NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] precipuamente fantastico.
Assai più scarsi documenti ci restano della più antica novellistica semitica, giacché né la letteratura babilonese-assira (che pure dà tanta parte all'epos narrativo), né quella ebraica-biblica presentano produzioni che si ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] di Babilonia, reca nella versione dei Settanta l'iscrizione "Di David", il quale David fu anteriore di più secoli all'esilio babilonese. Altre volte solo un dato passo di un salmo non si accorda storicamente con l'autore a cui è attribuito: ad es ...
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RE, Libri dei
Giuseppe Ricciotti
Con questo termine si designa un numero differente di libri storici della Bibbia, a seconda che di questa si segue il testo originale ebraico, ovvero quello della versione [...] , che narra come il re Joachin, prigioniero in Babilonia, fosse liberato dopo 37 anni di prigionia da Evil-merodac, nuovo sovrano babilonese, e fosse trattato onorevolmente per tutto il resto della sua vita: il che ci riporta a dopo il 561 a. C., in ...
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Oriente. - Meno di un secolo fa i sussidî per la cronologia dei popoli dell'antico Oriente, oltre ai libri biblici, erano dati principalmente dai frammenti superstiti delle opere cronologiche del caldeo [...] biblica tradizionale risultano in generale assai più basse di quelle che si raccolgono dall'egiziana e dall'assiro-babilonese, l'ultima delle quali può dirsi veramente fondamentale per quella siro-palestinese, per la valutazione di quella egiziana ...
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GEENNA (gr. γέεννα)
Alfredo Vitti
Denominazione nel Nuovo Testamento, insieme con altri nomi, della sede dei supplizî eterni (v. inferno); onde si dice che nella geenna si va dopo un giudizio di condanna [...] ) et apparebit lacus tormenti, et contra illum erit locus requietionis et clibanus gehennae ostendetur; parimenti nel Talmūd babilonese, come nei trattati Ḥagiga, 1ª; ‛Erubim, 19ª.
Tale appellativo, di cui non paiono meravigliarsi gli uditori nel ...
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N Anticamente Bagastāna cioè "sede degli dei"; gr. Βαγίστανον ὄρος (Diod., XVII, 110), nei geografi arabi del Medioevo Behistūn, è il nome moderno di un contrafforte roccioso della catena che si stende [...] con il busto del dio.
Le iscrizioni scolpite intorno in tre redazioni, e cioè in antico persiano, in elamita e in babilonese, narrano della ribellione di Gaumāta il Mago avvenuta già verso la fine del regno di Cambise e di altre ribellioni che il ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] , tra i quali si segnalano il misticismo, il giudaismo ellenistico, quello testimoniato a Qumran, quello sinagogale in area babilonese, quello rabbinico che finirà con l’affermarsi in seguito su tutti gli altri, mentre il nascente cristianesimo non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Popoli del Mare e il collasso dell'Oriente mediterraneo
Giancarlo Lacerenza
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
I secoli che [...] Eqron (Tel Mikne) nel 1996, in cui è riportata la genealogia dell’ultimo re della città, ’Akish, alla vigilia della distruzione babilonese del 604:“Tempio costruito da ’Akish figlio di Pady, figlio di Yasid, figlio di Ada, figlio di Ya’ir, signore di ...
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Vedi GERUSALEMME dell'anno: 1960 - 1994
GERUSALEMME (v. vol. III, p. 850 e S 1970, p. 581, s.v. Palestina)
G. Palumbo
Gli scavi nel quartiere ebraico, diretti da N. Avigad, sono proseguiti negli anni [...] sulle terrazze dell'area G sono datate alla fine dell'Età del Ferro II, e la loro distruzione è dovuta alla conquista babilonese del 587 a.C.
Stesse date di costruzione e distruzione sono state assegnate a un grande edificio del tipo «a quattro vani ...
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ARMANNI, Osvaldo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato a Perugia il 3 ag. 1855, a 24 anni si recò a Roma, dove insegnò disegno all'Istituto "Leonardo da Vinci" e successivamente, dal 1907 al 1923, disegno [...] l'ingegnere Vincenzo Costa sull'area del vecchio ghetto romano. L'edificio ispirato vagamente all'architettura assiro-babilonese, risente del gusto liberty, temperato da una generica intonazione classicheggiante, sia all'esterno - che ha un liscio ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.