Persiani
Pietro Mander
Gli acerrimi nemici dei Greci antichi
I Persiani erano un popolo affine ai Medi, dalle origini oscure, che abitava l’attuale regione iranica di Fars (antica Parsa). Non sappiamo [...] di Babilonia ebbe grande influenza nel mondo persiano, che organizzò l’amministrazione e la regalità tenendo presente il modello babilonese. Sotto la geniale guida di Ciro un popolo marginale tra i grandi imperi del Vicino Oriente si era innalzato ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] civiltà asiatiche.
2050-1950: fioritura del regno neosumerico di Ur con la III dinastia.
19°-15° sec. a.C: impero babilonese in Mesopotamia.
18° sec. a.C.: gli Ebrei si stabiliscono in Palestina, dove iniziano una plurisecolare opera di sintesi e di ...
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PATRIARCA (gr. πατριάρχης "capo di una famiglia o tribù")
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella terminologia biblica sono designati col nome di patriarchi i tre tradizionali progenitori degli Ebrei, [...] antidiluviani scende a una media di poco superiore all'ordinaria per gl'immediati predecessori di Abramo. Un fenomeno analogo avviene nell'antica tradizione babilonese, che assegna molte migliaia d'anni a ciascuno dei monarchi anteriori al diluvio ...
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METAMORFOSI (dal gr. μεταμόρϕωσις "trasformazione"; ted. Verwandlung)
Nicola Turchi
È, conforme all'etimologia, la trasformazione di un oggetto in un altro e soprattutto dell'uomo in animale, in pianta, [...] 'arte.
La trasformazione di un uomo (o di una parte di un uomo) in animale è la più frequente. Così nel poema babilonese di Gilgamesh, Ishtar muta il suo amante in uccello, nell'Odissea Circe trasforma in porci i suoi ammiratori; nelle Metamorfosi di ...
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NAVILLE, Henri-Édouard
Egittologo e filantropo, nato a Ginevra il 14 giugno 1844, morto il 17 ottobre 1926. Studiò a Ginevra, Bonn, Parigi, Londra, e Berlino.
Compì dal 1868 in poi numerosi viaggi scientifici [...] , di dimostrare che questa raccolta di testi in origine sarebbe stata redatta, dallo stesso Mosé, in lingua e scrittura babilonese.
Il N. si dedicò altresì a opere filantropiche e religiose; fu vicepresidente, e presidente interinale, del Comitato ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] profeti non riuscirono però a salvare Israele, che nel 721 a. C. fu schiacchiato dagli Assiri, e nemmeno ad impedire l'esilio babilonese di Giuda (586 a. C.); nel caso di Giuda però furono almeno capaci di mantenere l'unità del popolo e di salvare la ...
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Biblo
Città fenicia (antica Gubla, poi Gebal, od. Giubail), fra Tripoli e Beirut, in Libano. Ebbe fin dall’inizio del 3° millennio a.C. rapporti con la Mesopotamia e l’Egitto. Citata nei testi di Ebla [...] fenicie. Tributaria degli assiri dalla metà dell’8° sec., mantenne però una dinastia locale. Passò poi a far parte dell’impero babilonese (7° sec.), di quello persiano (6°-4° sec.), e di quello seleucide (3°-1° sec. a.C.). Importante in età ...
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David
Re del regno d’Israele (1000 ca.-960 a.C., secondo la tradizione biblica). Non si hanno dati coevi né resti archeologici a lui attribuibili, e la sua figura storica è molto dubbia; ma la «casa [...] e la fece capitale del regno, dando inizio a una dinastia che, nella tradizione biblica, sarebbe durata fino all’esilio babilonese. Non poté costruire il tempio di Yahweh, per scontare i peccati commessi, e ormai vecchio lasciò quest’incombenza al ...
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Mito o dottrina che ha per oggetto la formazione dell’Universo.
C. può essere tanto il complesso delle dottrine cosmologiche elaborate dalle grandi religioni orientali e antiche, quanto il limitato orizzonte [...] dell’ordine attuale del cosmo: instaurazione dell’ordine di Zeus dopo la titanomachia, vittoria di Marduk su Tiamat nella c. babilonese ecc. Nelle c. a carattere genealogico, la divinità suprema, che instaura l’ordine del cosmo, è collocata alla fine ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] determinata, si dovrà supporre una costruzione più o meno stabile di custodia a essi riservata.
La civiltà mesopotamica
Il t. babilonese e assiro era un palazzo vero e proprio con un grande cortile circondato da mura e con numerosi vani; la divinità ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.