ARMANNI, Osvaldo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato a Perugia il 3 ag. 1855, a 24 anni si recò a Roma, dove insegnò disegno all'Istituto "Leonardo da Vinci" e successivamente, dal 1907 al 1923, disegno [...] l'ingegnere Vincenzo Costa sull'area del vecchio ghetto romano. L'edificio ispirato vagamente all'architettura assiro-babilonese, risente del gusto liberty, temperato da una generica intonazione classicheggiante, sia all'esterno - che ha un liscio ...
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patrimonialismo
Dottrina del cosiddetto Stato patrimoniale, diffusa nella pubblicistica tedesca tra 18° e 19° secolo. Già il diritto territoriale prussiano del 1794 prevedeva la giurisdizione patrimoniale [...] quei sistemi con un basso livello di articolazione interna, come quelli dell’antico Egitto, e degli imperi assiro, babilonese, sassanide e carolingio, tutti gravitanti attorno a un oikos patriarcale. Sulla medesima linea si collocano le tesi di ...
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INNO (dal gr. ὕμνος, lat. hymnus)
Giuseppe DE LUCA
Nicola TURCHI
G. Co. *
L'inno si può definire come una forma speciale e più elevata di preghiera, dalla quale si distingue perché è associato al [...] per l'Egitto gl'inni al Nilo e ad Ammon e quelli di Amenofi IV (v. amenothes) al disco solare Aton; per la civiltà babilonese-assira, gl'inni a Samas, Marduk, Ishtar e Tammuz; per l'India, gl'inni del Ṛgveda; per la Persia, le Gāthā (v. Avesta); per ...
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Re della Giudea (40-37 a. C.), figlio dell'asmoneo Aristobulo II, che Pompeo nel 63 a. C. sostituì nel sommo sacerdozio e nella etnarchia della Giudea con il fratello Ircano II. A. condivise la prigionia [...] ereditando la tradizione persiana, si erano anche sempre dimostrati di idee larghe verso l'importantissimo nucleo giudaico babilonese, sicché essi godevano di molte simpatie fra gli Ebrei. Nulla sappiamo precisamente delle trattative che intercorsero ...
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RAWLINSON, Sir Henry Creswicke
Giuseppe Furlani
Orientalista e diplomatico, nato l'11 aprile 1810 a Chadlington, morto a Londra il 5 marzo 1895. Fu uno dei fondatori degli studî assiriologici. Nel 1827 [...] successivi soggiornò in Inghilterra e preparò uno studio sull'iscrizione. In questi anni egli cedette le sue antichità babilonesi, sabee e sassanidiche al British Museum. Nel 1859 fu nominato ministro plenipotenziario in Persia, ma vi rimase soltanto ...
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Scienza greco-romana. Scienza e istituzioni nella Tarda Antichita
Ilsetraut Hadot
Scienza e istituzioni
La matematica
Le quattro scienze matematiche ‒ aritmetica, geometria, astronomia e musica, riunite [...] ellenizzate hanno sempre avuto una grande importanza nella trasmissione del sapere; in epoca ellenistica, la geometria e l'astrologia babilonese sono transitate per questi due paesi dall'est verso l'ovest, e verso la fine dell'Antichità l'erudizione ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] : la dea, in piedi, con una gamba su un leone ed un lungo giglio in mano.
Nei periodi neo-sumerico e babilonese vengono meno molti tipi iconografici: scompaiono le scene mitologiche e tutte le altre si fanno più rare; solo le raffigurazioni della dea ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del (v. vol. IV, p. 733)
P. Calmeyer
Sotto il nome di arte del L. sono stati raggruppati quasi esclusivamente bronzi attribuiti, negli anni [...] votivi, soprattutto lamine in bronzo e sigilli cilindrici in stile locale. Si dispone anche di testimonianze di un'influenza babilonese: le iscrizioni attestano l'appartenenza di un frammento a una nota classe di coppe decorate, databile al X sec ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] padre, delle sue mogli (in generale non più di due, per le classi più elevate, tanto che il matrimonio assiro-babilonese può dirsi quasi monoginico) e dei figli, compresi quelli adottivi. La patria potestà si estendeva tanto sulle persone quanto sui ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] sulla pratica armonica. - Il primo concetto d'armonia fu quello d'ordine, di buona logica. Così l'intesero gli Assiro-babilonesi - padri dell'astrologia - con la loro armonia delle sfere che passò in Egitto, in Grecia, e attraverso il Medioevo fino ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.