(arabo al-Ḥaḍr) Antica fortezza della Mesopotamia, ubicata nel Governatorato di Ninawa (Iraq), a S di Mossul e a O di Assur. Nel 2° sec. d.C. e per una parte del 3°, H. fu capitale di un piccolo Stato [...] Nel territorio della città sono stati scavati anche 14 templi minori, con schema architettonico di tradizione mesopotamica, babilonese e assira, da cui proviene una quantità straordinaria di rilievi e statue raffiguranti divinità, sacerdoti, sovrani ...
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MESOPOTAMIA (Μεσοποταμία "terra in mezzo a due fiumi")
Pietro ROMANELLI
Adriano ALBERTI
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Denominazione greca (che appare dapprima usata nel sec. IV a. C.) del territorio dell'Asia Anteriore bagnato [...] di ‛Irāq.
In questa più lata accezione, la storia della Mesopotamia antica si confonde dapprima con quella degl'imperi babilonese e assiro (v. babilonia e assiria); quindi con quella dell'impero persiano degli Achemenidi. Attratta con la conquista di ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] in tutta la regione in lingua letteraria, spesso dominata dall'influenza letteraria di un particolare dialetto noto come 'babilonese standard'. La predilezione per l'uso di un complicato sillabario contenente numerosi segni CVC, e la produzione di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I ritmi delle conquiste assire
Luisa Barbato
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
L’espansione assira, che nella lunga durata [...] continua l’attività sugli stessi fronti. Egli è capace di penetrare fino a Dur-Kurigalzu e Sippar, nel cuore del territorio babilonese, per poi risalire lungo il medio Eufrate e il Khabur fino a Nasibina.
Con Assurnashirpal II gli eserciti d’Assiria ...
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nudità La mancanza di vestiti o di altri indumenti, riferita al corpo umano, o alla sua raffigurazione nell'arte.
Tra i popoli primitivi, la n. totale, o quanto meno la mancanza di copertura delle parti [...] . può esprimere la dedizione totale del soggetto che non vuol nascondere nulla alla divinità (i morti, nella religione babilonese, dovevano comparire nudi davanti alla divinità degli inferi per essere giudicati). Infine, la n. può essere suggerita da ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] mondo, avrebbero dovuto scatenarsi un'ultima volta prima della sua fine. Il documento più antico del mito cosmogonico è il poema babilonese della lotta di Marduk, dio solare, con i mostri del caos. Un riflesso di questo mito può essere visto in quei ...
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RAS SHAMRA (App. I, p. 960; II, ii, p. 667)
Giovanni GARBINI
Gli scavi in questa importantissima località della Siria (corrispondente all'antica città fenicia di Ugarit), che la guerra aveva interrotto, [...] vista letterario e storico, dato che in esso sono stati trovati numerosissimi testi, per lo più in lingua ugaritica e babilonese, divisi in varî archivî. Di tali testi sono stati finora pubblicati tre volumi, uno per quelli ugaritici, due per quelli ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] di anni, mentre l'assunzione di alcol, la prima droga a uso 'voluttuario', è documentata già in età babilonese, circa 3000 anni fa.
Molte sostanze psicoattive possiedono una struttura chimica paragonabile a quella dei principali neurotrasmettitori e ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] un'origine dalle province del ‛Irāq abbaside o una pur vaga relazione con queste (di Baghdād era, p. e s., il mistico "babilonese" Abū Ahărōn, venuto in Italia nel sec. IX): non certo una relazione con Qayrawān, città nativa e residenza di Ibn al ...
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ARAMAICA, Arte
G. Garbini
La popolazione semitica degli Aramei, della cui presenza nelle regioni limitrofe del deserto arabo-siriano si hanno tracce risalenti alla seconda metà del III millennio a. [...] la caduta di Hama sotto Sargon II. In Babilonia gli Aramei riuscirono invece ad imporsi, tanto che l'ultima dinastia neo-babilonese, quella dei Caldei, fu una dinastia di origine aramaica.
Lo stato ancora embrionale degli studi sull'arte dell'antico ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.