LASA
AIdo Neppi Modona
. Nome o appellativo di deità muliebri (per quanto una volta il nome sia aggiunto accanto alla figura di un giovane) etrusche, per lo più al seguito della dea etrusca dell'amore, [...] di dea del parto o di esecutrice del destino, pari alla parca Atropo.
Data l'omonimia con la deità ctonica babilonese Las o Laz, fu supposto un ravvicinamento in questo senso, scientificamente non sostenibile; più probabile è quello col lat. Lares ...
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Astronomo, della seconda metà del sec. VI; scrisse un poema astronomico in esametri, intitolato Φαινόμενα o più probabilmente 'Αστρολογία, di cui restano due soli versi non del tutto chiari. Il principale [...] e dato il nome alle sue costellazioni, specialmente all'Ariete, al Sagittario e al Capricorno. Egli subì l'influenza della scienza babilonese.
Bibl.: H. Diels, Fragm. d. Vors., II, 3ª ed., p. 197 segg.; Nachträge al vol. ii, p. xxiv; F. Boll, Sphaera ...
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Superman
Alfredo Castelli
Il primo eroe extraterrestre
Ha tutte le caratteristiche dei tanti invincibili eroi che lo hanno preceduto nel tempo. Eppure Superman, creato nel 1938 dagli statunitensi Jerry [...] invincibili come lui
Una moltitudine di eroi leggendari
Chi fu il primo supereroe? Forse Gilgamesh, protagonista di un poema epico babilonese redatto verso il 2600 a.C. Oppure Ercole, che compì le famose dodici fatiche. O il fortissimo Sansone che ...
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Orientalista italiano (Roma 1844 - ivi 1935), dapprima custode del gabinetto numismatico della Biblioteca Vaticana (1873-76), poi prof. (1876-1919) di ebraico e lingue semitiche comparate nell'univ. di [...] memoria Sulla sede primitiva dei popoli semitici (1879), che attraverso la comparazione linguistica egli fissava nella pianura babilonese, concentrò la sua attività soprattutto in indagini filologiche ed edizioni di testi; con queste segnò un'orma ...
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Di una sommersione temporanea della terra sott'acqua parlano antiche tradizioni che si trovano tanto nel mondo classico, quanto presso i popoli orientali e i primitivi; ma non dovunque, sicché non si può [...] , sia per vanità femminile dopo aver mirato la sua immagine nel liquido, abbandona il suo proposito. La somiglianza con la leggenda babilonese sta nel modo di agire degli uomini e degli dei, più che nel motivo dell'inondazione, di cui si vedono ben ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'organizzazione dell'Impero persiano e l'eredita assira
Michael Jursa
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Nel corso di pochi decenni, l’Impero persiano [...] . L’evento chiave del regno di Serse (sovrano dal 486 al 465 a.C.), figlio e successore di Dario, è l’insurrezione babilonese nel 484 a.C. Secondo la tradizione storiografica greca il re persiano reagisce con violenza e arriva a distruggere il tempio ...
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Sennacherib
Re assiro (704-681 a.C.). Figlio di Sargon II, col quale già collaborò nel governo, abbandonò la nuova capitale di Dur-Sharrukin dopo la tragica morte del padre in battaglia e iniziò l’ampliamento [...] nelle quattro direzioni della terra (in accordo con l’ideologia dell’impero universale), si concentrò soprattutto nello scenario babilonese, contro i locali capi caldei spalleggiati dall’Elam. Dopo alterne vicende, e dopo l’uccisione del figlio ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] i loro capi, cioè gli arcangeli, che nel numero sacro, ora di quattro ora di sette (cfr. le sette divinità planetarie presso i Babilonesi, e i sette Amesha spenta presso i Persiani), stanno più vicini a Dio (Tobia, XII, 15; cfr. Apoc., IV, 5), e ...
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Villaggio turco dell'Anatolia, circa 150 km. a E. di Angora, famoso per le rovine ivi rinvenute della città di Khatti o Khattushash, forse capitale, per un certo periodo (sec. XIV-XIII a. C.), dell'impero [...] con porte decorate di rilievi, e soprattutto un prezioso archivio di tavolette d'argilla, con testi cuneiformi in babilonese e in varie lingue indigene, la cui decifrazione fu genialmente intrapresa e condotta innanzi dal Hrozný (v. assiriologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La stele di Hammurabi e le antiche leggi
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stele del Codice di Hammurabi è uno degli oggetti [...] devasta l’acropoli della capitale elamita nel VII secolo a.C. e provoca probabilmente la caduta e la rottura del monumento babilonese, che rimane nascosto sotto le rovine della città, fino alla sua scoperta, avvenuta fra il 1901 e il 1902.
La stele ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.