Tra le bevande prodotte dalla fermentazione dei cereali, conviene fare distinzione a seconda del cereale dalla cui fermentazione derivano, e a seconda del modo di fermentazione; ma conviene distinguere [...] glottologico non è punto prova che l'un popolo abbia trasmesso all'altro l'uso della birra, sebbene anche per la civiltà babilonese e assira la fabbricazione e l'uso della birra sia largamente attestato.
Dopo l'acqua del Nilo, specie per il ceto ...
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La città, che portava il nome semitico di Dura e quello macedonico di Europo, e che era distinta da altre dello stesso nome per mezzo dell'indicazione πρὸς 'Αραβίᾳ ovvero ἐν Παραποταμίᾳ, è stata oggetto [...] e dietro di esso fu costruito un edificio occupato nel basso periodo partico dallo stratego della città. Importantissimi santuarî di tipo babilonese vennero costruiti nel sec. I d. C. e all'inizio del II da ricchi cittadini: uno di Artemide Nanaia e ...
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LETTERA (fr. lettre; sp. letra; ted. Buchstabe; ingl. letter)
Stefano La Colla
Il significato primitivo del lat. littĕra (gr. γράμμα) è quello di segno che indica uno dei suoni che compongono le parole [...] i sovrani dell'Asia Minore, sono invece scritte su tavolette di terracotta, con caratteri cuneiformi e in lingua babilonese.
Le lettere babilonesi risalgono parimenti alla fine del III millennio a. C. Esse erano scritte su tavolette di argilla che ...
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Si chiamava con questo nome l'ispezione degl'intestini (exta) delle vittime, fatta dal sacerdote sacrificante, in origine col semplice scopo (come presso i Romani) di verificare se fossero ritualmente [...] gli affetti dell'animo di ciascuno. L'epatoscopia era la forma di divinazione ufficiale e più in uso presso i Babilonesi (cfr. Ezechiele, XXX, 26), dov'era praticata da un sacerdote apposito (baru). Il testo più antico che contiene osservazioni sul ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] nel linguaggio simbolico del tardo Neolitico e i numeri che le denotano si ritrovano nelle civiltà più disparate: il grande anno babilonese conta 432.000 anni (40 × 10.800), la tradizione nordica insegna che 540 sono le porte del Valhalla e che alla ...
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LENINGRADO
B. Latynin
A. P. Mantsevic
G. Belov
A. Vo¿cinina
M. Bystrikova
A. Bank
L. Belova
B. Ja. Stavisskij
N. D. Diakanova
N. Djakonova
Museo statale dell'ermitage.-
1. Formazione del museo. [...] con soggetto mitologico), e dal periodo della III dinastia di Ur, di Isina-Larsa, dell'antico e del nuovo regno babilonese, della Siria, sino all'arte hurrita, siriana e cipriota (soltanto tredici sigilli sono stati pubblicati da Ward).
Il secondo ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] ., dalle comunità dell’Italia meridionale. È in Italia meridionale, infatti, che passarono i primi contatti con la cultura talmudica babilonese, è qui che si ebbero le prime esperienze compiute di vita culturale ebraica della diaspora (K.R. Stow, R ...
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SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] , sono seduti su sgabelli, sedie a spalliera, cuscini poggiati a terra), all'arte sumerica (stendardo di Ur), babilonese, minoica; nella stessa arte neo-hittita e nella decorazione dello stesso palazzo di Assurbanipal, tutte le altre rappresentazioni ...
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OBERZINER, Lodovico Carlo
Marco Bellabarba
OBERZINER, Lodovico Carlo. – Nacque a Trento il 30 luglio 1856, terzogenito di Amenone, panettiere, e di Gioseffa Mayr.
Compiuti gli studi liceali in città [...] a Chiavari, Catanzaro, Reggio Emilia e Modena; conseguì nel frattempo (1893) a Genova la libera docenza in storia assiro-babilonese, intervallando le sue peregrinazioni tra i licei del Regno con un corso (1894-95) sulla storia e la civiltà dell ...
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GIUSTINIAN, (Giustiniani), Marcantonio
Laura Antonucci
Nacque a Venezia il 15 dic. 1516, terzo o quarto dei sei figli maschi di Nicolò e di Andriana di Alvise Molin.
Scarsamente interessato sia alla [...] la perfezione tipografica del predecessore. Fra le 86 opere date alle stampe nella sua tipografia spicca un Talmūd babilonese, basato sull'edizione originale di vent'anni prima, ma corredato di notevoli appendici; tuttavia, l'edizione più nota ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.