Denominazione dei dottori talmudici dell'epoca posteriore alla redazione della Mishnāh per opera di Yĕhūdāh ha-Nāsī, fino alla redazione del Talmūd babilonese, ossia dall'inizio del sec. III alla fine [...] duemila. Essi sono classificati in due categorie: amorei palestinesi (insigniti di solito del titolo di Rabbī), e amorei babilonesi (insigniti di solito del titolo di Rab). Inoltre essi sono distinti per generazioni, un po' diversamente ripartite dai ...
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Scienza greco-romana. Astrologia
Tamsyn Barton
Astrologia
L'esposizione storica dell'astrologia greco-romana presenta alcune difficoltà di ordine cronologico. È difficile, infatti, ricostruire con [...] di aver introdotto l'astrologia in Grecia nel corso del III e del II sec.; uno di questi era Beroso, probabilmente un sacerdote babilonese trasferitosi a Coo (attivo intorno al 280 a.C.), indicato da Giuseppe Flavio, verso la fine del I sec. d.C ...
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yawan
(o yamana, yauna, yoni) I popoli orientali nella prima metà del 1° millennio a.C. designarono i greci «ioni», mentre nel 2° millennio li avevano designati «achei», akhiyawa in ittita: si incontrano [...] dunque le forme yawan in ebraico e fenicio, yamana in assiro-babilonese, yauna in antico persiano. L’uso deriva dall’intensificarsi dei contatti tra i regni orientali (dalla Lidia alla Media alla Persia) con le città della Ionia anatolica e con il ...
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(ebr. Līlīt) Demone femminile, menzionato nell’Antico Testamento e più ampiamente trattato dalla letteratura ebraica post-biblica. Miticamente è la prima moglie di Adamo, genitrice di demoni, simbolo [...] dell’erotismo non procreativo; come tale seduce gli uomini e insidia i bambini. È identica al demone femminile babilonese e assiro Lilītu, dal bell’aspetto, incarnazione della lascivia.
Con il nome di Lilītu è pure nota in Mesopotamia una classe di ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] sec. a. C., epoca in cui essi si stabilirono in Palestina. Tuttavia solo nel periodo posteriore all'esilio babilonese (VI sec. a. C.), con il diffondersi della cultura greca in Palestina, si è formata quell'arte che chiamiamo giudaica, con caratteri ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] caduta di Ninive); convenzionalmente è divisa in un periodo paleo-assiro (fino alla metà del 2° millennio, spesso con predominio politico babilonese e culturale sumero e accado), uno medio-assiro (fino al 1000 ca. a.C.) e uno neo-assiro (fino al 612 ...
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NABUCODONOSOR (Nabukadrezzar)
Giuseppe Furlani
Fu il più potente e celebre re dell'impero neobabilonese o caldaico e regnò dal 604 al 562 a. C. Il suo regno fu un periodo di grande splendore per la Babilonia [...] e per la città di Babele. Il suo nome suona in babilonese Nabū-kudurru-uṣur, vale a dire "Nabū, conserva il confine" (v. babilonia e assiria: Storia). ...
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Divinità messe in particolare rapporto o addirittura identificate con singoli pianeti (o corpi celesti concepiti come tali). Se anche presso i popoli primitivi il Sole, la Luna e le varie costellazioni [...] il carattere attribuito dalla mitologia alle corrispondenti divinità, costituiva il fondamento dell’astrologia babilonese.
L’interpretazione greca delle divinità babilonesi (secondo l’ordine di sopra: Elio, Selene, Afrodite, Crono, Zeus, Ermete, Ares ...
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TELL el- ‛AMĀRNAH
Giuseppe Furlani
Questo nome porta ora un piccolo villaggio tra Minyeh e Asiūṭ, nella valle del Nilo, così chiamato dalla tribù degli el-‛Amārnah. Esso sta sul sito dove sorgeva la [...] come una parte del mito di Adapa e il mito di Ereshkigal.
La stragrande maggioranza delle tavolette è scritta in lingua babilonese, che allora era sulle coste orientali del Mediterraneo e nel loro retroterra la lingua della diplomazia e dei rapporti ...
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GILGAMESH (Gishbi[l]games, Gilgamesh; Γίλγαμος)
G. Garbini
Leggendario re della città sumerica di Uruk, protagonista del più importante poema mesopotamico, che da lui si intitola.
G., il cui nome compare [...] Leningrado-Mosca 1958, pp. 5-26. Poema di G.: R. C. Thompson, The Epic of Gilgamish, Oxford 1930; G. Furlani, Miti babilonesi e assiri, Firenze 1958, pp. 109-282. Iconografia: W. H. Ward, The Seal Cylinders of Western Asia, Washington 1910; M. Pézard ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.