SETTIMANA (dal lat. septimāna, aggettivo sostantivo; in lat. anche hebdomada, dal gr. ἑβϑομάς "gruppo di sette" fr. semaine; sp. semana; ted. Woche; ingl. week)
Alberto Pincherle
È il periodo di sette [...] che, accolta nel mondo ellenistico romano e poi cristiano, si è diffusa presso altri popoli e tramandata al mondo moderno.
Per i Babilonesi, il cui mese lunare comprendeva 29 o 30 giorni, il primo giorno di ogni mese era il giorno del novilunio e di ...
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Uno dei gruppi etnici e linguistici in cui si dividono i semiti, di cui erano considerati progenitori eponimi il quinto figlio di Sem e il figlio di Camuel e nipote di Nachor fratello di Abramo, ambedue [...] siriaco, che divenne la lingua letteraria degli A. cristiani e di altre nazioni), della Mesopotamia meridionale (il talmudico babilonese e il mandeo). La scrittura aramaica derivava dall’antica fenicia: da essa ebbero origine la scrittura araba, la ...
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(accadico Kashshū) Popolazione dell’Asia anteriore antica, originaria dell’altopiano iranico. Sotto Agum II (1592-65 a.C.) s’impadronirono di Babilonia e di quasi tutta la Mesopotamia. Con Karaindash (1457-41) [...] elamita. La dinastia cassita fu definitivamente sconfitta nel 1160 sul Tigri dagli Elamiti.
L’arte della Mesopotamia cassita continua nell’architettura la tradizione babilonese, mentre i dipinti murali riprendono usanze e stili micro-asiatici. ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] egiziane (sia dalla geroglifica sia dalla ieratica, o perfino dalla demotica); altri dalle scritture a caratteri cuneiformi (sia babilonese che assira, o anche sumera). Fra le altre teorie ricordiamo quella cretese, la cipriota, la hittita, la ...
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shaka
Popolazioni delle pianure a Nord del Mar Nero e del Caspio, che i persiani indicarono con il nome di s. (come fu osservato da Erodoto) e i greci con il nome di sciti. Di fatto gli sciti furono [...] greci fu certo dovuto al maggiore contatto che ebbero con essi. Analogamente si spiega il fatto che nella redazione babilonese delle iscrizioni di Dario I al nome s. della redazione persiana corrisponde gimirri (cimmeri). Nelle iscrizioni di Dario I ...
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Giocattolo in forma di fantoccio di legno, cartapesta, celluloide, di materia plastica.
Diffusa sin dai tempi più antichi, al punto che non è chiaro in certi casi se debba essere considerata come giocattolo [...] state trovate b. nelle antiche sepolture peruviane; ugualmente l’uso di b. è testimoniato presso gli Aztechi; alla civiltà babilonese appartiene un esemplare d’alabastro con braccia mobili; gli Egizi ebbero b. snodabili di legno dipinto; i Greci e i ...
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LENORMANT, François
Giuseppe FURLANI
Secondina Lorenzina CESANO
Archeologo e assiriologo, figlio di Carlo, nato a Parigi il 17 gennaio 1837, morto ivi il 9 dicembre 1883. Fu dapprima vice-bibliotecario [...] , cominciando lo studio della lingua sumera, e trattando della storia della civiltà mesopotamica e della religione assiro-babilonese. Tra i numerosi viaggi da lui compiuti nelle regioni più feconde per l'archeologia si debbono specialmente ricordare ...
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Anshan
Regione dell’Iran antico, nell’od. Fars, con capitale a Tell-i Malyan. Era il polo interno dell’Elam, mentre Susa ne era il polo aperto verso la Babilonia. A metà del 3° millennio a.C. A. subì [...] baricentro si spostò in seguito a Susa. A. riacquistò centralità solo a tratti. Al tempo delle interferenze elamite nella politica assiro-babilonese (750-650 a.C.), A. era in netto declino. I primi re persiani (Ciro I e II) si fregiarono del titolo ...
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Poeta, narratore e saggista (Fiume 1909 - Torino 1995). Prof. di lingua e letteratura ungherese all'univ. di Torino, ha pubblicato l'antologia Lirica ungherese del '900 (1962) e tradotto i principali poeti [...] dei labirinti. Storia di un mito e di un simbolo, 1967; Beszélgetés a Sátánnal "Conversazione con Satana", 1985; In cattività babilonese, 1987) e nella narrativa (Il porto dell'aquila decapitata, 1969), S. ha espresso un vivo interesse per la storia ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] ufficialmente in Atene, nell'anno 432 a. C., un nuovo ciclo di 19 anni, calcolato dall'astronomo Metone, ma già noto ai Babilonesi fin dal sec. VIII (19 anni solari = 235 mesi lunari; i 235 mesi dànno 19 anni lunari di 12 mesi ciascuno, più ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.