ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] ,testo originale accompagnato dalla traduzione aramaica. Ad altra maggiore impresa poi collaborò l'A., l'edizione completa del Talmud babilonese (1520-23), dove la disposizione da lui data al testo e ai vari commenti è stata mantenuta immutata sino ...
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ISHCHALI
G. Garbini
ISHCHĀLĪ. − Località nell'Iraq, posta sul fiume Diyala nei pressi del Tigri.
Scavata clandestinamente nel 1929, I. fu esplorata nel 1934-35 dalla missione dell'Oriental Institute [...] altre divinità ad un gruppo di soggetti apparentemente profani e di incerto significato, come un uomo su uno zebù (v. babilonese, arte), un suonatore di cetra, una cagna che allatta i cuccioli, due uomini affrontati con uno strano strumento in mano ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] a.C. vari Stati, la cui autonomia termina tra il 7° e il 6° sec. a.C., con la conquista assira e babilonese. Più a lungo si mantiene Cartagine, colonia fenicia nell’Africa settentrionale e grande potenza marinara.
Nel 1° millennio a.C. si hanno le ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] molto più l'influenza femminile.
Molto elevata appare la condizione della donna nella legislazione sumerica e in quella babilonese, nelle quali essa gode di un'indipendenza quasi assoluta rispetto alla propria famiglia e all'autorità del marito ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] l'affermazione di un ordine necessario di tutte le cose, la quale presumibilmente dipende da un fatalismo astrologico di origine babilonese, di cui forse si può scorgere l'influsso nella teoria dell'anno cosmico; soltanto nell'atomismo di Leucippo e ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] la hittita, l'amurrita, l'aramaica ed altre ancora. Non meno ricca è stata la Siria di alfabeti: il cananeo, il cuneiforme babilonese, il cuneiforme di Ugarit, il geroglifico hittita e almeno ancora un altro alfabeto vi erano in voga.
Le fonti per la ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] , l'uso dei portali a grandi tori androcefali, la decorazione a lastre in rilievo, a cui si alterna la decorazione babilonese a mattoni smaltati, di cui possiamo ricordare il più famoso e imponente esempio nel fregio degli "immortali" del palazzo di ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] i sacerdoti si formava una classe speciale di sacerdoti indovini, come tra i Romani gli auguri e gli aruspici, e tra i Babilonesi i veggenti di molte e varie specie, che insieme costituivano un'ampia casta, con a capo un archiveggente; nella quale si ...
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GENEALOGIA (gr. γενεαλογία)
Giuseppe RICCIOTTI
Arnaldo MOMIGLIANO
Armando LODOLINI
È la disciplina che tratta dell'origine e della discendenza di famiglie e di stirpi. Dopo la geografia, la cronologia [...] è divisa in tre gruppi ciascuno di 14 generazioni: il primo, da Abramo a David; il secondo, da David all'esilio babilonese; il terzo, dall'esilio alla nascita di Gesù Cristo.
Antichità classica. - In società come quelle della Grecia e di Roma, in ...
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STADIO
Angelo SEGRE
. Lo stadio (στάδιον) era una misura di lunghezza varia a seconda delle regioni della Grecia dove era in uso. Esso si divideva dovunque in 600 piedi i quali erano diversi da regione [...] lo stadio ellenico con le sue divisioni in 600 piedi sia modellato su una misura di lunghezza neobabilonese, l'us, ma i rapporti fra lo stadio e le misure di lunghezza babilonese sono meno evidenti dei rapporti fra le misure ponderali greche e quelle ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.