(bab. Tiāmtu) Grande divinità femminile babilonese, una delle figure cosmogoniche più eminenti della mitologia universale; di natura oceanica e acquatica (natura a cui rimanda anche il suo nome che letteralmente [...] significa «mare, oceano»), insieme ad Apsū («Abisso») dà inizio alle generazioni divine. I due progenitori sono uccisi da Ea e Marduk; in seguito, dal corpo di T. spaccato in due, Marduk crea il cielo ...
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È il nome babilonese ed ebraico (\ebraico\) di un'importante città della Babilonia antica, menzionato in Gen., X, 10, quale nome di una delle quattro città più importanti del regno del leggendario re di [...] volta s'include in questa designazione anche l'assiro.
Il nome del paese di Akkad ricorre molto spesso nei titoli ufficiali dei re babilonesi e assiri. In origine i re che si vantavano šar Šumeri u Akkadī "re di Sumer e di Akkad" erano re di tutta ...
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Paese del Mare
L’estremo Sud babilonese, con centro a Ur. Già parte del regno di Larsa, annesso a Babilonia da Hammurabi (1763 a.C.), si ribellò al tempo di Samsu-iluna, e i re Rim-Sin II (1735-1720) [...] M.» ebbe breve vita (1025-1005). Alla metà del 7° sec. il P. del M. è di nuovo autonomo sotto il caldeo Nabu-bel-shumate; il termine diviene sinonimo del territorio della tribù caldea di Bit-Yakini, e tale resterà sotto la dinastia neo-babilonese. ...
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KUDURRU
R. Dolce
Cippo di confine babilonese che reca iscrizioni (relative a contratti di donazione da parte del re ad alcuni sudditi o di acquisto di proprietà da parte di cittadini) ed elementi figurativi. [...] Kudurru-Reliefs-Symbole mesopotamischer Gottheiten (Orbis Biblicus et Orientalis, 87), Friburgo 1989; R. Dolce, Nota su un kudurru babilonese del Museo di Teheran, in F. Baffi Guardata, R. Dolce, L'Archeologia della Mesopotamia, Roma 1990, pp. 77 ...
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Anū (o Anum) Divinità suprema della religione babilonese, risalente all’età sumerica. Fin dalle origini manifesta la sua natura uranica: trae il nome dal sumerico an «cielo». Nell’epopea cosmogonica babilonese [...] (Enūma Elish) è figlio dell’ultima coppia di divinità primordiali (Ansar e Kisar), e insieme a Enlil ed Ea costituisce la triade cosmica fondamentale. La trascendenza celeste di A. determinò un progressivo ...
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. Antichissima città sumera e babilonese sulla sponda delle lagune del Golfo Persico, ora conservata in rovine nella collina chiamata Abū Shahrein. Il suo nome si scriveva Nun-ki "città del principe", [...] Zehnpfund, Die Lage der Stadt Eridu, in Hilprecht Anniversary Volume, pp. 291-298; id., Babylonien in seinen wichtigsten Ruinenstätten, in Der Alte Orient, XI, Lipsia 1910; pp. 3-4; G. Furlani, La religione babilonese e assira, I, Bologna 1928, p. 7. ...
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Autore, secondo una tradizione accolta nel Talmūd babilonese, del Targūm dei libri profetici della Bibbia (Targūm Yōnātān). Sarebbe stato un discepolo di Hillēl, e avrebbe compiuto la sua opera in base [...] all'insegnamento degli ultimi profeti ...
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Vedi BABILONIA dell'anno: 1958 - 1994
BABILONIA (babilonese Bābih)
G. Furlani*
È la città capitale della Babilonia. È stata una delle città più rinomate del mondo antico, non soltanto per il prestigio [...] processionale Aīburshābū che passava sotto la porta di Ishtar; ivi si svolgeva principalmente, ogni primavera, la festa del capodanno babilonese, l'akītu, che era la festa più importante dell'anno e durava dodici giorni. I palazzi più importanti ...
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Uno dei vari nomi del dio sumero, babilonese e assiro Ea, che assume il nome di L. quale dio della musica, dei musicisti e del timpano sacro, lilissu, e quale patrono dei sacerdoti kalū, i quali accompagnavano [...] i loro canti con strumenti a percussione ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.