È la prima moneta d'oro regale dei Persiani Achemenidi, creata da Dario I (521-485 a. C.), donde il suo nome. Secondo un principio imposto da Creso, e che ebbe dipoi valore nell'evo antico, è di oro puro, [...] : Erodoto lo dice κρυσίον χαϑαρώτατον (IV, 166). Pesa da gr. 8,35 a 8,42, come il siclo leggero del sistema ponderale babilonese, che è la metà del siclo pesante (gr. 16, 84).
Il tipo costante e uniforme reca il re seminginocchiato, la gamba sinistra ...
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MAGI (dal gr. Μάγοι, lat. Magi)
Raffaele Pettazzoni
Erano originariamente (Erodoto, I, 101) una delle sei "tribù" nelle quali era ripartito il popolo dei Medî: probabilmente i membri della classe sacerdotale, [...] sino ai tempi cristiani. Anche i tre "re magi" di Matteo (II, 1 segg.) rispecchiano la concezione secondaria "babilonese", sebbene nei più antichi monumenti cristiani siano rappresentati sotto l'aspetto di adoratori di Mitra.
Bibl.: A. Carnoy, Le ...
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Etnologo e assiriologo, nato a Correggio nel 1847, morto a Firenze il 3 settembre 1872. Fu libero docente di assiriologia nell'Istituto di studî superiori a Firenze e fondò insieme con Paolo Mantegazza [...] corsi liberi d'assiriologia tenuti nell'Istituto. Egli dà in quest'opera la prima trattazione sistematica della religione babilonese e assira, basata su un'estesa conoscenza di tutta la letteratura sull'argomento.
Bibl.: A. de Gubernatis, Matériaux ...
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IPSICLE (‛Υψικλῆς)
Giorgio Diaz de Santillana
Matematico eminente, fiorì probabilmente in Alessandria verso il 200 a. C. È della generazione seguente a quella di Apollonio. È ritenuto autore del cosiddetto [...] di queste. Scrisse un trattato sul levare delle stelle, in cui per la prima volta appare nell'astronomia greca la divisione babilonese del circolo dell'eclittica in 360°.
Bibl.: L. Th. Heath, The Thirteen books of Euclid's elements, seconda edizione ...
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Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] -499, forse dovute a incertezze prodotte dalla riforma del calendario operata nel 19° anno di regno di Dario I. Il calendario babilonese era fondato inizialmente sul ciclo lunare sinodico, con 12 mesi di 29 e 30 giorni, ai quali, almeno ogni tre anni ...
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LAGAŠ
R. Dolce
Antica città sumerica precedentemente identificata con Tello (v. vol. VII, p. 690). Costituisce la più antica città dello stato di Girsu, 20 km a SE della più recente sede di Girsu, odierna [...] i maggiori identificati nella Mesopotamia meridionale, con una occupazione che culmina nell'età protodinastica e termina nel periodo paleo-babilonese. L'ipotesi di identificazione di Teil al-Ḥibā con L. fu avanzata da A. Falkenstein e Th. Jacobsen ...
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HOMMEL, Fritz
Giuseppe Furlani
Orientalista tedesco, cultore di tutti i rami degli studî semitici, nato il 31 luglio 1854 ad Ansbach. Dal 1892 al 1924 fu professore ordinario di lingue semitiche nell'università [...] tra i popoli semitici meridionali. Dopo parecchi lavori di filologia semitica, si dedicò principalmente allo studio della civiltà babilonese e assira e pubblicò moltissimi scritti, pieni d'intuizioni talora audaci, delle quali parecchie trovarono poi ...
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L'invenzione dello zero
Angelo Guerraggio
L’invenzione dello zero
Lo zero è entrato relativamente tardi a far parte del linguaggio matematico – attraverso la civiltà indiana e poi la cultura araba – [...] un simbolo che sarebbe stato poi collegato alla mancanza di oggetti. Lo zero fa una sua prima comparsa già tra i babilonesi, il popolo che occupava l’area situata tra i fiumi Tigri ed Eufrate, conosciuta come Mesopotamia e che oggi fa parte ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] scienza, ancorché intesa a predire l'avvenire, ma dall'arte di tali previsioni ormai del tutto separata e indipendente.
L'astronomia babilonese nasce nel paese di Sumer, dove ancor oggi se ne trovano tracce in rovine di edifizî che rimontano a più di ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] : A-bi-ra-mu "mio padre è eccelso", e A-ba-ra-ha-am, quest'ultima in una lettera della prima dinastia babilonese (sec. XXIII a. C.). E appunto al tempo di quella dinastia viveva Abramo, essendo probabilmente contemporaneo di Ḫammurabi (v.) il sesto e ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.