URIM e TUMMIM
Giuseppe RICCIOTTI
. Erano un particolare tipo di sorti sacre, mediante le quali nell'antico ebraismo si consultava la divinità e se ne provocava l'oracolo.
Il doppio termine è in ebraico [...] l'opinione di antichi espositori che ritennero trattarsi di piccole statuette (v. terafim). Sembra che l'uso divinatorio di queste sorti andasse sempre più perdendosi lungo il periodo monarchico, e dopo l'esilio babilonese fosse scomparso del tutto. ...
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SUMERICA, Arte
G. Garbini
Per arte s. intendiamo l'insieme delle manifestazioni artistiche della regione mesopotamica (all'incirca l'odierno Iraq; v. mesopotamica, arte) del periodo protostorico e di [...] minore, quella assira (v.). Laddove altre culture figurative, come la fenicia, la siriana, l'anatolica e la stessa babilonese restano legate a soluzioni formali più o meno originalmente rielaborate e a un patrimonio figurativo di imitazione, solo ...
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Vedi DURA-EUROPOS dell'anno: 1960 - 1994
DURA-EUROPOS (v. vol. III, p. 188)
S. B. Downey
Le principali novità riguardano la cronologia, la vita religiosa, i problemi delle scene bibliche della Sinagoga.
Cronologia. [...] di Apollo, di tipo verisímilmente greco, fu abbattuto prima di essere completato, per essere sostituito da un tempio a corte di tipo babilonese, datato da un'iscrizione agli anni tra il 40 e il 32 a.C. circa. Tutte le iscrizioni ufficiali del tempio ...
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L’insieme dei corpi che rientrano nella zona di influenza gravitazionale del Sole. È formato dal Sole, dagli 8 pianeti principali (in ordine di distanza dal Sole: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, [...] delle conoscenze sul Sistema solare
Il sistema geocentrico. Le prime cosmologie di cui si ha testimonianza, e tra queste la babilonese, la egizia e la indiana, pur dominate da motivi mistici e mitologici, si limitarono a modellare l’Universo secondo ...
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SIRIA
Pier Giovanni Donini
Guido Valabrega
Daniela Amaldi
Desideria Viola
Stefania Parigi
(XXXI, p. 885; App. I, p. 1006; II, II, p. 835; III, II, p. 753; IV, III, p. 340)
In base al censimento [...] regno di Nabucodonosor ii, quando ormai tutta la valle del Medio Eufrate e la Gezirah era passata sotto il controllo babilonese.
Risalgono a questi ultimi anni le prospezioni geo-archeologiche di una équipe francese del CNRS e di una équipe americano ...
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METRICI, SISTEMI
Angelo SEGRE
Giovanni GIORGI
Antichità. - Ignoriamo le misure dei popoli del Mediterraneo precedenti l'età classica. I sistemi a noi noti sono in gran prevalenza sistemi chiusi e [...] paesi arrivati a un certo grado di civiltà; di qui le numerose connessioni fra i sistemi metrici orientali e quelli ellenici.
Il talento babilonese biltu, che poi è usato anche presso gli Assiri, pesa kg. 30,13 e si divide come segue:
Il darico d'oro ...
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Quando viene riferito a un'opera letteraria o di arte figurativa o musicale, l'aggettivo anonimo significa che di tale opera non si conosce l'autore, sia che questi non sia mai stato noto o che si sia [...] diretta di Dio, non può naturalmente recare in fronte alcun nome di autore (si noti che, in fondo, anche la legislazione babilonese è opera della divinità, e il re non ne è che il promulgatore). Anche i libri "storici" (Giosuè, Giudici, Ruth, Samuele ...
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Personaggio biblico che conosciamo per i dati forniti da Daniele (V, VII, VIII) e da Giuseppe Flavio (Antiq., X, 231-248), il quale ultimo non fa altro che parafrasare il precedente. Secondo Daniele, Baldassare [...] astraendo dalla storicità del libro di Daniele, risulta soprattutto da una piccola iscrizione cuneiforme, di Ur, in cui Nabuna'id, re babilonese (556-539), prega il dio Sin di esser propizio a lui e al figlio primogenito Bil-sar-usur. Ora la maggior ...
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LEVIATAN
Giuseppe Ricciotti
. È nella Bibbia il nome d'un animale, talvolta immaginario, tal'altra reale.
Nel testo ebraico il vocabolo appare 6 volte, ed è liwyāthān, che, derivando dalla radice lwh, [...] variasse col tempo. Da principio esso designava un mostro primordiale a forma di serpente, affine al Tiāmat della cosmogonia babilonese; da questa concezione derivarono altre più o meno diverse, fino a che l'antico vocabolo, dal significato pauroso ...
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ZOLLI, Eugenio (propr. Israel Zoller)
Giovanni GARBINI
Ebraista ed esegeta biblico, nato a Brody (nella Polonia già austriaca) il 7 settembre 1881, morto a Roma il 2 marzo 1956. Mutò il cognome Zoller [...] ); L'educazione presso gli Ebrei, Milano 1952; Il salterio, documento di vita vissuta, Milano 1953; L'ebraismo, Roma 1953; Guida all'antico e Nuovo Testamento, Milano 1956; Talmud babilonese, Bari 1958 (versione del Trattato delle benedizioni). ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.