias pone ora a raffronto le due tavole del destino poste al collo della divinità in alcune sculture babilonesi. Il Castelli era soprattutto lontano dall'immaginare che dopo pochi anni sarebbe stato trovato inciso su un unico blocco ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] di queste potremmo considerare i culti egiziani di Rîe e di Osiride o la venerazione in apparenza esclusiva di un dio babilonese quale Sin, il potente dio locale della città di Ur. Nonostante la grande insistenza sulla sua potenza e il vasto dominio ...
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LEVI e Leviti (Levi, ebr., nella versione greca dei LXX Λευεί e Λευί; la Bibbia riallaccia il nome alla radice "aderire" [Genesi, XXIX, 34 e Num., XVIII, 2]; per altra etimologia vedi sotto)
Leone Tondelli
L., [...] , IV, fol. 68). Essi servivano a turno, come risulta anche dal Vangelo (Luca, I, 8). Nelle liste dei rimpatriati dall'esilio babilonese le famiglie sacerdotali contano 4289 uomini (Esdra, II, 36-39; Nehemia, VII, 39-42; in Nehemia, XII, 1-7 per il ...
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J. G. Herder vide nelle fiabe "in certa misura resti della fede del popolo, della sua intuizione sensibile, delle sue forze e istinti, dove si sogna perché non si sa, si crede perché non si vede". Queste [...] avanzano. Motivi fiabeschi si possono trovare frammischiati ad altri, in moltissime opere letterarie, per es., nell'epos babilonese di Gilgamesh, nella Bibbia, nelle grandi raccolte di narrazioni indiane come il Panciatantra, più ancora nelle Mile e ...
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Tredicesimo nella serie dei re di Giuda, figlio e successore di Acaz e della regina Abia, padre di Manasse (II [IV] Re, XVI, 20; II Cron., XXVIII, 27).
Salì sul trono a venticinque anni e ne regnò ventinove: [...] . Acaz suo padre, dopo l'invasione di Sargon nel contiguo regno d'Israele, era divenuto vassallo e tributario del re babilonese. Ezechia ne scosse il giogo, rifiutando di pagare il tributo, probabilmente alla morte di Sargon nel 705. Respinse anche i ...
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FRONTALITÀ
Goffredo BENDINELLI
. Nell'arte statuaria dei popoli antichi, come gli Egiziani, i Babilonesi, gli Assiri, i Greci dell'età arcaica (fino a tutto il sec. VI a. C.), si denomina "legge di [...] regole di simmetria, e a nessun patto vi rinunzia.
La legge di frontalità si perpetua nell'arte egizia, come nell'arte babilonese e assira, dalle origini sino alla fine, anche per la tradizione aulica che obbliga a conservare gli stessi schemi per la ...
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MARDOCHEO (ebr. Mårdĕkhay, gr. Μαρδοχαῖος)
Alfredo Vitti
Protagonista nel libro biblico di Ester (v.). Poiché egli compare nel 2° anno di Serse (485-465 a. C.), la menzionata sua pertinenza al numero [...] è stato ritenuto autore del libro di Ester. Il nome stesso Mardocheo solo superficialmente si è potuto connetterlo col dio babilonese Marduk: nel testo masoretico questo ha un elemento e una vocalizzazione differente.
Recentemente lo si è connesso da ...
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GIOSIA o Iosia (ebr. Yo'shiyyāhū; i Settanta 'Ιωσίας; la Vulgata Josias)
Giuseppe Ricciotti
Uno degli ultimi re di Giuda, che fu figlio di Amon e nipote di Manasse regnò dal 639 al 608 a. C. Ucciso da [...] di Megiddo la capitale assira, Ninive, era già caduta (612 a. C.), che il faraone saliva per attaccare il nuovo impero babilonese, e non per cooperare alla caduta di quello assiro: che quindi G., dandogli battaglia, aveva fatto causa comune con gli ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] sembra specifico per ogni settore geografico (ad es., riferito al quadrante dei venti di nord-ovest per l'area babilonese), risulta comune l'uso della linea doppia per lo spessore murario (benché inizialmente riservata a mura urbiche) o per ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.