Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] rappresentazioni figurate ci forniscono sull'uso e le forme delle botteghe nelle antiche civiltà orientali. Per quella assiro-babilonese, ad esempio, sappiamo che il mercato si svolgeva soprattutto alle porte della città, e molta parte dell'attività ...
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ZACCARIA (ebraico Zĕkaryāh[u], "Jahvè si ricorda [di lui]"; greco Ζαχαρία[ς])
Giuseppe Ricciotti
Nome di vari personaggi biblici, sia dell'Antico Testamento sia del Nuovo, dei quali i principali sono [...] a Z. e attribuito a epoche differenti: alcuni l'attribuiscono, almeno in parte (capitoli IX-XI), a prima dell'esilio babilonese e della caduta del regno di Samaria (721 a. C.), altri invece al tempo del predominio greco (gli Yāwān "Ioni", nominai ...
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Dal nome del primogenito di Cam (v.), era designato un popolo da lui discendente, secondo la Bibbia (Genesi, X, 6 segg.). Il nome occorre anche in egiziano K‛š Kš e designa il territorio a sud dell'Alto [...] opposte africane lungo il Mar Rosso. Poiché in Gen., X, 8, Cus è presentato come padre di Nemrod, il babilonese, alcuni critici hanno pensato doversi qui trattare piuttosto della tribù dei Kashshū (Κοσσαῖοι, v. cassiti), che dominò in Babilonia ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] Bonaiuti che rappresenta le sette Arti liberali (Firenze, S. Maria Novella, Cappellone degli Spagnoli), in concordanza con l'idea che i Babilonesi avevano di Nabu, lo scriba, il dotto degli dei. Non si può fare a meno di ricordare, però, che nella ...
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Vedi PERSEPOLI dell'anno: 1965 - 1996
PERSEPOLI (ant pers. Pārsa; Πέρσοι, Περσέπολις; Persepolis)
C. A. Pinelli
È il più celebre complesso monumentale dell'Iran antico. Le sue rovine giacciono lungo [...] la sistemazione dell'apadāna, scoprendo un documento di fondazione risalente a Serse I, redatto in quattro esemplari (uno in babilonese, due in antico persiano, uno in elamita). Dal 1939 in poi il Servizio Archeologico Iranico ha continuato i lavori ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (συναγωγή)
M. Floriani Squarciapino
Il termine greco, traduzione dell'ebraico Bēt ha-Kěnesset (Casa dell'Assemblea), non è il solo che nel mondo classico [...] designare l'edificio di riunione, il vocabolo s. si riferì piuttosto alla "comunità".
La s. ebbe origine durante l'esilio babilonese, dopo la distruzione del primo Tempio di Gerusalemme, ma l'uso continuò dopo il ritorno in patria del popolo ebraico ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] mossogli contro da Ares.
È indubbia la sua connessione con l’Adonis venerato in cerimonie di lutto per la sua morte a Byblos in Fenicia, riflesso del babilonese Tamuz. Ādōn fu il nome con cui in Siria e Palestina venne resa la formula invocativa ...
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SERAPIDE (Σέραπις, la forma Σάραπις è più antica ma meno frequente)
Evaristo BRECCIA
Divinità egizio-greca il culto della quale, istituito nei primordî dell'età tolemaica, dopo essere riuscito a penetrare [...] la statua che lo rappresentava; qui il cristianesimo ottenne su di lui l'ultima definitiva clamorosa vittoria.
I sostenitori dell'origine sinopitico-babilonese si basano su un racconto di Tacito (Hist., IV, 83-4) e su di un passo di Plutarco (Iside e ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] il cui culto penetrò in Israele (Geremia, VII, 18, XLIV, 17, 19-25), è probabilmente Astarte (ma forse nella forma babilonese di Ištar).
Nella Bibbia la forma plurale ‛Aštĕrōth è spesso usata per designare genericamente l'insieme dei culti idolatrici ...
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MAZZARELLA, Giuseppe
Giurista, nato a Reggio Calabria il 1° luglio 1868; insegnante di etnologia giuridica nell'università di Catania dal 1909 come libero docente ed incaricato, e dal 1926 come titolare [...] maggiori istituti giuridici del mondo antico. Il M. ha inteso soprattutto a ricostruire sulle fonti originali i principî del diritto babilonese e l'antica civiltà giuridica dell'India. Premio reale dei Lincei nel 1909.
Fra le sue opere principali: La ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.